Odifreddi e l'esistenza di Dio

Torna all'attacco Piergiorgio Odifreddi in un articolo pubblicato su La Stampa di oggi, dal titolo: "Dio? E' inesistente", dove si legge: "Pubblichiamo la prefazione di Pier Giorgio Odifreddi al volume La prova matematica dell'inesistenza di Dio (ed. Rizzoli, pp. 168, euro 12) di John Allen Paulos."

Sottotitolo: "Da Sant'Anselmo all'odierno creazionismo: così il matematico Paulos confuta le prove portate nel corso dei secoli a supporto della fede".

A proposito del matematico Paulos si legge: "... Anzitutto, perché mostra come sia vano cercare di stabilire in maniera puramente teorica un fatto eminentemente pratico, come l'esistenza di qualcosa o di qualcuno: solo l'osservazione e gli esperimenti possono farlo, e qui passa il confine tra il razionalismo e l'empirismo che divise la filosofia moderna ai suoi albori, separando Cartesio, Spinoza e Leibniz da un lato, e Locke, Berkeley e Hume dall'altro."

Eppure la scienza in molti casi basa l'esistenza di fatti fisici solo su dimostrazioni teoriche pur non confermate da risultati sperimentali per fare ulteriori congetture fisico-scientifiche. Ad esempio la Radiazione di Hawking è stata dimostrata teoricamente, ma non è stata dimostrata sperimentalmente.

Se gli scienziati dovessero dare retta a quanto afferma il matematico Paulos, a quest'ora dovrebbero smettere di fare ricerca teorica, perché è vano, secondo lui, cercare di stabilire in maniera teorica un fatto puramente pratico come l'esistenza di qualcosa, anche solo di una radiazione termica, come in questo caso.

La radiazione di Hawking entra in gioco in relazione alla formazione dei buchi neri, da come è possibile leggere in questo articolo intitolato: Hawking rivede la sua teoria sui buchi-neri, dove si legge: "... la sua nuova teoria ci dice che i buchi-neri non distruggono completamente la materia che vi rimane intrappolata. Piuttosto, i buchi-neri continuano a emettere radiazione per lunghi periodi di tempo e alla fine si "scoprono", per così dire, rivelando l'informazione contenuta nella materia rimasta intrappolata in essi. Materia ed energia vengono alla fine riemessi dai buchi-neri in una altra forma alterata di materia ed energia".

Nulla di nuovo, quindi. Vale sempre il principio di conservazione della massa già formulato dal chimico francese Lavoisier, in linea con il Principio di Conservazione dell' energia, cioè che nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.

Anche questo articolo pubblicato su www.vialattea.net dà dei chiarimenti sulla radiazione di Hawking e spiega bene il concetto accennando al "miracolo": Quando si crea la coppia particella-antiparticella fuori dall'orizzonte, la somma delle energie deve essere zero, per cui una particella ha energia negativa e non puo' essere fisicamente sensata. Questa particella-che-non-esiste attraversa pero' l'orizzonte degli eventi oltre al quale il vettore di Killing diventa di tipo spaziale e accade il miracolo ....

Nulla di nuovo sotto il sole. Maschio e femmina li creò, ...neutri come gli Angeli del Cielo. Cioè positivo e negativo, particella e antiparticella uniti insieme. Quindi l'uomo non separi ciò che Dio ha unito.

Noi credenti siamo abituati a pensare ad un Dio creatore. Se tuttavia nulla si crea e nulla si distrugge, allora Dio non ha creato un bel niente, perché nulla si crea. Ne consegue quindi che tutto quello che vediamo e tocchiamo è sempre esistito fin dall'inizio, c'è sempre stato e si è sempre e soltanto trasformato.

Non c'è bisogno di dimostrare l'esistenza di Dio, perché la sua esistenza è sotto i nostri occhi. Dio è! Come ci dice anche Gesù nel Vangelo: "Io Sono". Più che un Dio creatore, si tratta di un Dio "Essere", un Dio eterno e in continua trasformazione o evoluzione che non crea, ma trasforma illudendoci di aver creato il cielo e la terra, mentre in realtà trasforma l'energia in massa e la massa in energia o in altri stati.

Del resto una cosa che esiste da sempre non ha bisogno di essere dimostrata, perché è già sotto gli occhi di tutti. Non c'è bisogno di dimostrare l'esistenza della terra e del cielo se li vedo.

Un Dio, quindi, che si trasforma da energia in polvere, da polvere in uomo, da uomo in Amore, da Amore in Spirito, da Spirito in energia per ritornare polvere, quella polvere che gli scienziati, il 10 settembre 2008, faranno impattare ad alta velocità nel Large Hadron Collider (LHC), un acceleratore di particelle, cioè un acceleratore di polvere e nient'altro che polvere (infatti la definizione di polvere data dal dizionario De Mauro è: "qualsiasi sostanza naturale o artificiale finemente suddivisa in particelle").

Sì, quella polvere che Gesù ci invita a scuotere sotto i piedi a testimonianza di chi non accoglie la sua Parola, noi la scuotiamo per svegliare chi si assopisce nella polvere e per testimoniare che l'uomo è nato dalla polvere per opera (trasformazione) di Dio e polvere ritornerà, essendo Dio stesso quella polvere che l'uomo vuole fare impattare ad alta velocità per vedere se riesce a scovare Dio dallo scontro di quelle particelle e capire come diavolo ha fatto Dio a trarre l'uomo dalla polvere.

Un Dio che da polvere diventa Amore passando per l'uomo e ritornare polvere per ricominciare come nell'amore che non si ferma mai, ma si trasforma in continuazione: un Dio Amore che sa essere l'inizio e la fine in un ciclotrone circolare di 27 km di circonferenza dove il figlio dell'uomo cercherà di scoprire chi è suo Padre.

Ecco allora che la morte e la risurrezione, intese come la trasformazione o passaggio della vita da uno stato (di energia?) ad un altro stato acquista pieno diritto di cittadinanza nella scienza, così come la meccanica quantistica ha affiancato la meccanica classica nella Fisica.

Se i fenomeni che osserviamo nei buchi neri ci portano a confermare che la materia non si distrugge, ma viene trasformata, conservando comunque l'informazione in essa contenuta sotto forma di energia, perché non credere in un Dio presente in mezzo a noi da sempre? Perché non credere in un "Dio Essere" in ogni cosa che ci circonda e che si trasforma e ci trasforma, mosso da una intelligenza cosmica che trova nell'amore la sua massima espressione ed evoluzione? Rispose loro Gesù: "Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dèi?" Gv. 10,34. Sì, noi siamo dei, perché noi facciamo parte di Dio che è in tutto.

B!G BANG E AR!STOT!LE