Su Punto Informatico, quotidiano online di informatica, ho recentemente letto un articolo dal titolo: Offese alla religione, sequestrati due forum italiani, dove leggo:
" Il gruppo di discussione id158875 è stato sottoposto a sequestro preventivo con provvedimento n.10612/06rg.nr disposto dalla Procura della Repubblica di Catania". Questo il messaggio che da alcune ore accoglie gli utenti di due gruppi di discussione dei forum pubblicati da ADUC, l'Associazione dei consumatori e degli utenti. Non capita spesso che in Italia vengano posti sotto sequestro forum aperti a qualunque utente internet".
Dietro alla chiusura ci sta la segnalazione alla procura della Repubblica di Catania della associazione Meter Onlus di Don Fortunato di Noto, il quale, come riportato su PI, dice: "non si tratta assolutamente di censura. Ma teniamo presente che quei forum contenevano messaggi di una pesantezza e di una volgarità eccezionale, rivolti non solo contro la fede cristiana ma anche contro altre fedi".
Mi sembra di essere ritornato ai tempi della Santa Inquisizione. E' vero, ho avuto occasione di navigare sui forum dell' Aduc e il disprezzo che ho trovato verso la fede e la religione in molti di quei messaggi è notevole. Sebbene non condivida molti interventi che compaiono sui forum dell'Aduc in merito a tematiche religiose, ritengo che la chiusura dei forum sia un atto contro Dio, più che un atto contro il forum e i suoi gestori.
Non bisogna aver paura degli uomini e di quello che scrivono o dicono, a quelli ci pensa Dio. Chiudere quei forum, servendosi della legge dello Stato, secondo me, dimostra mancanza di fede in Dio. Dimostra che l'uomo non ha fede nella capacità di Dio di fare giustizia e ha bisogno di ricorrere alla giustizia degli uomini.
Se credi in Dio, credi anche nella Sua giustizia e non nella giustizia della legge, dello Stato, degli uomini. Soltanto la giustizia di Dio è giusta, per chi crede in Lui. La giustizia degli uomini e dei tribunali ha condannato a morte Gesù sulla croce e questo dovrebbe fare riflettere chi di Gesù vuole essere testimone.
Mi dispiace quindi che quella segnalazione abbia portato alla chiusura dei forum dell'Aduc. Mi dispiace, perché come programmatore di computer, gestore di forum su alcuni siti di Internet, potrebbe succedere anche a me che a qualcuno venga in mente di denunciarmi per quello che dico o che altri partecipanti dicono, perché non gli piace e ritiene offensive e volgari le affermazioni in essi contenute. Sono azioni che non giovano alla diffusione del messaggio evangelico, ma anzi contribuiscono a creare un clima di ripugnanza e avversione verso il cristiano cattolico che in questo modo si trova sempre più solo e isolato, dove il messaggio di salvezza di Gesù sarà sempre più difficile farlo comprendere e vivere agli uomini di questo mondo, perché viene a mancare la misericordia.
Prisma
Ma Gesù disse:"O magistrato, indegno interprete della legge, come pretendi tu di insegnarmi l'equità e la giustizia, tu e tutta questa città che di comune accordo mi condannavate senza ragione, rifiutando di credere alle mie parole e considerando verità le menzogne che quelli là dicevano a mio riguardo? Poiché dunque voi non mi avete dato retta, io non vi esaudirò." (Vangelo apocrifo dell'infanzia armeno, par. 15).
ANGELO
E tu come ti comporti? Senti il peso di dover evangelizzare altri? O il tuo evangelizzare è solo comprensione a chi non ha veramente capito? Semplice consolazione che porta a confrontarci per far si che chi ha bisogno di essere consolato, consoli noi a sua volta.
Su ADUC io ho sentito solo grida di chi è veramente disperato come chi pensa di realizzare il Regno in questo mondo a suon di guerre e censure. O di chi non ne vuol sentir parlare perché sente di stare bene e esorcizza il momento quando finirà la sua ricompensa in una sole e semplice vita, anche fatta di tanta ricchezza che porta solo attimi di felicità che pretende altre di più fino al suicidio della felicità. La falsa felicità in cose del corpo. Molti ci considerano fanatici, ma tu sai distinguere che usa Cristo e qualunque altra religione per i propri comodi carnali, a differenza di chi la usa per i comodi di tutti?
Tu credi in un Dio perfetto?
Chi crede veramente in Dio non teme nulla e sa che se viene contrastato fino a sentirsi solo, di sicuro è nella strada giusta. Lo può essere anche un pedofilo o un serial killer o il più malvagio degli uomini, ma noi siamo veramente in grado di capire i due estremi? O pensiamo che l’estremo sia sempre negativo? Tu vorresti essere estremista in amore vero? Verso gli altri?
In Verità Dio lavora bene! E il Grande Giudice in Gesù Cristo ammonisce proprio i tiepidi perché come dice nell’apocalisse nel cap. 3, 15-16: “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca”.
I caldi o i freddi possono essere sia i frutti e sia chi non conosce l’insegnamento, pertanto esclusi dal giudizio, in quanto giustificati per volontà divina e anche terrena. Ma i tiepidi sono quelli che pur conoscendo si comportano diversamente.
E’ la falsità il grande male che bisogna eliminare. E bisogna farlo singolarmente perché se si comincia a vederne di più nel nostro prossimo, allora vogliamo nascondere la nostra, anche se ritenuta piccola, ma sempre falsità è che ci riporta nei tiepidi tendenti all’estremo.
Come si fa a cominciare ad avvicinarsi ad essere estremisti? Discutendo e confrontando e mettendo alla prova. Questo è il senso di questo tempo dove tutti sono opera ed attrezzi al momento stesso.
Ecco perché è prevedibile tutto e profetizzabile da chi comincia ad avvicinarsi all’estremo. Al vero estremo ed unico estremo che è Dio. Che è il Creatore del TUTTO e separerà uno di questi.
Quale separerà? Il freddo o il caldo? Di sicuro chi confrontandosi elimina l’altro o lo blocca o non cerca di invitarlo a prendere un'altra strada e se non lo fa lo elimina lui per primo.
Invece l’opera finita è quello che confrontandosi ha raggiunto la perfezione fino a non scacciare nessuno perché comprende la prova e anche l’eliminazione in questo terra. Altro che Vangelo di Giuda che chi non comprende lo utilizza per giudicare chi pur non comprendendolo si rifiuta di giudicare.
Parole, semplici parole che lette in un modo danno un significato distorto e che rammarica per non essere riusciti a spiegare quanto è misericordioso il Padre che è nei Cieli e che lascia fare tutto come è scritto, perché sa a cosa serve. A noi la scelta di farne parte o no! Senza pena eterna perché basta ed avanza questa pena in questo mondo. Non nella carne che sorella Morte ci aiuterà a liberarcene, ma quella pena dello Spirito che sentono chi si vergogna di non aver messo in pratica quello che pur avendo sentito non hanno creduto che sia l’unica via giusta.
Prisma
Angelo, don Fortunato di Noto è un sacerdote che ha fatto una scelta di vita e ben lungi dal giudicarlo, mi chiedo da che parte intende stare: se dalla parte di Dio o dalla parte degli uomini. Perché se vuole stare dalla parte di Dio, applichi la legge di Dio e non quella degli uomini. La Legge di Dio è l'amore, il perdono e la misericordia che si devono tradurre nella giustizia che non giudica nessuno. "Nemmeno io ti condanno, va in pace e non peccare più", dice Gesù all'adultera.
Invece assistiamo ad un sacerdote che si serve della legge degli uomini per denunciare comportamenti umani che secondo la sua sensibilità cristiana sono da condannare, come le maldicenze, le volgarità, le bestemmie e via dicendo.
Ma di fronte al fratello che sbaglia cosa insegna Gesù? Insegna che bisogna prenderlo da parte e fargli capire il suo errore in privato per prima cosa e poi di fronte alla comunità cristiana, se persevera nell'errore. E alla fine considerarlo un estraneo se non si corregge. Non c'è una esplicita condanna al carcere o ad altre forme di punizione come la morte o il sequestro dei beni. Questo vale per chi appartiene alla comunità cristiana.
Quelli dell'Aduc sono o non sono cristiani? Se lo sono si applichi l'insegnamento di Gesù come spiegato nel Vangelo e se non lo sono, non ha senso che un cristiano imponga la sua morale cristiana attraverso le leggi laiche dello Stato a coloro che cristiani non lo sono o non lo vogliono essere.
Prisma
Angelo, troppe domande. mi chiedi come mi comporto? Che dirti? Come peccatore, ma se sbaglio vorrei essere corretto da un fratello cristiano che mi faccia capire il mio errore e non da una legge dello Stato. Come cristiano certamente sono tenuto ad evangelizzare e proporre, non imporre, l'insegnamento di Gesù. E se uno non lo capisce, pazienza, mi affido a Dio. In merito alla falsità hai ragione. In tutti gli uomini c'è una componente di falsità che bisogna eliminare, partendo da noi stessi. Non è altro che l'insegnamento di Gesù che ci invita a togliere la trave dai nostri occhi prima di poter togliere la pagliuzza dagli occhi del fratello.
ANGELO
Prisma, non ce l’ho con te, anzi la penso come te. Abbi fede e pensa al tuo cammino perché se non avvengono questi tempi non potrà venire il Signore a giudicarci.
E’ una questione di cammino e non c’è distinzione da cose di Cesare e da quelle di Dio, tanto meno da quelle degli uomini. Tutto appartiene a Dio e solo LUI sa il momento e cosa deve eliminare dal mondo e in noi. Noi dobbiamo aiutarlo, soprattutto a togliere i cesari e l’uomo che è in noi.
Il tendere a Dio.
Questi tempi sono stati pieni di presunzione di chi si sentiva il peso della salvezza del mondo e delle anime, dimenticandosi di tutelare il proprio tempio.
Gesù quando tornerà in qualità di Giudice non ci giudicherà come abbiamo riportato la Sua Parola di Vita, anche se dovremmo darne conto, ma la nostra condanna o la nostra Grazia scaturirà da come noi abbiamo eseguito quella parola e come vedi anche come è stata elargita ma soprattutto come è stata messa in opera.
Tu ricordati sempre quello che ti dissi e che riporta il vangelo:
Chiunque bestemmia contro il Padre, gli sarà perdonato, e chiunque bestemmia contro il Figlio, gli sarà perdonato; ma chi bestemmia contro lo Spirito non sarà mai perdonato, né sulla terra né in cielo. (Mc. III 28-29; Mt. XII 31-32; Lc. XII 10)
Chi siamo noi? Il Padre? (non ancora) Il Figlio? (lo saremo in Uno).
Noi siamo la Sposa e se bestemmiamo su noi stessi l’Altissimo perdonerà le bestemmie al nostro futuro, che non comprendiamo, e castigherà quello che noi siamo, se continuiamo a bestemmiarci addosso contro. Altro che peccato originale, più che originale, è attuale.
Le tenebre scendono per far sì che le lucine diventano più riconoscibili.
Dovresti vedere come eseguirà il raccolto l’Angelo e come si riconosce la spiga di grano e quella della gramigna. Tu lo sai? Di notte quella di grano è curvata mentre quella della gramigna è bella irta. In quei tre giorni di buio, profetizzati da San Gaspare del Bufalo, San Pio da Pietrelcina e da altri ancora, sarà facile eseguire quella raccolta.
Forse è meglio questo passo di Giacomo 4,11-12:
“Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi sparla del fratello o giudica il fratello, parla contro la legge e giudica la legge. E se tu giudichi la legge non sei più uno che osserva la legge, ma uno che la giudica. Ora, uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e rovinare; ma chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo?"
Dobbiamo suggerire ed indicare la Via e non giudicare anche se sembra farlo quando ci si confronta anche in modo animato. In poche parole tu dici di considerarlo estraneo se non si corregge, io dico di considerarlo sempre un attrezzo di Dio che serve più a noi che a lui stesso.
Prisma
Angelo, quello di considerarlo un estraneo lo dice Gesù in Matteo 18, 15-17: "Se non vuole ascoltare nemmeno loro, va' a riferire il fatto alla comunità dei credenti. Se poi non ascolterà neppure la comunità, consideralo un pagano o un estraneo."
Il fine di Gesù è sempre quello di salvare anche chi sbaglia e dargli occasione di redimersi. Non dobbiamo dimenticare che Dio vuole la salvezza di tutti gli uomini.
ANGELO
“Prisma” di tutto, anche se non mi hai chiamato (mi potrai rinfacciare che parlo più io che tu in questo sito e anche senza il tuo permesso mi comporto da padrone? Ma sono pronto ad essere giudicato da te e da qualche tuo fratello e dall’assemblea intera), dire anche che nostro fratello non ci ascolta mi sembra troppo affrettato (e medita bene questa fretta che sembra simile a quella del Sinedrio in quella notte di Pasqua che noi dovremmo aver superato (ti sei liberato dalla schiavitù del peccato? Israele?) Come potremmo giudicare qualcuno se tu stesso ha richiamato altri passi che aboliscono questo tuo riferimento che è posto dopo la fine dei tempi? Cercami di seguirmi perché se riesci a seguirmi capirai tante cose sparse che devono solo essere messe in ordine (dallo Spirito e non dalla Carne).
Chi è più simile a noi adesso? Il nemico o l’estraneo? Sapresti capire chi non ci appartiene?
Ti sei dimenticato della tassa al tempio? Hai tu già pagato in centocinquantatre grossi pesci che possono anche pagare per te … Pietro?
Io ti amo Pietro, ma tu mi vuoi amare? E quanto mi ami?
Io ti amo perché vedo la tua voglia di giustizia, ma ti contraddici nel leggere passi che si oppongono ad altri. Seguimi! Ed io ti svelerò tutto quello che mi ha nascosto dentro di me ed è anche dentro di te: IL CRISTO!
Solo chi è stato battezzato con il fuoco può non allarmarsi di quello che succede, perché conosce il senso.
Non fraintendere ed insieme al mio battesimo io mi faccio giudicare da te, perché devi avere il coraggio di sbagliare, ma fallo sempre con convinzione e vedrai che ti perdonerò anche se mi tradisci con un bacio.
Ma ricordati che in quel bacio devi voler veramente credere che io possa veramente aiutarti a liberarti da questa tirannia romana. E vedrai che lo farò, ma non bestemmiare su te stesso rifiutando come io ti insegnerò.
Signore Perdonami il mio parlare come se fossi T a dirlo, ma tu sai quanto ti amo e cosa provo a dire queste cose che tu mi suggerisci.
Se il tuo “fratello” (come mai un fratello può diventare nemico o addirittura estraneo?) commette una colpa, và ed ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone (sono arrivato io che valgo per due per la mia ambiguità), perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni (Il Padre ed il Figlio quando si redima e Il Padre, il Figlio e il Suo Spirito che è già fuori di se per condannarlo).
Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea (tu la conosci l’assemblea? Dei Santi e degli Angeli o vuoi farlo giudicare dal Sinedrio che non sentì Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo che cercarono di difenderlo?).
Se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano (in questo tempo e ti toccherà amarlo se non vuoi essere giudicato con la stessa moneta).
In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo (a cosa si riferisce? Ti sembra di voler legarti a Cristo con funi e catene anche in Cielo? O provvederai a legarti insieme a loro per farsi condannare da voi stessi, veri falsi giudici, che non credete come Dio crea Dio?). Credete in una misericordia immensa e dubitate di eseguirla facendovi vedere da chi vi sceglie come chi porta, non Santi, ma povere creature che potranno dire: “Padre Buono tu sai meglio di me cosa è avvenuto prima che fosse finito e tutto compiuto”. Mi sa tanto che forse il mio primo commento che iniziava: “ E tu come ti comporti?”, che ho pensato poi a rettificare nello spiegare che non era rivolto a te, ma a tutti, mi fa riflettere. Io riconfermo questo mio addossarci di qualunque colpa, soprattutto quella di non esser noi riusciti a liberarci dal peccato, prima di cercare gli altri a seguirci. Ma non vorrei che quella domanda sia rivolta a me, a te ed a chi forse sa più di noi quello che deve fare per provarci se siamo nemici od estranei al Regno dei Cieli.
Prisma
Angelo, mi sembra che tu dica con parole diverse quello ho detto nel post, ma tu vai più in profondità e sali più in alto con lo Spirito.
Per me l'assemblea è la comunità cristiana, la Chiesa, coloro che credono in Gesù, non di certo l'aula del tribunale terreno, presieduta dal magistrato.
Legare = Unire; Sciogliere = Liberare. Così intendo io quei due verbi ai quali si riferisce Gesù.
Il giudizio finale è l'insegnamento del Vangelo che abbiamo saputo o non saputo mettere in pratica, cioè se abbiamo amato, non abbiamo nulla da temere, perché abbiamo messo in pratica l'insegnamento di Gesù. Se invece non abbiamo amato, ci condanniamo da soli.
L'amore che tu provi per me o per Dio o per il fratello lo conosci soltanto tu. Un altro uomo non lo può conoscere, per questo non è in grado di giudicare le tue azioni.
Amore significa volere il bene del fratello e quindi comportarsi in modo da realizzare questo bene, magari sbagliando anche, senza rendersene conto. Ma l'ipotetico sbaglio che possiamo commettere nell'amare qualcuno e nelle conseguenti azioni, lo possiamo giudicare soltanto noi stessi e non altri. In questo senso ha poco senso, di fronte a Dio, il giudizio di un giudice che giudica in base alla legge dello Stato.
Ad esempio per amore verso un bambino, gli puoi regalare un giocattolo con il quale si può fare male e morire. La tua intenzione era di volergli bene per mezzo di un dono che fatalmente si è rivelato pericoloso, provocandone la morte. Il giudice ti può condannare per omicidio colposo, colpa tua che gli hai dato un oggetto non adatto alla sua età. Ma davanti a Dio, quel tuo gesto di amore che inconsapevolmente si è trasformato in morte come viene giudicato?
ANGELO
Prisma, ma noi siamo d’accordo in tante cose ed anche in questo post.
Il dire e ridire certe cose serve a riflettere ed a provare cose eterne.
A noi ci è anche dato di giudicare il creatore, e lo sappiamo sia noi credenti che cominciamo ad amarlo e sia gli atei che non amano, ma io conosco anche credenti che lo amano solo a parole ed atei che fanno più opere di molti credenti.
Non esiste in terra nessuna assemblea che ci può giudicare per le cose del Cielo e chi si sente proteso al Cielo comprenderà, come giustamente tu fai notare nella volontà che potrebbe essere anche a fin di bene, anche se poi fa male. Io ho attualmente delle limitazioni,chiamiamole così.
Sono, anzi più precisamente cerco di esserlo, estraneo alla falsità.
Nella nostra debolezza umana spesso arriviamo a condannare un omicidio come un peccato verso la società peggiore di un furto. Qui sta la difficoltà di comprendere qual è il vero estraneo che forse ci sembra nemico, ma in verità dovrebbe essere estraneo e vomitato dal Signore.
Ci sono alcuni amministratori che pur sapendo bene quello che fanno non si preoccupano che i loro furti portano a commettere omicidi che sono il frutto di una società da loro amministrata e che non è povera ma distribuita con iniquità.
Molti capi mafiosi possono anche non aver commesso omicidi e molti politici governano così male che dovranno dar conto anche di omicidi eseguiti solo per rabbia e l’insopportazione al loro modo di governare.
Io spesso temo nel parlare in un modo che può non essere compreso o addirittura preso in un senso da sembrare uno squilibrato, ma quello che dico è vero. Perché una mamma arriva ad uccidere il proprio figlio? … evitando che venga danneggiato a vantaggio di altri o vederlo soffrire inutilmente, che ai giorni nostri si chiama depressione post parto? Questo è segno che i piccoli non devono essere più dei giocattoli che servono a salvarci dalla catastrofe alle porte di questo mondo.
Mamme o nonne che preferiscono fare i kamikaze per chissà cosa? Dio può permettere questo?
Mi verrebbe da dire sì! Ma noi continuiamo indifferenti verso la geenna, costruendoci da noi stessi i nostri carnefici.
Non immagini quanto danno fa la falsità ed eppure serve in questo mondo proprio per sbatterci contro il muso. Solo così arriveremo a capire cosa è la Verità. Scorie e scorie che scolpendole e levigando portano a vedere la pietra preziosa che questo mondo nasconde, ma è pronto a consegnare a chi pretende di capire il suo senso. Ma molti pensano a fare razzie e banchetti senza chiedersi chi è che ha bandito questa tavola. (dovremmo leggere ai nostri bambini la favola della “Bella e la Bestia” invece dei vangeli che noi non comprendiamo). Eppure nutrendoci delle bricciole noi arriviamo ad essere parte di quel padrone che sa come ospitare i propri simili in formazione, ma sa anche scacciare chi non conosce le regole del buon vivere nella falsa (terrena) e Vera Vita (nei Cieli).
Credimi! E’ bellissimo capire il tutto e tu che lo percepisci soltanto anche se lo vivi in quei momenti nei quali senti i brividi, che sono lo sfarfallio delle tue ali, in quei momenti che ti senti veramente vivo perché SERVI! Notando che quello che offri è ben accetto anche a chi non vuole quell’aiuto solo perché non comprende quella sofferenza che potrebbe essere alleggerita anche da una carezza.
Hai ragione nel dirmi che legare vuol dire Unire, ma io ti dico anche che unire vuol dire poter poi sciogliere e solo Dio sa cosa deve rimanere unito per sempre.
Anche Gesù è morto, pur sapendo di aver portato a termine il proprio compito creato prima di essere generato, con la paura di essere stato abbandonato. Che bellissimo mistero ci dona il Padre, insegnandoci di essere coraggiosi perché LUI stesso ci dice tutto quello che vivremo per essere come LUI.
Ti prego! Non mi parlare di assemblee di credenti che mandano al rogo o scacciano per poi eleggerli a santi. Dovresti sapere che ci sono sette (una è così famosa ed è per questo che non li frequento più o quando capita) che se un figlio o fratello carnale non si converte viene prontamente cacciato di casa, pur essendo un anima buona e peccando solo di omissione di qualcosa che loro pretendono che egli faccia. Loro scacciano e per fortuna non uccidono come qualche puntiglioso religioso fino al punto di sentirsi dio sui propri figli, e noi dovremmo fare come loro senza uccidere e senza scacciare, ma considerandoli semplici estranei? A cosa? Dimmelo a cosa?
Per quello che hai detto tu sul Papa a riguardo il copyright, io come avvocato del diavolo (in questo caso dei Cattolici) sporgerei le mie denunce al sommo giudice per farti mandare da un esorcista o a spingerti a redimerti da quello che hai detto. Ma io lo faccio fare agli altri perché il mio guadagno è lasciarti andare per la tua strada se non vorrai capire subito, perché in Verità arriverà il Pastore a prenderti direttamente.
Ma tu sai quello che voglio dire e perciò Sali sul tuo aereo e alzati sempre più fino a sentirti escluso da questo falso mondo che pur essendo così è il migliore che potevamo avere come bottega da dove escono i Santi Figli di DIO.
ANGELO
P.S. Scusami ma mi rifiuto di commentare quello che hai detto sull’involontarietà di donare anche un giocattolo pericoloso senza volerlo, sicuri di voler fare un atto di amore.
Sono d’accordo con te! Ma come sai e vedi i miei commenti sono spesso delle spiegazioni anche se molte rimangono incomprensibili, perché dopotutto tutto questo mondo gira anche su queste esperienze che servono a chi regala e soprattutto a chi riceve. Non è detto che si possa morire sempre, si può anche rimanere feriti, ma di sicuro avremmo fatto un passo in avanti nel capire cosa sia veramente bene e cosa sia veramente male. Ci sono giocattoli che fanno male solo ad averli ed in grande quantità.
Non voglio spingermi ancora più in alto perché potrei dire qualcosa che potrebbe essere così fuori dalla vostra cognizione, anche se venendolo a sapere potreste sentirvi più in pace con voi stessi, ma allo stesso tempo potreste mettere alla prova chi vi ha creato come in un certo modo è successo!
Il Signore Dio disse allora: "Ecco l'uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne mangi e viva sempre!". Il Signore Dio lo scacciò dal giardino di Eden, perché lavorasse il suolo da dove era stato tratto. Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita. (Genesi 3, 22-24)
Accontentati di sapere di essere diventato come uno di noi, e continua a distinguere il bene dal male. Non è ancora il momento di stendere la mano ed arrivare a prendere anche il frutto dell'albero della vita. Questo viene fatto solo per il tuo bene!. Accettiamo questa punizione perché Dio ci lascia lavorare in noi fino a renderci eterni lavorando tutto quello che è già stato creato per noi.
Il tuo pc esisteva già dagli inizi ma in altre forme e sparso nel tutto.
Ora noi siamo ancora ad oriente di quel luogo e saremo spostati da quella luce che verrà dalla stessa direzione, opposta a quella dove dobbiamo essere definitivamente posti. Una spinta che basterebbe che la terra si fermasse di colpo e per effetto frenata autobus, per ritrovarci in Cielo senza poter farci più nulla.
Cosa ho voluto dire? solo questo: “pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita”. (Genesi 3, 24)
Alla mia maniera, incomprensibile come al solito, perché anche il regalare involontariamente un regalo, che può anche scoppiarci tra le mani, viene consegnato da un messaggero che, in cose del cielo, non può dire:”non ne sapevo nulla”. Perciò la spada folgorante separa ancora le cose terrene da quelle del Cielo.
Prisma
Angelo, ti spiego come la vedo io. Alberi: ci sono due alberi: albero della vita e albero dela conoscenza del bene e del male.
L'albero della vita è Dio stesso che si mette al centro del giadino incarnandosi in Gesù, il cui frutto si è materializzato nel Vangelo, nei suoi quattro libri canonici ("Io sono la via, la verità e la vita, chi crede in me anche se muore, vivrà").
L'albero della conoscenza del bene e del male è sempre Dio, l'altra faccia di Dio che si incarna nello Stato di questo mondo (la legge degli uomini) i cui frutti, in contrapposizione ai quattro Vangeli, sono i quattro Codici (civile, penale, procedura civile e procedura penale).
La Genesi è un libro profetico (progetto di Dio e risposta dell'umanità), Dio mette se stesso al centro del giardino come "albero della vita", incarnandosi in Gesù e come albero della conoscenza del bene e del male, dicendo all'uomo di mangiare di tutti gli alberi del giardino (compreso quindi anche l'albero della vita), ma ordina all'uomo di non cibarsi dell'albero della conoscenza del bene e del male che Dio conosce bene, perché altrimenti sarebbe morto. Infatti Dio ha potere sulla vita e sulla morte.
Quindi Dio ama l'uomo e gli dice cosa mangiare. Se poi l'uomo non crede nella Parola di Dio e disubbidisce, Dio rispetta la sua volontà.
Il serpente inganna la donna che inganna l'uomo e gli dice che se mangiano dei frutti dell'albero della conoscenza del bene e del male diventerebbero come Dio, conoscendo il bene e il male. Diventare come Dio ..., che significa? Significa, secondo me, sostituirsi a Dio nel giudicare gli uomini e se stessi su ciò che è bene e male in base alle leggi che gli uomini emanano.
Quindi l'uomo non crede a Dio e dissubidisce cibandosi dall'albero della conoscenza del bene e del male, dando vita ai quattro Codici e ai tribunali che oggi possiamo vedere ben materializzati.
L'uomo si accorge così di essere nudo perché si rende conto di aver sbagliato, si vergogna e si nasconde alla presenza di Dio che lo cerca: "Dove sei?", perché ha paura di Dio e del suo giudizio.
Dio lo scaccia dall'eden, e gli dice di non prendere più dall'albero della vita, cioè dal Vangelo di Gesù e dal suo insegnamento, perché non ne mangi e viva sempre. In realtà è l'uomo che si scaccia da solo dal giardino perché si vergogna e ha paura di Dio.
Giustamente un albero esclude l'altro. Se mangi dall'albero della vita, non puoi mangiare dall'albero della conoscenza del bene e del male e viceversa. L'albero della conoscenza ti porta alla morte e quindi Dio (o meglio tu stesso ti escludi) ti esclude dall'albero della vita per una tua scelta. Se vuoi cibarti dell'albero della vita, smetti di cibarti dell'altro albero.
Quindi Dio pone i cherubini (?) e la fiamma della spada folgorante a difesa della via dell'albero della vita.
Dio vuole che ogni uomo mangi da tutti gli alberi, compreso quello dell'albero della vita, ma non vuole che si cibi dall'albero della conoscenza del bene e del male che io interpreto simbolicamente nella legge degli Stati e nei loro tribunali. Perché se ti cibi della legge degli uomini che porta alla morte, non puoi (non ha più senso, diventa un assurdo) cibarti della legge di Dio che è legge di vita e che porta alla vita.
ANGELO
La tua è un’interpretazione come sono tutte per quanto noi siamo in grado di percepire.
Ma la Verità è Una che si arriva a conoscerla dopo tante esperienze in questo mondo.
La tua è quasi come la mia e cerchiamo di nutrirci a vicenda da alberi a noi disponibili.
Che Dio sia il nostro nutrimento non posso che confermare in Gesù Cristo che senza dubbio si è materializzato nelle Parole di Vita Eterna, ma che riporti solo quello visibile a chi non sa nemmeno vedere, io non mi distanzio ma lascia almeno che mi dispiaccia per così poco mi riveli.
Che l'albero della conoscenza del bene e del male è opera sempre di Dio, anche questo non si può dubitare, ma che sia incarnazione allora consentimi anche una provocazione alla quale mi porti a nozze: anche il male è incarnazione di DIO? Lucifero è il più bel riuscito? Lo si aspetta come il figliol prodigo? Se rispondessi “sì”, ti considererei misericordioso quanto l’Iddio stesso, che in Verità sei in una infinitesima parte, peraltro come me.
Ti prego non cercare di essere il matematico che deve per forza fare quattro meno quattro uguale zero. Ti ritroveresti nella nullità. E se anche vuoi sommarli ci troveremo con un otto. Quattro per quattro fa sedici e quattro diviso quattro fa UNO. E’ questa la unicità che conosci fatta da due facce distinte? Spicciola verità orientale a termine per chi vuole dare senso a qualcosa che non ha senso se solo quello di essere utile ad innalzare il bene estremo che spazzerà via l’altra faccia, l’altra maschera da una faccia a somiglianza ed immagine dell’Amore Eterno. (semplice placenta).
Lascia stare i codici a chi usa la giustizia non uguale per tutti.
La Giustizia di Dio è perfetta e quando la comprenderai in te stesso non potrai far altro che inchinarti per quanta pazienza e provvidenza sia stata creata per portarti a casa (e non in prigione).
Non mi stancherò mai di dire che la genesi che Dio stesso ci riferisce si ferma al primo capitolo.
E Dio vide quanto aveva fatto e apprezzò per quanto era cosa molto buona. PUNTO
Qui finisce la creazione! Il giorno del riposo è stato fatto per l’uomo, quale uomo? E non l’uomo per il sabato.
Ma tu non vuoi seguirmi perché hai paura e non noti che quello che dico e soavemente semplice e nulla dovrai darne conto se solo quello di scegliere di farne parte. Per poter dire in quel giorno, il giorno del Figlio dell’uomo: E’ cosa molto buona, insieme al Padre.
Dal secondo capitolo inizia il cammino e la creazione di questo uomo in quel sesto giorno fino ad arrivare a chi faceva i miracoli di Sabato. Compreso la creazione dell’uomo con i particolari di Adamo ed Eva e del serpente.
La storia di Adamo ed Eva e tutto il resto è stato riportato dagli uomini con tutto quello visibile e nascosto, compreso i limiti degli uomini e delle spiegazioni del Cristo che si scervellava per fare degli esempi per farci comprendere cose che non sono simili a quelle terrene.
L’albero della vita e l’albero della conoscenza del bene e del male sono due distinti nutrimenti. Il primo è l’essere in Dio e l’altro è arrivare a Dio. Entrambi utili e distanziati dal tempo, creato apposta per noi, per farci capire l’eternità. Il presente infinito.
Lungi da me richiamare la mancanza di perfezione in un Dio che è perfettissimo.
Ma quell’albero era indispensabile? Questa domanda si abbraccia ad un'altra: ma non poteva creare l’uomo già perfetto?
Vuoi che iniziamo da questo punto? Una bestemmia sarebbe non riconoscere il Figlio dell’uomo e in tutto quello che L’ha preceduto e quello che segue ancora.
Il profetizzare cosa serve? E’ tutto scontato? In Verità sì! Il serpente è stato creato da Dio e potrebbe essere anche il DNA che porta a formare i centocinquantatre grossi pesci in Adamo di Spirito e spero che sia già quasi concluso quello della Sua Sposa.
Solo un capitolo in un solo libro di un'unica Creazione eterna.
Quindi Dio ama suo figlio ed in LUI dobbiamo riconoscerlo. Se non avessimo fatto tutta questa strada come potremmo apprezzare l’essere Dio? In Gesù Cristo e tutti i Santi che lo hanno composto unitamente alla Sua Sposa? E i morti che resuscitano continuamente per poi morire una volta sola perché la resurrezione è una e per sempre.
La liberta che pensiamo di avere non è nulla rispetto a quella che avremo al Suo cospetto.
Dici che diventare come dio significa, secondo te, sostituirsi a dio nel giudicare gli uomini e se stessi su ciò che è bene e male in base alle leggi che gli uomini emanano.
Che contraddizione infinita. Forse si gioca ad essere Dio come fanno i bambini nel imitare i grandi.
Come si fa a sentirsi Dio con le leggi degli uomini? Forse dovremmo sentirci Veri uomini seguendo le leggi di Dio?
Caro Prisma il mio Dio è perfetto ed io ho trovato la chiave di tutto queste contraddizioni che servono solo a spingerci ed a trovare la soluzione per capire cosa stiamo veramente diventando.
Io non ho paura di Dio e del Suo giudizio! Io ho paura solo che mi abbandoni.
Un vero figlio non deve temere gli schiaffoni di un Padre Buono che vuole che il Figlio non si perdi, ma deve aver timore di essere abbandonato in quella insensibilità di un padre che sente estraneo qualcosa che non ritiene Spirito del Suo Spirito.
Questo è il giudizio universale. Tutto lo Spirito di Dio sarà salvo e solo la pula sarà scartata come viene continuamente eseguita nelle successioni delle nostre morti.
Noi non siamo mai entrati nel regno (un posto che non conosciamo e che il Signore ci prepara), non ancora e solo quando la fine si fonderà con l’inizio capiremo questo star fin dall’inizio per poi ritornarci.
I cherubini vengono messi a guardia di chi vuole cibarsi di un frutto ed anche dell’altro.
Faremmo sicuramente indigestione di Spirito.
Ma in conclusione mi è piaciuta questa tua interpretazione che ha l’amore in crescita e lo stesso fine in quel settimo giorno senza fine e pieno di miracoli.