Analisi di Breakeven, val la pena vivere?

L'analisi di Breakeven si studia ad economia, soprattutto in merito alla valutazione di un investimento in ambito aziendale. Io ebbi modo di studiarla al Poli di Torino in merito al corso di economia e tecnica aziendale, corso tenuto dal prof. ing. Antonino Caridi, durante il quale si tennero alcuni seminari dove vennero invitati illustri professori della Facoltà di Economia e Commercio di Torino, tra i quali il prof. Gian Maria Gros Pietro e il prof. Re di cui non ricordo bene il nome.

L'analisi di breakeven in parole povere non è altro che l'analisi di ammortamento di un investimento e verte sul calcolo del punto di breakeven o punto di pareggio, il punto dove un investimento o un debito viene ammortizzato. Cosa vuol dire ammortizzare? Vuol dire: ammortare, effettuare un ammortamento, cioè estinzione graduale di un debito. Etimologicamente significa mandare a morte il fuoco, spegnere o estinguere un incendio.

Illustri economisti come Mario Monti dovrebbero conoscere bene la materia e saperci dire dove collocano per l'azienda Italia il punto di breakeven di un investimento o di un debito rappresentato dall'ammontare di tasse che viene pagato dai cittadini.

Di solito il punto di breakeven Q si calcola con la formula Q= F/(P-V) dove F è la somma dei costi fissi e rappresenta l'investimento totale, P è il prezzo del prodotto venduto o del servizio erogato, V rappresenta il costo variabile da sborsare per poter produrre il prodotto o erogare il servizio.


Questo vale in ambito aziendale. Per quanto invece riguarda la vita di un uomo, chiediamoci: val la pena di vivere con un debito? No, non val la pena di vivere dovendo pagare dei debiti, non vale assolutamente la pena di vivere indebitati. Meglio la morte alla schiavitù del debito.

Allora possiamo fare una analogia con l'analisi di breakeven e valutare dove collocare il breakeven point della vita, il punto di ammortamento del debito o, se vogliamo, dell'investimento nel corso della nostra vita per calcolare a che punto si ammortizza il debito per capire se ha senso continuare a vivere?

Sì, possiamo farlo ed è semplice. Il punto di ammortamento o di breakeven della vita è la morte. Lo dice la parola stessa. Per questo motivo molti imprenditori pagano con la vita, suicidandosi credendo erroneamente di pagare un debito che in realtà non hanno, perché il loro debito è già stato pagato, ma forse non lo sanno.

Ma questo aspetto forse nemmeno il cattolico Mario Monti lo conosce o fa finta di non conoscerlo. Del resto la dottrina ci insegna che ogni uomo viene alla luce con un debito, il debito del peccato originale che è il costo fisso totale F che rappresenta la somma dei debiti o dei costi fissi della vita. Ma questo debito è già stato pagato da Gesù con la sua morte. La morte di Gesù è il prezzo P pagato da Dio che è uguale a infinito perché Dio è infinito. Quindi è chiaro che la morte di Gesù ci libera da ogni debito presente e futuro collocando a zero il punto di breakeven, perché un qualsiasi costo o debito F finito diviso per (infinito meno un costo variabile comunque finito) fa comunque zero. E quindi finiamola di tassare i figli di Dio per fargli pagare un debito che è già stato pagato e ammortizzato da Gesù.

Hai capito Mario Monti o preferisci che sia Dio risorto a fartelo capire? Mario Monti, guarda che con Dio non si scherza.


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