Dal Vangelo secondo Matteo
Capitolo 17, versetto 25-26
"Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli estranei?». Rispose: «Dagli estranei». E Gesù: Quindi i figli sono liberi."
Il discorso lo completo io: "Pietro che te ne pare? I padri di famiglia a chi fanno pagare l'affitto della casa: ai propri figli o agli estranei?" Pietro, cosa rispondi?"
Presumo agli estranei ! Ma chi sono gli estranei?
Noi di chi siamo figli ? Siamo figli di Dio o siamo figli di prostituzione?
Se siamo tutti figli di uno stesso padre, gli estranei non esistono e se non ci sono estranei, i re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Da nessuno.
Ma se l'uomo non comprende e pensa di mettere una tassa sul tempio o sul trono o sullo sgabello o sulla terra, rendendosi e rendendoci così tutti figli di prostituzione, estranei gli uni dagli altri, allora ...
... avrà modo di tassare macerie.
Giovanni Tartara
Decisamente dovresti stabilirti a Nomadelfia, se davvero credi a ciò che dici.
Prisma
Giovanni, non la trovo una soluzione felice sul lungo termine quella di creare ghetti in un determinato e confinato luogo se si crede in qualcosa di universale e sconfinato.
Questa battuta di Beppe Grillo la dice lunga:
http://youtu.be/W7oKQtBfTT8
ANGELO
Ipocriti, perchè costruite o comprate case per farvele ripagare molto di più?
VALE ANCHE PER LE CHIESE.
Bisogna leggere BENE il VANGELO:
Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: "Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?". Rispose: "Sì". Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: "Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?". Rispose: "Dagli estranei". E Gesù: "Quindi i figli sono esenti. Ma perché non si scandalizzino, và al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te".
Ora ho da farti io una domanda:
Sai chi è il primo pesce?
Giovanni Tartara
Prisma, la mia era poco più di una battuta, perché tu insisti quasi sempre con discorsi estremistici che nei prossimi mille anni non potranno esser realizzati o forse non potranno mai essere realizzati, e questo è a mio avviso puramente accademico e tutto sommato sterile.
Il tuo discorso è la realizzazione dell'IDEALE, ma non credo che questo potrà mai essere realizzato in modo generale su questo mondo, quindi per essere efficaci bisogna puntare a quell'avvicinamento all'ideale che è poco al di là del possibile ora, come discorso profetico che mira a realizzare un miglioramento graduale, come graduale è stata la Rivelazione da Abramo a noi, nonostante le cadute avvenute nella storia.
Prisma
Angelo, il comprare e vendere case per farsele ripagare di più rientra in una attività speculativa che non riguarda soltanto le case, ma un po' tutta la finanza e il sistema commerciale-bancario legato ai beni mobiliari. Il fine della speculazione è quello di ottenere un vantaggio, un profitto, un beneficio personale a spese degli altri. Attività lecite perché prevista dalla legge, ma non oneste, perché non tutto ciò che è lecito è anche onesto.
l'onestà è collegata al senso della giustizia.
Alla base di quelle attività speculative ci sta poi sempre lei, la proprietà privata, proprietà che si dirama su quattro fronti: mobiliare, immobiliare, intellettuale, biologico e che sono l'origine di ogni guerra e conflitto.
A quelle quattro forme di proprietà privata regolate dalla legge umana vengono contrapposte altrettante quattro forme di tassazione regolate sempre dalla legge umana con sfumature diverse: tassa, imposta, tributo, dazio.
Interessante è l'etimologia della parola "tributo" che deriva da "tre" e da "tribù": nell'antica Roma, prestazione che il cittadino doveva allo Stato secondo il proprio censo, e che lo Stato prelevava per tribù (loZingarelli). Le tribù erano raggruppamenti sociali in cui erano inquadrati i cittadini romani. Istituite in età arcaica (secondo la tradizione, dallo stesso Romolo), erano originariamente in numero di tre. (Wikipedia)
Si tratta quindi di società tribali nelle quali si pagano i tributi. Non dimentichiamo che anche la parola "tribunale" ha la stessa origine tribale.
Ora si tratta di decidere se vogliamo mantenere una struttura sociale con consuetudini di origine tribale o se vogliamo evolverci verso una struttura sociale all'insegna del Vangelo e quindi di tipo universale dove le differenze di censo e di razza e quindi anche le relative usanze vengono abbandonate e superate da consuetudini più evolute e solidali, cioè dove non esistono creditori e debitori.
Il primo pesce? Avevo fatto un post in merito tempo fa dove spiegavo il senso di quell'episodio.
Le prime comunità cristiane, però, per identificare la propria religione non utilizzavano la croce, all'epoca brutale e ignominioso strumento di morte, ma il pesce. "Pesce" in greco antico si dice ????? (ichthýs): le lettere di questa parola formano un acronimo, sintesi della dottrina cristiana, ?????? ??????? ???? ???? ????? (I?soùs Christòs Theoù Yiòs S?tèr), che significa parola per parola "Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore", ovvero "Gesù Cristo Salvatore Figlio di Dio" cui spesso si accompagnava il genitivo ??????= dei viventi. Inoltre il pesce, essendo un animale che vive sott'acqua senza annegare, simboleggiava il Cristo, che può entrare nella morte restando vivo.
Da it.wikipedia.org/wiki/Cristianesimo
Per cui avevo spiegato che "aprire la bocca al pesce" significava, secondo me, fare parlare Gesù, proclamare il Vangelo che è poi quello che ha fatto e continua a fare Pietro come Papa annunciando il Vangelo e trovandovi la moneta d'argento simboleggiata dall'obolo di San Pietro con il quale pagare la tassa per il tempio.
ANGELO
E' andato perso il SUO commento.
Mi dispiace per te che non sei riconoscente con LUI.
Vorrà dire che potevo leggerlo solo io.
Ma per misericordia posso solo riportarti delle cordinate:
Matteo 18,23-35;
Luca 16,1-6.
Mi complimento, in vece, con Giovanni.
Prisma
Angelo, sei in gamba nel provocarmi. L'omelia di Alberto Maggi su Luca 16,1-6 e seguenti in merito alla parabola dell'amministratore disonesto la puoi ascoltare al link:
youtu.be/PZcoj9K1OJg
Io preferisco vedere la figura dell'amministratore "disonesto", ma disonesto nei confronti dell'uomo ricco dietro al quale si cela Dio, nella figura di Gesù, accusato davanti a Dio dai farisei di sperperare i beni di Dio stesso.
100 --> 50
100 --> 80
Infatti 100 fa riferimento alla benedizione di Dio al quale tutto dobbiamo e verso il quale siamo debitori di tutto, essendo lui il creatore dell'universo.
E' Dio che vuole essere accolto in casa nostra facendosi "amministratore disonesto" nella figura di Gesù verso se stesso, essendo Gesù l'amministratore del regno mandato da Dio e che Dio stesso ha sacrificato. Accogliamolo quindi nella nostra anima, sapendo che è grazie a lui e alla sua "disonestà" o "scaltrezza" se ci sono condonati molti debiti e che è lui a farci correggere la ricevuta facendoci scrivere al posto di 100: 80 per alcuni, 50 per altri, o addirittura 1 o 0 per altri già venuti o ancora a venire. A te cosa ha fatto scrivere sulla tua ricevuta quell'amministratore disonesto?
Chiaro il discorso?
ANGELO
Se io sono in GAMBA allora il TUO PADRONE ha DUE GAMBE per scappare via.
Ora MAI gli insiDIO il SUO calcagno.
Mi piacciono le tue PROVOCAZIONI ... terrene.
Cosa ha scritto sulla mia ricevuta?
Ma SONO DUE:
Su una ha lasciato intatto l'importo e sull'altra l'ha AZZERATO.
La prima se l'è intestata a SUO NOME.
Comprì?
Non hai capito ancora?
Prima o poi si rimette tutto quello preso senza SU d'ORE.
Non ti sei mai chiesto perchè il PADRONE si complimenta con il SUO Amministratore che aumentava il prezzo con la scusa del FREDDO?
Mica pisci a me?
Vuoi che spifferi a chi tu GRAZI la truffa?
IRRICONOSCENTE!