I credenti indipendenti

Di notevole attualità: I credenti indipendenti, in particolare questo articolo mi ha incuriosito: il dramma di Gesù dove si legge:

"Poche persone capiscono il dramma di Gesù e la ragione per cui i giudei rifiutarono di riconoscerlo come il Messia atteso. La ragione é che Gesù rifiutò di restaurare un Regno giudaico, perchè Egli aveva rivelato che il Regno di Dio 'non è di questo mondo' (Giov 18,36). Così, uno Stato religioso, sia esso ebreo, cristiano o musulmano, è ugualmente condannabile da Dio. Infatti, Dio è per tutti i credenti, gli Stati, invece, appartengono ciascuno a tutti i suoi cittadini, credenti e non credenti.

Il dramma di Gesù è il sionismo, la politicizzazione del giudaismo. Il problema è tutto là! L'essenza del giudaismo è spirituale. Questa fede in Dio cominciò 4000 anni fa con Abramo al quale il Creatore si rivelò per farsi conoscere attraverso lui, da tutti gli uomini. L'intenzione Divina non era di creare una corrente politica giudea ristretta, ma di espandere la conoscenza del Dio unico. Nei secoli, il sionismo ha soffocato il giudaismo al punto di ridurlo ad un nazionalismo giudeo. Gli Ebrei credevano di dover tradurre la loro fede in uno Stato nazionale. Il giudaismo è una fede o uno Stato? Nell'ottica di Dio, i due non sono compatibili. Tutto il dramma è qui!"

L'articolo è interessante e, anche se non condivido certe affermazioni e tesi di quel sito in merito alla Chiesa cattolica, secondo me, mette bene in luce il rapporto tra cristiani, ebrei e musulmani con le sue contraddizioni, per cui te lo segnalo perché offre molti spunti di riflessione sulla Bibbia e in particolare sull'Apocalisse e lascio a te trarne le conclusioni.

Io sono dell'idea che Gesù non obbliga e non costringe nessuno a credere in Lui e a seguirlo con la forza. Gesù ti indica la strada, ti offre la sua pace e ti dice semplicemente che il suo regno non appartiene a questo mondo materialista, ma a quello celeste, spirituale, dell'amore. Gesù non vuole sacrifici, ma vuole unità, giustizia e misericordia, valori che si possono realizzare con l'amore. Compito di ogni cristiano e credente è testimoniare l'amore in unità tra tutti i credenti affinché il mondo creda, affinché anche il popolo ebreo, quello musulmano e coloro che non riconoscono Gesù come messia e salvatore, possano prima o poi convertirsi, riconoscendolo e unirsi liberamente a coloro che credono in Gesù, per formare la Chiesa di Dio.