Segnalo la nuova enciclica del Papa Benedetto XVI intitolata "Caritas in Veritate", lettera ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, alle persone consacrate, ai fedeli laici e a tutti gli uomini di buona volontà, sullo sviluppo umano integrale nella carità e nella verità.
Prisma
Bello il testo dell'Enciclica.
Ricordo che i coloni americani hanno invaso i nativi americani: gli indiani, i pellerossa, appropriandosi delle loro terre, relegandoli nelle riserve. Inizialmente i nativi americani hanno accolto pacificamente i coloni inglesi, i quali però ne hanno approfittato andando a cacciare i bisonti sui quali i pellerossa traevano il loro sostentamento.
Ben presto i pacifici pellerossa vennero espropriati con la guerra e la violenza che fece sterminio dei nativi perché i loro territori erano ritenuti ricchi di oro che per i coloni inglesi ed europei era prezioso, mentre per i pellerossa era soltanto un bene come altri.
Vorrei sapere se questo modo di agire è giusto.
All'origine di tutti i mali sociali ci sta la proprietà privata, perché ottenuta in origine con violenze e guerre: il bene comune che diventa bene esclusivo nella disponibilità non più di tutti, ma di una o più persone che ne dispongono come credono; un bene comune che viene sottratto alla comunità con metodi prevalentemente violenti o con l'inganno.
La proprietà non è un furto come sostengono i comunisti, ma un abuso peggiore del furto, un inganno del più forte o del più furbo nei confronti del più debole.
E' sbagliato ottenere la proprietà con la violenza, perché la violenza genera altra violenza. Se si vuole la pace con Dio e con l'uomo, occorre che ogni uomo condivida ciò che possiede e non possiede con i propri fratelli, con l'umanità, ritenendolo non solo bene esclusivo, ma bene comune. La pace con Dio implica che ciò che è mio è tuo e ciò che è tuo è mio. "Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo". Luca 15,31, perché Dio è di tutti.
E tra ciò che è mio e tuo non ci sta solo la ricchezza materiale e spirituale, ma anche la povertà e la miseria sia materiale che spirituale.