Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. Apocalisse 12,1-4
Vidi salire dal mare un mostro che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo blasfemo. La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande. Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita.
Allora la terra intera presa d'ammirazione, andò dietro alla bestia. Apocalisse 13,1-3
Vidi poi salire dalla terra un'altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un drago. Essa esercita tutto il potere del mostro in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare, come un dio, il mostro la cui ferita mortale era guarita. Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. Apocalisse 13,11-13
Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero del mostro, un numero che corrisponde a un uomo. Il numero è seicentosessantasei. Apocalisse 13,18.
Allora uno dei sette angeli che hanno le sette coppe mi si avvicinò e parlò con me: "Vieni, ti farò vedere la condanna della grande prostituta che siede presso le grandi acque. Con lei si sono prostituiti i re della terra e gli abitanti della terra si sono inebriati del vino della sua prostituzione". L'angelo mi trasportò in spirito nel deserto. Là vidi una donna seduta sopra una bestia scarlatta, coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna. La donna era ammantata di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle, teneva in mano una coppa d'oro, colma degli abomini e delle immondezze della sua prostituzione.
Sulla fronte aveva scritto un nome misterioso: "Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli abomini della terra". E vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Al vederla, fui preso da grande stupore. Ma l'angelo mi disse: "Perché ti meravigli? Io ti spiegherò il mistero della donna e della bestia che la porta, con sette teste e dieci corna.
La bestia che hai visto era ma non è più, salirà dall'Abisso, ma per andare in perdizione. E gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, stupiranno al vedere che la bestia era e non è più, ma riapparirà.
Qui ci vuole una mente che abbia saggezza. Le sette teste sono i sette colli sui quali è seduta la donna; e sono anche sette re.
I primi cinque sono caduti, ne resta uno ancora in vita, l'altro non è ancora venuto e quando sarà venuto, dovrà rimanere per poco. Quanto alla bestia che era e non è più, è ad un tempo l'ottavo re e uno dei sette, ma va in perdizione. Le dieci corna che hai viste sono dieci re, i quali non hanno ancora ricevuto un regno, ma riceveranno potere regale, per un'ora soltanto insieme con la bestia. Questi hanno un unico intento: consegnare la loro forza e il loro potere alla bestia.
Essi combatteranno contro l'Agnello, ma l'Agnello li vincerà, perché è il Signore dei signori e il Re dei re e quelli con lui sono i chiamati, gli eletti e i fedeli". Poi l'angelo mi disse: "Le acque che hai viste, presso le quali siede la prostituta, simboleggiano popoli, moltitudini, genti e lingue.
Le dieci corna che hai viste e la bestia odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la bruceranno col fuoco.
Dio infatti ha messo loro in cuore di realizzare il suo disegno e di accordarsi per affidare il loro regno alla bestia, finché si realizzino le parole di Dio.
La donna che hai vista simboleggia la città grande, che regna su tutti i re della terra". Apocalisse 17,1-18
In questi episodi dell'Apocalisse Giovanni fa voli pindarici nel tempo e nello spazio. Ha delle visioni, ma la sua visione principale e reale è l'incendio di Roma antica (la donna ovvero l'Impero romano) che interpreta come una condanna di Dio per la sua dissolutezza e per la persecuzione da lei portata avanti nei confronti dei primi cristiani (l'agnello).
Giovanni lo dice chiaramente: le sette teste sono i sette colli sui quali la donna è seduta. sono anche sette re.
Il riferimento alla Roma antica è evidente. La città di Roma si estende su sette colli ed è stata fondata da sette re: i famosi sette re di Roma: Romolo (753 a.C. - 716 a.C.) Numa Pompilio (715 a.C. - 674 a.C.) Tullo Ostilio (673 a.C. - 641 a.C.) Anco Marzio (640 a.C. - 616 a.C.) Tarquinio Prisco (616 a.C. - 579 a.C.) Servio Tullio (578 a.C. - 535 a.C.) Tarquinio il Superbo (535 a.C. - 510 a.C.), secondo la mitologia storica.
Nel testo del link si legge: "L'ottavo re - La tradizione ricorda che i re furono sette, non citando tra questi Tito Tazio, che pure fu associato a Romolo, e quindi regnò, anche se per un solo anno, col suo collega sulla Città Eterna. ". Infatti ne fa riferimento Giovanni nell'Apocalisse quando dice: "Le sette teste sono i sette colli sui quali è seduta la donna; e sono anche sette re. I primi cinque sono caduti, ne resta uno ancora in vita, l'altro non è ancora venuto e quando sarà venuto, dovrà rimanere per poco". Apocalisse 17,10. E' chiaro il volo pindarico nel tempo fatto da Giovanni.
I sette re sono anche i sette colli sui quali la città di Roma si estende: Aventino, Palatino, Quirinale, Viminale, Celio, Esquilino, Campidoglio.
E' chiaro il riferimento alla Città di Roma contenuto nel libro dell'Apocalisse di Giovanni, la quale però, non viene mai nominata esplicitamente, forse per paura di ritorsioni da parte del potere dell'Impero. Giovanni vede Roma bruciare nel grande incendio di Roma e lo interpreta come la punizione di Dio nei confronti della città e quell'episodio storico lo ispira nello scrivere l'Apocalisse: per questo, in un solo giorno, verranno su di lei questi flagelli: morte, lutto e fame; sarà bruciata dal fuoco, poiché potente Signore è Dio che l'ha condannata. Apocalisse 18,8-9 - 18: "guarderanno il fumo della città incendiata e diranno: non c'è mai stata una città grande come questa".
Il drago e il mostro che sale dal mare è quindi la Roma antica guarita dalla ferita mortale inflittagli nel 390 ac. dall'invasione dei Galli che distrussero la cità e che poi fu ricostruita per diventare quello che è diventata durante l'Impero romano, conquistando dal mare l'Egitto e poi la Palestina.
La bestia che sale dalla terra e che esercita tutto il potere del mostro (Roma) in sua presenza è per Giovanni, probabilmente, l'autorità religiosa ebraica di quel tempo, sottomessa al potere di Roma e che ha fatto condannare Gesù da Pilato.
Roma, faceva pagare le tasse ai suoi sudditi, così si spiega il riferimento al 666, il numero del mostro, contenuto nell'Antico Testamento e che fa riferimento a Salomone, il re che faceva pagare le tasse ai suoi sudditi. Nel nostro caso, probabilmente fa riferimento a Cesare (il potente imperatore romano che faceva pagare le tasse agli ebrei) e simboleggia il dio denaro. Infatti l'unico passo della bibbia che fa da riferimento è quello che indica la potenza di Re Salomone, il quale riceveva i tributi dai popoli assoggettati (I Re 10:14): ora il peso dell'oro che Salomone riceveva ogni anno era di seicentosessantasei talenti d'oro.
Del resto fu Roma che introdusse il soldo, il denaro nel commercio marittimo nel terzo secolo a.c, intorno al 330 a.c. Quel denaro, nel corso del tempo, divenne un dio, il dio denaro. Ed è al dio denaro raffigurato dall'Imperatore Cesare, il quale stampava la sua immagine sulle monete, che si riferisce Giovanni nell'Apocalisse con quel numero 666: il mostro.
Quindi, Giovanni vede l'incendio di Roma del 64 d.c e ripensa alla storia di Roma antica, la ricostruisce in termini allegorici e simbolici, considera la sua potenza, l'introduzione della moneta e del denaro al posto del baratto, osserva la sua ricchezza, la sua iniquità, il suo lusso, la sua persecuzione nei confronti dei primi cristiani e vede, nell'incendio di Roma e nella conseguente distruzione della città, la punizione di Dio nei confronti della "Grande prostituta", la "babilonia", la "donna" ovvero l'Impero Romano.
Al posto della "grande prostituta o Babilonia" simboleggiata dall'Impero Romano, Giovanni vede nascere la nuova donna celeste, la città celeste, la Gerusalemme celeste, la Chiesa di Gesù.
ANGELO
Eppure ci sono chi sostiene il contrario e se la prende con l'attuale Chiesa cattolica, che spesso è stata attaccata anche qui, mettendo me a difenderla non dandole tanta importanza.
Dov'è la Sapienza?
Io posso solo dire:
"Ogni sapienza viene dal Signore ed è sempre con lui. La sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni del mondo chi potrà contarli? L'altezza del cielo, l'estensione della terra, la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle? Prima di ogni cosa fu creata la sapienza e la saggia prudenza è da sempre. A chi fu rivelata la radice della sapienza? Chi conosce i suoi disegni? Uno solo è sapiente, molto terribile, seduto sopra il trono. Il Signore ha creato la sapienza; l'ha vista e l'ha misurata, l'ha diffusa su tutte le sue opere, su ogni mortale, secondo la sua generosità, la elargì a quanti lo amano".
Ma la Sapienza è anche prudenza nel scegliere la Sposa di sempre.
Prisma
Angelo, la vera Chiesa la dobbiamo costruire noi nel nostro cuore, quella che vediamo serve per quelli che se non vedono e non toccano, non credono.
ANGELO
Ora vieni a me? Come convivi in quella Chiesa? Come vedi, se la Chiesa la costruisci in te allora salvi la Chiesa intera. Se salvi te stesso contribuisci a salvare il mondo, anche se il tuo salvarti avviene cominciando a cercare di salvare gli altri, ma non la prerogativa perché spesso te ne andrai sconsolato fino a pensare di desistere. La salvezza che io pretendo in me e invito te a pensarci è quella che Alice ha ricordato: “il lottare la falsità che è in noi”. Non serve aiutare a sfamare i poveri se poi nel nostro mondo di Cesare contribuiamo ad impoverirli.
Così Francesco salvò la Chiesa di quel tempo.
Spesso ce la prendiamo con chi è in alto e ci dimentichiamo dove si sorregge e chi l’ha posizionato in quel punto che è poco conficcato in terra, come può essere una semplice croce.. Tu cercai di collocarti in un punto ben preciso del Tempio degli uomini e vedrai che se crolla, si fermerà al tuo punto.
Non pensare che sia poco, il rimanere di un muro eretto rispetto a tutto il Tempio crollato.
Serve, comunque, per ricominciare in questa terra. Perchè tutto franerà di quello appartenente a questa terra. Tu, per la tua parte terrena, contribuirai almeno a sorreggere un muro, e chissà una colonna, che serve anche solo per piangere.
Ti sembra poco una spalla? Ricordati che Gesù con la Sua spalla ha sorretto il mondo, questo mondo che si sorregge ancora e chissà fino a quando! Caro Mio Cireneo.
A proposito della Chiesa di chi non crede se non vede e non tocca, ti chiedo cosa vedono e toccano? Statue? Incenso? Altari? Paramenti? Processioni? … ostie? E’ Gesù che ha inventato questo? O il tempo non è ancora cambiato? Ricordati che Egli per aver chiesto due spade, sostenendo che bastavano per tagliare un semplice orecchio che doveva essere rimesso per risentire con altri orecchi quello che voleva far intendere, possa anche aver detto BASTA! a queste cose antiche e superate.
Ma c’è molto da parlare e Dio continua a manda gli angeli per far provare la vera spada a doppio taglio. Dobbiamo credere al pane ed al vino? … o al corpo ed al sangue di Gesù che scorre in noi?
Ho bestemmiato? O appartiene alla mia debolezza e falsità? … o forza e Verità?
Che senso ha prendere la comunione con chi, per il 70 % non crede alla resurrezione della carne e dello Spirito? … e se anche credono perché vedo molti che, mangiandone non riescono poi a testimoniare coi fatti fuori di quelle Chiese fatte di pietre? … e non di corpi? … di Spirito?
Qual’è la tua impressione su quello atto che volle sostenere Gesù in quell’ultima Cena? … e che non viene menzionato da quell’apostolo che amava di più? … Chi era quell’apostolo al quale hai dedicato il precedente post? Perché non ha menzionato quell’atto? … forse, ti aiuto, non doveva morire fino alla Sua venuta? … Donna chi è il tuo nuovo Figlio?
Prisma
>se la Chiesa la costruisci in te allora salvi la Chiesa intera. Se salvi te stesso contribuisci a salvare il mondo.
E sì, Angelo. Così mi piace. Ma come la costruisci la Chiesa nel tuo cuore? Mettendo in salvo la tua vita? Facendoti la pensione? Accumulano ricchezza? Costruendoti un bunker atomico anti nucleare? Facendo la vaccinazione contro l'aviaria? Prendendo l'Eucaristia?
La Chiesa la si costruisce amando, rinunciando ai nostri attaccamenti terreni, ma attenzione, non rinnegandoli, ma dandogli il giusto significato come strumenti al nostro servizio. Strumenti che Dio ci mette a disposizione e di cui servircene per amare e costruire la nostra Chiesa.
La Chiesa che vedi e che tocchi, mi riferisco alla Cattolica, deve essere di esempio e di testimonianza concreta a Gesù, al suo insegnamento e alla sua risurrezione, affinché tu creda. Questa testimonianza deve portare la Cattolica con i suoi fedeli ad essere una sola cosa in unità nell'amore, affinché il mondo creda.
Se questo esempio di amore e di unità nella libertà, non viene dato, allora viene a mancare la testimonianza e se non c'è testimonianza, la fede muore.
Per questo dico che la vera Chiesa nasce nel nostro cuore là dove "muore" Pietro, per esaurimento della sua missione. Tuttavia Pietro è necessario. Lui è la fionda che ti pasce e che ti nutre e che fa da "marito" alla Chiesa, pur non essendo lui il marito.
Ma quando sei cresciuto e sei maturato nello Spirito, la Chiesa cattolica (cioè i tuoi genitori: Pietro e Maria che ti hanno cresciuto) li devi prima o poi "abbandonare" per unirti alla tua donna, la tua fidanzatina: sempre Maria, la tua Chiesetta, quella che nasce nel tuo cuore sull'insegnamento di Gesù che Madre Cattolica ti ha somministrato con i suoi sacramenti.
Capisci? Non puoi rinnegare la Chiesa cattolica perché la Chiesa cattolica è tua "madre", che ti piaccia o no e come tutte le madri (e i padri), quando invecchiano, non li si abbandona in un ospizio, dimenticandoli nella solitudine (per salvare se stessi), ma li si prende in casa propria, per onorarli (onora il padre e la madre) come fece Giovanni con Maria dopo aver capito cosa intendeva Gesù dicendogli: "Ecco tuo madre", tanto per riagganciarmi al post precedente.
Quindi, bisogna lasciare sì, i propri "genitori" per unirsi alla propria donna che si forma nel nostro cuore per poi "sposarla" e dare vita ad un nostro "figlio".
Infatti, San francesco, San Giovanni Bosco, Madre Teresa e altri, cosa hanno fatto? Hanno rinnegato la Cattolica ? No di certo, ma hanno ottenuto l'approvazione della loro Madre e si sono uniti alla loro "donna" che hanno costruito nel loro cuore per dare vita ai loro figli: Francescani, Salesiani, ecc.
E io penso che ogni uomo debba fare lo stesso, seguendo la propria vocazione, unendosi alla propria "donna" che si forma o si costruisce nel proprio cuore.
ANGELO
A me sembri certe volte un prisma con tante facce che spero che non siano tanto minuscole da assomigliare ad una sfera. Mi vien voglia di non risponderti.
Ti riferisci a me quando parli di questa chiesa:
- che pensa a salvare la vita corporale invece di quella spirituale?;
- che è simile ad una pensione?;
- che accumula ricchezza?;
- che in alcuni luoghi è simile ad un bunker anti-atomico ed anti-nucleare?;
- che invita a curare il corpo perché è il custode dell’anima? … per poi accorgersi che le chiese si svuotano e le vocazioni scarseggiano in anime vuote custodite da corpi, come dei sepolcri senza il frutto dell’anima: lo Spirito. Dimenticandosi che è l’anima che custodisce la Verità in Ispirito.
- Che si accontenta di prendere esclusivamente l'Eucaristia???????
Quest’ultima mi spiazza? Sarà che ho fatto bene a non prenderla domenica scorsa? Per coerenza a questa Chiesa che anche se non sento totalmente simile a quella che ci ha chiesto lo Sposo, deve comunque essere rispettata, se non si trova un’altra migliore, nei suoi sacramenti e dogmi che forse sono solo precetti di uomini?
Io posso dirti che non mi sentivo puro di accogliere quella “semplice ostia” che a qualche politico serve anche per portargli più voti.
Io non ho paura di dire come la penso e ricordo che al mio parroco, in confessionale, mi lamentai di aver visto tanta gente spingersi nel giorno delle Cenere per avere in testa quel gesto e quella polvere dandole il valore di una pozione magica, come peraltro l’ostia se non siamo noi a renderla Corpo di Nostro Signore Gesù Cristo. Dovresti sapere che spesso le ostie consacrate vengono rubate per giocarci a messe nere per sfregiare in un atto che nessuno potrà impadronirsi se non lo sente nel corpo e nel proprio sangue. Non pensare che sia facile rimettere il Cristo in Croce senza che LUI decide di risalirci. Dovremmo ricordare sempre quelle parole che sussurrò il buon ladrone per capire che un semplice ladrone è stato il primo santo eletto direttamente dal Figlio di Dio, se credi veramente in LUI.
Prisma, non scherzare con me e anche se so che qualche volta hai sostenuto queste tesi, so anche che le rigiri per poi rigirale ancora, una volta attaccando e un’altra difendendo la Chiesa Cattolica.
E’ vero che di meglio non ce ne sono, ma questo lo dice la mia carne che non teme di uscire fuori e di non prendere la comunione quando non si sente degno di appartenervi. E non mi dire che dovrei fare la comunione insieme ai massoni perché potrebbe essere presa come rispetto di ospitalità fino ad intendere che alla casa dal porco bisogna fare il porco per rispettare il protocollo di chi ti ospita.
Ti sbagli!
Analizza quello che scrivi e non confondere i figli con i padri, perché noi crediamo nel Figlio perché abbiamo voluto credere in quel Volto, ma non dimenticare che era il Figlio, perché non era ancora salito al Padre. Ma chi riceve il battesimo con il fuoco fa fatica a distinguere il Padre dal Figlio e sente in uno lo Spirito Santo.
Analizza quello che dici e se anche ti comprendo non ti consento di giudicare cose più grandi di te.
Dici che bisogna amare, rinunciando ai nostri attaccamenti terreni, ma dando attenzione a non rinnegarli … dandogli il giusto significato come strumenti al nostro servizio.
Tu pensi che un pezzo di pane può far salvare l’anima? O serve per ritardare un momento che potrebbe essere veramente salvifico per l’eternità.
O pensi che bisogna dare il giusto significato a ricchezze che servono a sfamare chi vuole comprensione e non per appagare la fame. Pensi che tutto si racchiude e si giustifica nello saziarsi dalla fame? Pensi veramente che se più nessuno perisse di fame, avremmo realizzato il Regno. E voglio andare oltre pensando che tutti ci rispettassimo, basterebbe a realizzare altri figli di Dio per il Suo Regno? Ti ricordo che non si vive di solo pane e siamo chiamati a cose grandi. Gesù l’ha detto che le cose devono rimanere così per scuotere i cuori ci chi vuole trovare la Verità su questo mondo.
Ecco perché senza Gesù non possiamo fare nulla, perché LUI me l’ha spiegato ed io non sarei mai arrivato a capire il più grande enigma di questo mondo. Dettomi in una piccola frase che solo dopo qualche tempo compresi, leggendo le scritture coem fosse una chiave di letura.
Come curi l’anima? Tua e quella degli altri? Risanandola nel corpo o nello Spirito?
Che senso ha vendere tutto e seguire Gesù senza nulla se poi è necessario avere qualcosa da dare e donare con amore?
Ma sei veramente falso quando sostieni una chiesa che spesso attacchi anche nella figura del Papa e qualche tuo post lo testimonia.
Se continui così non avrai più il mio confronto perché non mi va di discutere con vecchiette che io rispetto non per la loro devozione alle statue, ma per essere maestre di vita pura e devota in tutto quello che fanno. E soprattutto rivoluzionari dell’amore che poi non comprendono il cammino della Chiesa, pellegrina tra pellegrini e, fatta di pellegrini in questo cammino chiamato umanità.
Ricordati che molti Santi sono stati anche ostacolati dalla Chiesa Cattolica che non comprendeva come essi si trovavano avanti. Questa è la testimonianza di chi non ha paura di comportarsi diversamente da come la chiesa indica, mantenendo il rispetto, ma lanciati in qualcosa che va oltre la Chiesa. Tu non conosci il terzo livello, quello che può anche arrivare a dire che la propria chiesa può essere eretta in soli tre giorni (quei tre che possono anche essere gradini, livelli o Cieli), ma molti non si abbassano, ma fanno abbassare come hanno fatto i Santi quando li abbiamo compresi.
Tu temi che la testimonianza possa perdersi come se adesso si rischia questo? Tutto il mondo conosce il Cristo Gesù e sa il suo messaggio e questo deve farti temere, se non sei pronto, nel sapere che la fine è vicina perché è scritto che quando questo avverrà nessuno potrò rinnegarlo.
Ma pentiti della tua presunzione che pensa di avere il peso, insieme alla Chiesa, di salvare il mondo.
Quanta contraddizione nelle tue parole. Oggi voglio essere duro con te perché non posso lasciare passare quello che dici. Sarebbe stato meglio che non avessi riaperto questo mio sito nel mio pc.
Ma tu quando non capisci ti lasci trasportare da una fede che spesso è simile a quella di un tifoso che non sa perché tifa una squadra invece che l’altra, riconoscendo che non è nemmeno la squadra della propria città, come se fosse un motivo valido.
Pietro smettila di dire idiozie e sai che il metro per misurarle con le mie sono e rimangono le scritture. Tu non sai cosa ha voluto dire Gesù quando non volle riconoscere la madre ed i suoi fratelli che li aspettavano fuori. Tu non capisci e per questo ti comprendo?
Noi siamo bravi a rinfacciare l’altro di essere e di parlare come Gesù senza ritegno e ci dimentichiamo che proprio ultimamente in chiesa abbiamo letto il vangelo che racconta come Gesù stesso rischiò di essere linciato quando si rivoltò contro la sua Chiesa, il Suo Popolo senza paura di confrontare la loro falsità. C’è una grande differenza tra giudicare e pesare le parole ed i fatti con gli stessi pesi e monete.
C’è altrettanta distanza tra il giudicare ed il condannare.
Ma tu vuoi portare avanti la tua tesi come io la mia, ma non vuoi confrontarla per estrapolare una terza più pura e giusta. La Verità è sempre in cammino e noi la dobbiamo portare come era all’inizio, senza aspettare i Concili che hanno un distacco con il presente che è semplicemente abissale. Ora la Chiesa vuole portare le messe in latino con il sacerdote di spalle e rivolto come tutti all’altare. Non sanno più cosa dire e pensano di dare conforto con divieti e giudizi.
Forse era più propositiva la chiesa del medioevo o sicuramente quella dei primi cristiani.
Ma mi accorgo che siamo deboli e non sappiamo sentirci in pace se non sentendoci vicino a Nostro Signore Gesù Cristo. Forse ci voleva Papa Luciani, forse ci voleva … e poi mi accorgo che tutto è perfetto, altrimenti come potrebbero sorgere i Santi? Mi sai indicare un santo in vita? Il Papa?
Per quanto riguarda i padri e i fondatori di congregazioni che formano gli organi della chiesa: francescani, salesiani, benedettini e tanti altri, ti posso assicurare che si criticano a vicenda e lo fanno anche sul pulpito vicino all’altare.
Non confondere i padri con i figli perché pochi diventano meglio dei padri ma la maggior parte sono la brutta copia ed è per questo che devono vestire in modo diverso perché avremmo difficoltà nel riconoscerli.
Se a te piace quell’unione che serve per moltiplicarsi allora pensa anche alle altre chiese cristiane e anche agli altri popoli figli del nostro stesso padre, pensa agli altri ovili.
Ma medita su San Francesco che è stato l’unico a far uscire dalla bocca del Sultano queste parole di conversione al vero amore: “se fossero tutti come te i cristiani io mi convertirei subito”.
Non confondere il frutto che ha avuto anche i segni di Nostro Signore Gesù Cristo, perché San Francesco è quel personaggio che mette in crisi tutti perché è l’unico che ha messo in prativa le parole di Gesù Cristo, non formando un ramo della Chiesa Cattolica, ma accorpando tutti gli uomini e le chiese in un’unica e sola chiamata umanità.
Se non avessi conosciuto quel poveretto di Assisi, forse ora non so dove sarei e se avrei lo stesso conosciuto quel Gesù che spesso tutti se lo tirano per accaparrarsi le sue attenzioni, e poi Lui stesso chiama chi vuole.
Amico e fratello più di prima.
prisma
>Ma sei veramente falso quando sostieni una chiesa che spesso attacchi anche nella figura del Papa e qualche tuo post lo testimonia.
Sì Angelo, più che falso direi pericoloso. Io sono pericoloso. Non vedi che sono un pilota da caccia che devo contemporaneamente attaccare e difendere?
Questa è una scuola di volo: TOP GULL.
Non scherzo. Cosa credi? Qui si impara ad amare, si impara il volo acrobatico e quello radente nell'alto dei cieli.
Sì, sono falso come tutti i soldati che combattono e che devono attaccare e difendersi.
Angelo, non si vive di solo pane, certo, ma intanto prova a stare a digiuno per alcuni giorni. Prova a soffrire il mal di denti e poi dimmi quanta voglia hai ancora di venire qui a scrivere. Prova ad avere la febbre a 40 e il mal di testa, poi dimmi se non chiami il dottore e quanta voglia hai di avere vicino qualcuno che ti parla di Gesù.
Non ho intenzione di trasformare questo sito in un processo alla Chiesa. La Chiesa per me è come una madre con la quale mi arrabbio anche. Ti sei mai arrabbiato con tua madre o con tuo padre? Io sì, mi ci arrabbio ogni tanto, ma poi gli voglio sempre bene.
Per quanto riguarda la crisi di vocazioni, ne parla il Vangelo con l'episodio della Emoroissa che perde sangue da 12 anni e che guarisce soltanto dopo aver toccato il mantello di Gesù per fede. Ti dice niente quell'episodio? Non ti preoccupare per la crisi di vocazioni nella Chiesa. Abbi fede. Ci pensa Gesù a guarirla. Tocchiamogli il mantello. Io sto con Gesù.
giulia
Ciao a tutti.Volevo parlare un po' del mio problema, se vorrete ascoltare. Ho avuto una vita dominata dalla presenza di Dio, per la mia istruzione, la mia cultura, il mio contesto sociale, ecc... Dio era il mio unico e solo punto di riferimento,mi fidavo di lu e con la preghiera mi sentivo vicina a lui. Da qualche anno a questa parte è iniziata per me una profonda crisi:per quanto mi sforzi, non riesco a trovare delle risposte,sono arrabbiata con Dio,per tutto ciò che mi ha fatto passare.Ho bisogno di aiuto
Prisma
Ciao Giulia, tu sei arrabbiata con Dio. Beh, io sono arrabbiato con il mondo e un po' con il Papa. Ma non solo. Sono arrabbiato con il ministro dell'istruzione, con Fioroni, Gentiloni e Berlusconi. Sono arrabbiato con i politici di sinistra e di destra: Fini, Bossi, Casini, Pannella e Mastella, con Rutelli e Martelli. Sono arrabbiato con con Visco e con il ministro delle finanze.
Sono stufo e arcistufo delle loro chiacchiere vuote e di tutto quello che mi hanno fatto passare con i loro discorsi sull'insalata e sulla cicoria e ne farei volentieri a meno.
Io mi fidavo dello Stato e della politica che era il mio punto di riferimento anni fa, ma ora non più. Mi sentivo vicino allo Stato con il mio voto. Invece da qualche anno è iniziata in me una profonda crisi nei confronti dello Stato. Per quanto mi sforzi non riesco a trovare le motivazioni giuste nelle Stato. La politica e l'impegno sociale mi hanno deluso, perché mi sono reso conto che la politica è vuota e ipocrita.
Giulia, spiegami cosa ti è successo e cosa ti ha fatto entrare in crisi nei confronti di Dio e per quale motivo sei arrabbiata con Dio.
ANGELO
Perché continuate a cercare in questo mondo quello che mangerete e berrete e, continuando a nutrirvi di queste cose, vi sentite l'animo in ansia. Lasciate tutte queste cose alla preoccupazione della gente del mondo, di quella gente che non vuole estraniarsi dal mondo, pensando al suo passato perché pensa che il mondo l’abbia generato. Invece, Voi siete stati creati per il mondo ma generati dal Padre vostro che sa quello che avete bisogno. Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta. Non temete, piccoli miei, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno (Luca 12, 30-32).
Anche voi eravate figli di questo mondo perché la terra è stata creata per il sale che deve essere estratto per divenire luce del mondo e figli del Cielo. Infatti, verso i loro pari, i figli del mondo sono più scaltri dei figli della luce, ma non sanno che la loro scaltrezza rende grandi chi il Padre ha scelto per renderli Suoi Figli (Luca 16,8). Tutti sono chiamati a salvarsi ma chi comprende la Verità è degno di governare il Tutto insieme al Padre, in un futuro che è il compimento di tutte queste cose che sono ancora in atto.
Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. (Giovanni 3, 17).
E diceva loro: "Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati". Gli dissero allora: "Tu chi sei?". Gesù disse loro: "Proprio ciò che vi dico. Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui". Non capirono che egli parlava loro del Padre (del Padre di tutti quelli che vogliono essere suoi figli perché hanno compreso la Verità sul mondo e su loro stessi). Disse allora Gesù: "Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite". A queste sue parole, molti credettero in Lui (primizia di Luce che noi dobbiamo seguire, non per fede ma per certezza, pur piccola che sia). (Giovanni 8, 23-30)
Siete in grado di ritornare indietro? Dopo aver provato cosa sia la Vera Vita? In quei momenti che avete sfamato, dissetato, accudito … consolato?
Gesù rispose: "Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce" (Giovanni 11, 9-10). E quali Figli della Luce vorreste essere se cominciate già a titubare all’inizio dell’imbrunire? Come giungerete a quell’aurora che già viene annunciata da un tiepido raggio che potete scorgerlo solo se alzaste gli occhi al Cielo? Leggete le scritture e scorgerete tutto quello che deve accadere per far sì che tutto si compia, ma non pensate al mondo ma a voi stessi che Dio vuole mettere alla prova per stringervi nel giorno, nell’unico giorno a se per poi lasciarvi eredi in qualcosa che non tramonta mai.
In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. Ora l'anima nostra è turbata; e che dovremmo dire? Padre, salvaci da quest'ora? Ma per questo siamo stati creati per poi essere generati per quest'ora! Padre, glorifica il Tuo nome". Non temete! Perché la sentirete la voce venire dal Cielo per consolarvi ed accompagnarvi fino ad un luogo dove dovreste attraversarlo da soli per far sì che veniate glorificati come lo siete già stati in Gesù Cristo!". (Giovanni 12, 24-28)
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore per questi momenti nei quali vi sentite persi o inutili ai vostri fratelli, perché questi momenti sono edificanti per voi, solo per voi. Gesù vuole mettere la tenda in Voi e tasta il terreno fertile tra roccia per edificare le fondamenta nel Vero Tempio di Dio che siete voi. Lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce, sta bussando alla vostra porta. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerà orfani, perché LUI ritorna da voi, in Uno con il Padre che è nei Cieli. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece vedrete la Gloria di Dio, perché LUI vive e voi vivrete in LUI. In quel giorno voi saprete che il Volto del Padre è in voi per tramite del Figlio che vi ha mostrato la Via, la Verità e la Vita. Chi accoglie i suoi comandamenti e li osserva, questi LO ama. Chi ama sarà amato dal Padre anche il Figlio amerà e si manifesterà in voi".
In Verità si muore una volta sola e per sempre, ma voi ora siete vivi ed a questo dovete volgere lo sguardo perché nella vostra vita è la porta del Regno dei Cieli. Non avvilitevi se pensate di vederla altrove, quando la scorgerete penserete di non aver fatto nulla per meritarvelo, ma sentirete la Sua Voce che vi farà capire la Misericordia Infinita di chi era prima di tutte le cose e sa bene cosa sta creando e generando in VOI (Giovanni 14, 16-21).
Gesù ha detto:
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui".
(Giovanni 14, 25-26)
I discepoli e il mondo
Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo vi faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero alcun peccato; ma ora non hanno scusa per il loro peccato. Chi odia me, odia anche il Padre mio. Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro mai ha fatto, non avrebbero alcun peccato; ora invece hanno visto e hanno odiato me e il Padre mio. Questo perché si adempisse la parola scritta nella loro Legge: Mi hanno odiato senza ragione.
Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio (Giovanni 15, 18-27).
Non dimenticate! E rallegratevi quando accadono queste cose in VOI.
L'annunzio di un pronto ritorno
”Ancora un poco e non mi vedrete; un po’ ancora e mi vedrete”. Dissero allora alcuni dei suoi discepoli tra loro: "Che cos'è questo che ci dice: Ancora un poco e non mi vedrete, e un pò ancora e mi vedrete, e questo: Perché vado al Padre?".
Dicevano perciò: "Che cos'è mai questo "un poco" di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire". Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: "Andate indagando tra voi perché ho detto: Ancora un poco e non mi vedrete e un pò ancora e mi vedrete? In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell'afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi domanderete più nulla.
(Giovanni 16, 16-23).
Non pensate al giorno quando è stata causa di questa nascita, rimpiangendolo per quanto amore sentivate in VOI, amore ricevuto e dato in un amplesso che dà frutti ancor più grandi ed eterni.
Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro; essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi.
Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità.
(Giovanni 17, 6-11 15-19)
Carissimi Angeli, Dio confida in Voi ma voi dovete confidare in LUI perché siete pronti per comprendere TUTTO. Mercoledì delle Ceneri andate verso l’altare pensando sempre a queste parole di Gesù: "Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù" (Giovanni 18, 36)
VI AMO
N.B. Se la luce investe Prisma, in un punto preciso, allora si irradia tutto in tutte le posizioni, riflettendo per quanto ognuno può vedere, ma se le tenebre lo avvolgono, allora ci accorgiamo che quel prisma ha luce propria e che vorrebbe irradiare ma rispetta chi forse ha meno luce di LUI.
Ricordatevi che Gesù potrebbe anche aver detto di odiarci come ci ha odiato Lui, senza cambiare il senso di quelle parole che solo chi non si riconosce nel mondo comprende e cerca di spiegare perché senza di quelle parole, ma soprattutto senza quei fatti, saremmo come già morti, come mai nati (non so perché queste ultime parole mi portano a pensare a Giuda e non so perché io soffra tanto a pensare a quel dolore che lo portò ad autopunirsi, riconoscendo di aver fatto qualcosa che poi non poteva essere rinnegata, avendo sentito LUI stesso che doveva far presto – non abbiate paura di tradire il mondo se serve a creare in voi un granello di certezza che nessuno potrà togliervelo e che Dio attende per compiacersi in voi, per svelarvi il senso di TUTTO.
Non temete per la vostra fragilità e non pensate che nel momento della prova LUI non vi sia accanto, perché LUI perdona anche quando lo contrastate, ma che lo contrastiate per Amore e solo per Amore. Le parole possono venir anche fraintese e spesso sono contraddittorie ma la chiave di tutto è l’Amore fino all’ultimo istante, il più d’istante, quel momento che voi sentirete vostro e solo vostro per averlo semplicemente donato. VOI potete donare solo qualcosa che è vostro e sta a voi cercarlo per poi vedere il Cielo squarciarsi per vivere in quel luogo a voi destinato fin dagli inizi dei tempi.
Prisma
Se poi penso a quella ragazzina dodicenne costretta ad abortire dai suoi genitori, contro la sua volontà, ma con il beneplacito del giudice, perché immatura e perché i suoi non avevano i soldi per mantenergli il figlio, la mia incazzatura nei confronti del mondo e dello Stato aumenta.
Ecco mammona, il dio denaro che trionfa. Non ci sono i soldi per mettere al mondo un bambino. Ma i soldi si trovano per abortire e per pagare i grassi stipendi dei politici che siedono in parlamento.
Cazzo! Dove sono le associazioni di volontartiato e di tutela della famiglia. Dove sono quelle migliaia di coppie disposte ad adottare un figlio e a fare migliaia di km per andare a prenderne uno in Asia, quando in casa nostra vengono abortiti.
Dove sono quelle associazioni tanto cattoliche e cristiane che ti mandano a casa il bollettino per fare l'offerta detraibile dall' IRPEF a favore degli orfani e dei diseredati nel mondo, quando poi non sono capaci di raccogliere il grido di una mamma costretta ad abortire.
Uscite Fuori! Ipocriti. Dov'è il giudice che decide quando una coppia può adottare o meno un bambino? Dov'è quel giudice che decide sulla vita altrui?
Non sono capaci di trovare due euro da destinare alla vita di una nuova creatura, ma sanno trovare 90.000 euro per la costruzione di una chiesa di mattoni che tra cento anni crollerà miseramente al suolo sotto il peso dell'iniquità.
Tenetevi le vostre chiese di mattoni esentasse, luoghi di culto, incensatele per bene, perché resteranno vuote e crolleranno in un mucchio di macerie.
Dov'è la Chiesa cattolica con tutte le sue proprietà e i suoi palazzi esentati dal pagamento delle tasse? Dove è la carità e la misericordia? Io ho firmato per l' otto per mille a favore della Chiesa cattolica, ma mi rendo conto che è servito a poco. Eccolo il risultato. Un aborto in più.
ANGELO
Se poi penso a quella ragazzina dodicenne che fu affidata in dotazione ad un vedovo saggio e che durante la sua assenza venne stuprata da uno di quelli che credeva di poter comandare sul mondo … allora anch’io comincio ad andare in crisi. Anch’io m’incazzo! Allora per non causare altro male verso chi rimane innocente e immacolata agli occhi del Signore, soffrendo nella mia carne decido di addossarmi la colpa e parto verso un paese lontano, portando via quella bambina diventata donna e madre per colpa degli uomini, distante da chi sanno fare solo i giudici degli altri e non di se stessi.
Ci vorrebbe veramente un censimento di quanti abbiano veramente fede in questi ultimi tempi.
Non sei andato a Messa domenica scorsa? Non ricordi le scritture? Ti sei distratto? Hai preso la comunione senza capire? Non ricordi che io invece non la presi per aver capito? Non dimenticarlo mai che Giuda prima di tradirLO prese quel pezzo di pane immerso insieme alla Sua Vita.
(1 Samuele 26, 2. 7-9. 12-13. 22-23); (1 Corinzi 15, 45-49); (Luca 6, 27-38).
Spesso pensiamo di capire le scritture e non sappiamo che nel Vecchio testamento c’è tanta Verità, tanta e forse ancor di più del Nuovo. Gesù non è venuto ad abrogare il Vecchio ma a fonderlo con il nuovo rendendolo meno ermetico. Ma come mai sulla terra ci sono ancora i primi? I vecchi? Gli animali? Io sono stufo di darti degli imput per farti capire la Verità nelle scritture perché la Verità non si svela a chi non è pronto e a me dispiace che poi bisogna ritrovarla nelle piaghe della carne come tanti i San Tommaso, il didimo - il gemello. Ma ad ognuno la sua strada e la sua certezza se non cerca di essere grato alla fede di chi l’ha preceduto. Tanti figli non vogliono sentire i padri e devono necessariamente andare per la loro strada per poi essere ritrovati dall’Unico Pastore che li riporta a Casa, ben bene bastonati da loro stessi e dalle loro scelte. Il Libero Arbitrio di un Dio che deve crescere e non sbagliare, perché dal caos nasce l’ordine, dal male nasce il bene per divenirlo eterno ed infallibile. Leggiti le scritture di domenica scorsa (1 Samuele 26, 13-23) e vedrai che capirai anche le seconde e le Parole di Vita Eterna.
Tu hai dimenticato tutto quello che ti ho detto e che il Giudizio Universale avviene in noi stessi, fatto da un giudice che altro non è che il nostro metro di misura. Ognuno si giudicherà da solo con lo stesso metodo e si vergognerà della sua imperfezione e sentirà la mano Misericordiosa che scende e dice di andare per non peccare più. Ma io non ero bravo a capire questo perché la mano l’ho sentita e voglio che tutti la sentono per quel poco che ci rimane di imperfezione, ma sono circondato da sordi e dobbiamo necessariamente sentire il gallo cantare, poter toccare le piaghe e arrivare anche a tradirlo per capire che la Via è una sola e poi tanto ingiusta non è se comprendiamo cosa sia la vera Vita.
Anche il bambino non vorrebbe nascere ma nonostante tutto avviene grazie alle contrazioni della Terra che evita il vero aborto che è quello di reagire a quel dolore che non si conosce.
La vera ingiustizia è l’essere chiamati a diventare Dio, ma guai a voi se vi permettete di giudicare gli altri sentendovi già DIO.
Bestemmiatelo pure per essere nati e per essere chiamati ad essere Figli Suoi, bestemmiatelo insieme al Figlio che adorate e non comprendete, ma guai a voi se bestemmiate su voi stessi, che siete Spirito di Dio in formazione (Mc. III 28-29; Mt. XII 31-32; Lc. XII 10).
Tiepidi e falsi che vi vestite di paramenti da voi stessi cuciti.
Siete ancora animali e pensate di essere superiori ai vostri simili.
Perché non bestemmi quel bimbo che è nato ed ha causato una strage degli innocenti? Tu dirai che è colpa di Erode? E non pensi se sia stato veramente necessario manifestare quella venuta con un segnale del Cielo? … interpretato male da Magi che non sapevano nemmeno cosa stessero cercando.
La mente va in fumo e spesso rimpiangiamo quando eravamo semplici animali che pensavano solo a vedere, a mangiare ed a pascere. Caproni che non sanno che devono riconoscere quel fischio per divenire agnelli sacrificali, loro stessi, e non più sacerdoti che non sanno nemmeno quello che insegnano.
Il Re del Regno dei Cieli non è venuto a fare politica e non ha mosso un dito verso chi vuole comandare questo mondo perché avrà quello che ha sempre voluto.
A questo punto perché non prendersela con i conventi di clausura che se ne stanno lì a pregare, mentre c’è da fare una rivoluzione su questa terra?
Povero Pietro che si vuole armare di spada perché si sente consacrato di aver conosciuto il Maestro e poi parla di Dio è Amore, nel Suo Volto di Gesù Cristo.
Ma io so che tu hai a cuore le adozioni e vorresti dare tutti i bambini orfani anche a single o a coppie di fatto o a comunità pur di togliergli dalla fame. Io invece ti dico di uscire da questo mondo per non essere tu stesso parte di quegli uomini che rendono poveri parte di loro stessi per poi abusarne in vari modi.
Ma tutte queste cose si devono avverare per ammutolire chi pensa di aggiustare il mondo o la propria famiglia sterile o perversa per poi lasciare che altri hanno il dono del Signore di rendere agnelli i loro Figli.
Io non temo di dire che sarebbe stato meglio che non fosse nato quel bambino nato da stupro se poi sono duemila anni che la maggior parte del mondo non ha ancora capito.
Ma io sono bravo a gridare che la Verità è difficile da comprendere per chi si sente forte da aggiustare il mondo, ma perché continuo a gridare? … Chissà per istigare a farmi tagliare la testa come se mi sentissi uno di quei bambini che scampò a quel massacro insieme a quell’altro che chiamano il salvatore del mondo.
Tu vuoi seguirmi? Vuoi ritornare indietro? Vuoi che si compii quel sacrificio? Mancano ancora due agnellini che scamparono a quella strage che serve al banchetto nuziale del Cielo.
Mancano sempre due agnellini, ma vengono lasciati per indicare la strada per chi deve venire dopo.
Ora mi sale l’angoscia di essere stato duro con te e temo di non essere compreso, ma io sono “presuntuoso”, o autorevole anche se non mando scomuniche, e non temo chi può solo farmi del male solo nella carne.
Tu hai altrettanto potere di cancellare questo commento o dirmene quattro!
Ma sai che io ti voglio bene e che ti invito a prepararti per riconoscere il Tuo Dio, il Tuo Re che è morto come un agnellino, per nutrirci di quella Verità che dice cose semplici ai semplici.
Si salveranno solo chi vuole salvarsi e Gesù si è fatto convincere poche volte a salvare sotto preghiera di chi ha chiesto di dividere il male con quel disgraziato.
Gesù ha salvato il mondo nonostante a molti sembra che non abbia fatto nulla, anzi è stata vittima del suo stesso amore … quello di avvisare e di far notare dove sbagliavamo.
Io ho compreso quello che hai voluto dire. Sono cose giuste di un essere pensante che è chiamato a comprendere Tutto, anche il male, perché anch’io la pensavo così fino a quando non l’ho sentito parlare, proprio mentre si dice qualcosa del genere: “Non mi abbandonare, perché senza di te io sono un aborto”.
Ma molti pensano ad abortire bimbi sani trovando scuse di qualunque genere ed arrivano a dire anche perché tu non hai provato ad avere un figlio malformato.
Un figlio mal formato!
Caro Pietro, vai in Chiesa, si! in quella Chiesa anche spesso falsa, ma va con la tua verità anche se non credi a quel gesto che serve solo a dar un senso ad una festa e ad accumulare offerte che spesso finiscono sulle tavole di chi sa solo dire e non operare. Non importa e lasciati posare quella cenere sul capo o sulla mano e pensa che quell’atto lo hai accettato per quel messaggio in memoria di Adamo.
Un Figlio mal formato … ai nostri occhi, come lo era Isacco con la Sua sindrome di Down e tanti altri che hanno permesso di rendere l’opera compiuta e perfetta.
Io vedo in te un’anima che vuole camminare e per questo non immagino come si compiace il Padre Tuo che è nei Cieli.
Dal Vangelo secondo Giovanni, cap 9, 1-8:
Passando vide un uomo cieco dalla nascita (malformato) e i suoi discepoli lo interrogarono: "Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?". Rispose Gesù: "Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio. Dobbiamo compiere le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può più operare. Finché sono nel mondo, sono la luce del mondo". Detto questo sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: "Và a lavarti nella piscina di Sìloe (che significa Inviato)". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. [8] Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, poiché era un mendicante.
Ed io mi accorgo che non è mai abbastanza nell’averlo letto tante volte, perché in questo momento mi accorgo di altre cose che non ero in grado di comprendere appena un momento fa, prima di risponderti.
GRAZIE.
Prisma
Già, se quella bambina dodicenne fosse stata costretta ad abortire, forse non avremmo avuto il Salvatore o forse sì.
Non è amore abortire. Non giudico, ma mi arrabbio.
Che ne sappiamo noi di cosa è capace di fare Dio dalla polvere e dal fango? Che ne sappiamo dei suoi piani e dei suoi progetti? Dio si serve anche del fango per ridarti la vista. Ma se quel fango non siamo disposti ad accoglierlo, perché ci fa schifo, allora rendiamo vane le sue opere.
Lui è il vasaio e noi gli rompiamo le uova nel paniere puntuali. Da quel bimbo abortito poteva nascere un Santo, uno scienziato, un artista, un salvatore o un criminale, un ladrone. Non sta a noi decidere cosa volere che sia e che diventi, ma sta a noi accoglierlo sempre e comunque.
ANGELO
AMEN.
Grazie della tua visita nella mia povera casa e ho cercato di darti quello che avevo senza pensare se potesse essere di tuo gradimento, tantomeno del tuo giudizio. Io ho solo una mia piccola Verità. Condividere quello che ho, in Spirito ... anche se rischio di farti morire di fame nel corpo.
Scusami! Ma io questo posso darti e schiaffeggimi se non ho altro perchè io ti vedo in quel giorno quando ti sentirò dire quello che io ho gia detto.
Semplicemente GRAZIE.
Prisma
Mi viene da pensare... saranno coincidenze? Boh!
Devo continuare ad arrabbiarmi?
All'inizio mi sono arrabbiato con il Papa (arrabbiato per modo di dire), perché ha detto che le sue parole sono tutelate da Copyright e mi sono visto il mondo islamico insorgere contro il Papa per le sue parole al discorso a Ratisbona.
Mi sono arrabbiato (arrabbiato per modo di dire) con il mio parroco che mi ha fatto correggere il post dove affermavo che Maria è la Chiesa e viceversa e dopo alcuni giorni vedo il campanile della mia parrocchia crollato sulla chiesa e la chiesa mezza distrutta.
Mi sono arrabbiato con il Ministro dell'Istruzione Fioroni, contro le sue parole a favore della censura su Internet e il giorno dopo leggo del sito web del Ministro Fioroni chiuso e auto-censurato per porno-spam.
Solo pochi giorni fa mi sono arrabbiato con lo Stato, con i ministri, con la politica di sinistra e di destra e oggi leggo che è caduto il Governo e delle dimissioni di Prodi.
Mi fanno pensare tutte queste cose. Il Governo non dura, crolla e se ne fa un altro, ma Tu Dio non crolli, Tu sei eterno. Vale la pena confidare in Te e riporre in Te tutta la mia fiducia. Tu sei Amore.
ANGELO
Con Dio non mi arrabbio nemmeno io, ma ricordo di essermi arrabbiato qualche volta con te.
Non ricordo se tu l'hai fatto con me!
Sarà che il vero amore è arrabbiarsi per amore?
La spiegazione del Dio Geloso?
Mi fa piacere che hai condiviso il mio post nel mio blog. Come vedi io posso spiegarti il Dio Unico è fatto di Amore, ma un Amore che non è cammino e non si consuma mai, perchè è fermo e perfetto come lo saremo noi quando arriveremo a contemplare il Suo Volto.
A suon di arrabbiature, senza violenza, fino a non accorgersi che si arrabbiano anche con noi.
Fino a perdonarli perchè non sanno quello che fanno.
Grazie!
P.S. Ricordati che quando ringrazio è sempre rivolto al Signore.
Il rendere grazie per vedere e sentire chiaro.
E tu mi sei stato tanto di aiuto, forse quello che mi ha stimolato di più e che non occorre indicarlo perchè potresti essere un "didimo".
alice
voi non siete arrabbiati con Dio pero' Giulia (16.2.06)
scriveva
"sono arrabbiata con Dio,per tutto ciò che mi ha fatto passare.Ho bisogno di aiuto"
Perche' dunque non si lotta e si aiuta la persona che Dio fa'inciampare in noi? Non e' proprio quella la persona a noi piu' prossima? Siamo forse il sacerdote ed il Levita
che hanno ignorato il viandante assalito dai briganti? Stavano pensando a parlare di Dio e non hanno visto il loro prossimo? Avra' trovato Giulia il suo buon Samaritano? Giulia dove sei?
ANGELO
TUTTO PER GIULIA.
Tutte le domanda hanno una risposta ma non vedo nessuna domanda.
La domanda allora la faccio io anche se non mi hai risposto a tante altre.
Tu sei arrabbiata con Dio? Lo sei stata? … per gli stessi motivi di Giulia?
Io posso solo darti una testimonianza che è quella che tutti daremo i giusti frutti ma non nello stesso momento. Sarà colpa delle radici? Del tronco? … o del ramo? Perché c’è chi è ancora foglia?
E poi la storia del buon samaritano la conosciamo tutti, ma tu non ti sei chiesta se non fosse passato nessuno di lì cosa avrebbe compreso il derubato? E di cosa veramente è stato derubato? E cosa abbia veramente supplicato in quel faccia a faccia con la Verità?
Tu lo hai udito il Giusto che è in noi?
Siccome io non so nemmeno cosa faccio sento di trasmetterti questa testimonianza:
La protagonista la chiamiamo Giulia solo per comodità di racconto.
Giulia, 22 anni, studentessa di diritto, da un po’ di tempo ricopre la carica di assistente di un direttore di dipartimento. “Fin dall’inizio – mi confida – mi sono proposta di cercare sempre di migliorare il lavoro e di curare il rapporto con i miei colleghi, facendo in modo che ognuno si senta apprezzato”. Ma spesso si tratta di andare controcorrente nel difendere i propri principi, fino alle ultime conseguenze, come lei stessa racconta: “Una persona importante nel mio ambiente di lavoro, che godeva di certi privilegi, aveva un comportamento chiaramente disonesto. Dovevo dirglielo”.
Per aver manifestato le sue convinzioni, Giulia perde però il lavoro. “Ho sofferto terribilmente, ma allo steso tempo ero tranquilla, perché sapevo che avevo agito in modo giusto”. Non si dispera poiché è forte in lei la conoscenza di avere un Padre a cui tutto è possibile e che l’ama oltre misura. Sembra impossibile nella situazione economica e lavorativa che viviamo, eppure quella stessa sera le arrivano due proposte di impiego. Il nuovo è addirittura migliore del precedente e più direttamente collegato con i suoi studi.
“CHI SEMINA NELLE LACRIME MIETERA’ CON GIUBILO” (Salmo 126 (125), 5)
Io posso dire che è capitato qualcosa di simile anche a me e so io cosa abbia supplicato per vedere il buon samaritano incrociarsi sul mio cammino.
Quando pensiamo la nostra vita spesso l immaginiamo tutta armoniosa, come “una serie di giornate che ci proponiamo una più perfetta dell’altra, con le ore trascorse in famiglia, con incontri, i convegni, lo sport, con i tempi di ricreazione … svolti nell’ordine e nella pace (…). C’è sempre nel cuore umano la speranza che le cose vadano così e solo così.
In realtà, il nostro ‘Santo viaggio’ poi si dimostra diverso, perché Dio lo vuole diverso. E pensa lui stesso a introdurre nel programma altri elementi da lui voluti o permessi, perché la nostra esistenza acquisti il vero senso e raggiunga il fine per cui è stata creata. Ed ecco i dolori fisici e spirituali, ecco le malattie, ecco mille e mille sofferenze che parlano più di morte che di vita.
Perché? Forse perché Dio vuole la morte? No, ché anzi, Dio ama l avita, ma una vita così piena, così feconda che noi – con tutta la nostra tensione al bene, al positivo, alla pace – non avremmo mai saputo immaginare”.
Ed ecco l’immagine del seminatore che getta un seme destinato a morire, quasi segno delle nostre fatiche e del nostro patire e l’immagine del mietitore che raccoglie il frutto della spiga germogliata da quella morte: “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”.
“Dio vuole che durante la vita noi sperimentiamo una certa morte – o, a volte, molti tipi di morte – ma (…) per portare frutto, per fare opere degne di lui e non di noi semplici uomini. Questo è per lui il senso della nostra vita: una vita ricca, piena, sovrabbondante, una vita che sia un riflesso della sua”.
Come dobbiamo vivere questa Parola di vita? Ce lo suggerisce LUI che ci guida. “Occorre valorizzare il dolore, piccolo o grande, prenderlo in rilevo (…). Dar valore in particolare alla fatica, al sacrificio che comporta l’amare il prossimo: è il nostro tipico dovere”. E’ un dolore che genera vita spirituale anche a costo di rovinare la vita carnale, fino a morire per poi vivere in eterno.
Perché si muore una volta sola e per sempre, invece chi esegue quell’atto di misericordia verso la vera vita, anche portando alla luce la Verità dei semplici uomini che parlano bene e poi fanno male, solo allora si sente di vivere in eterno, in quel momento, in quel solo istante che poi rimane eterno e che nessuno potrò togliercelo.
E questo senza mai arrendersi, anche quando non vediamo il risultato, ben sapendo che a volte “uno semina e uno miete”. Quale sarà il futuro dei figli che cerchiamo di educare il meglio possibile?
Chi vedrà gli effetti del mio impegno sociale e politico? Non stanchiamoci mai nel fare del bene, i frutti ci saranno comunque, forse molto più tardi, forse altrove, ma ci saranno.
Una speranza, una certezza, una mèta sicura ci sta davanti nel cammino della vita. Le difficoltà, le prove, le avversità, dalle quali a volte ci sentiamo oppressi, sono un passaggio obbligato che ci apre alla beatitudine e alla gioia.
“E allora avanti! Guardiamo al di là di ogni dolore. Non fermiamoci solo a quella sospensione, a quella prova… Guardiamo alla mèsse che verrà”.
CHI SEMINA NELLE LACRIME MIETERA’ CON GIUBILO”.
Io ho solo gettato un seme non mio, anche se la mia esperienza mi porta a dire che è tutto vero, ma ora capisco perché mi sono inchinato per prendere quel foglietto sporco, ieri sera al ritorno dalla Messa. L’ho letto dopo per cercare un conforto per Giulia, e mi sono accorto di essere un semplice messaggero.
Prisma
I soldati che avevano crocefisso Gesù presero i suoi vestiti e ne fecero quattro parti, una per ciascuno. Poi presero la sua tunica che era tessuta d'un pezzo solo da cima a fondo e dissero: "Non dividiamola! tiriamo a sorte a chi tocca".
Così si realizzò la parola della Bibbia che dice: Si divisero i miei vestiti e tirarono a sorte la mia tunica. Giovanni 19,23-24
Già. La Bibbia continua a stupire. Ne fecero 4 parti, eccole: Cristianesimo cattolico, Cristianesimo ortodosso, Cristianesimo protestante, Testimoni di Geova.
A chi tocca la tunica tessuta d'un pezzo solo da cima a fondo? Chi se la piglia? Tiriamo a sorte?
Signore, tu sapevi già tutto e ce lo hai detto quando noi non potevamo ancora capire, ma ce lo hai detto. Ci siamo divisi i tuoi vestiti, resta la tua tunica cucita d'un pezzo solo, da cima a fondo. Quella tunica a chi andrà? chi lo sa a chi andrà? Grazie per avermelo rivelato. Fino a quando qualcuno non avrà il coraggio di fare a pezzi il Copyright su quella tunica ... ... ...
(.)
Angelo, dimmelo tu!
alice
Le persone quando piangono vogliono essere abbracciate e consolate. O se il dolore e' troppo grande, come Rachele che piange i suoi figli, non vogliono neanche essere consolate, e restano come di pietra. Ma e' sopratutto queste che vanno aiutate. Le parole per dirlo. Le parole per dire che c'e' un grande significato. Si questo lo posso dire. Ma quello che piu' vorrei e' trasmettere la speranza. Prego per loro. Perche' il Consolatore le consoli. Basta un suo raggio di luce a dare cosi' tanta pace! Pero'penso che oltre alla preghiera devo dire anche le parole piu' giuste. Mi rompo la testa e prego Dio di trovarle.
Riguardo a Prisma. Che c'e'? Perche cosi' disperato? Non ti perdere troppo nel secondo livello! Non credo proprio che la quarta parte della tunica riguardi i testimoni di Geova! Spero che Angelo te lo possa spiegare.
Prisma
Ciao alice, hai ragione e io aggiungo che a volte consola di più il silenzio di tante parole.
Per il resto mi sembra di aver capito che la tunica è una sola indivisa, quelli che vengono divisi in quattro parti dai soldati sono i vestiti di Gesù.
Per me quell'episodio ha un valore anche profetico, dal momento che il cristianesimo è diviso su diverse Chiese, le principali sono appunto, dal mio punto di vista: la Chiesa cattolica, quella ortodossa, quella protestante e i testimoni di Geova (sono cristiani pure loro).
ANGELO
Chi sono i soldati se non quelli di Roma Imperiale? Perché vuoi attribuire alle chiese di Cristo l’aver spogliato e divisosi lo stesso loro Messia? Sono soldati di Roma che simboleggiano i quattro punti cardinali.
“In mezzo al trono e intorno al trono (il Mondo) vi erano quattro esseri viventi pieni d'occhi davanti e di dietro. Il primo vivente era simile a un leone, il secondo essere vivente aveva l'aspetto di un vitello, il terzo vivente aveva l'aspetto d'uomo, il quarto vivente era simile a un'aquila mentre vola. I quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi; giorno e notte non cessano di ripetere: Santo, santo, santo il Signore Dio, l'Onnipotente, Colui che era, che è e che viene! (chi sono se non la Parola di Vita eterna? Gridata ai quattro punti cardinali che poi ha indirizzato la Chiesa ad accettare solo quattro Evangeli, includendo quello gnostico di Giovanni che potrebbe essere scandaloso riconoscerlo se si pensa che non riporta il messaggio eucaristico – ma la chiesa è fatta di uomini e la tunica pochi la possono toccare in questo tempo). E ogni volta che questi esseri viventi rendevano gloria, onore e grazie a Colui che è seduto sul trono e che vive nei secoli dei secoli, i ventiquattro vegliardi si prostravano davanti a Colui che siede sul trono e adoravano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettavano le loro corone davanti al trono, dicendo: "Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per la tua volontà furono create e sussistono".(Ap. 4, 6-11)
Ed esistono realmente in ventiquattro vegliardi secoli che celano il tempo rimasto.
Ritornando alle vesti, che servono per comporre la Sposa, di conseguenza la Tunica è il Verbo incarnato ed il tirare a sorte ha un significato escatologico che potremmo condividerlo solo se comprendiamo il tornare dall’Alto. Solo provenendo dall’alto le cuciture scompaiono.
”E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto".(Luca 24, 49)
Gli rispose Gesù: "In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio".(Giovanni 3, 3)
Caro Prisma non ti allarmare e paga la tassa Copyright al Tempio per rimanere estraneo ad opere che avvengono solo per far sì che si completa la vera opera che è la Sposa di Cristo.
Tu pensa che mi tocca pagare caro certe scritture che potrei trovare anche in internet, ma a me piace riconoscerle in loro anche se so che la mia spiegazione avviene per opera di chi potrebbe farti leggere cose che nemmeno chi ha scritto voleva far comprendere.
Allora sei pronto?
Allora venne data a ciascuno di essi una veste candida e fu detto loro di pazientare ancora un poco, finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro.
"Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?". Gli risposi: "Signore mio, tu lo sai". E lui: "Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell'Agnello.
Tu forse non lo sai ma se non sei passato da lì non potresti essere quello che sei.
“La sua sposa è pronta, le hanno dato una veste di lino puro splendente". La veste di lino sono le opere giuste dei santi. Allora l'angelo mi disse: "Scrivi: Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell'Agnello!". Poi aggiunse: "Queste sono parole veraci di Dio". Allora mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo, ma egli mi disse: "Non farlo! Io sono servo come te e i tuoi fratelli, che custodiscono la testimonianza di Gesù. E' Dio che devi adorare". La testimonianza di Gesù è lo spirito di profezia. (Ap.19, 7- 10)
Riguardo alle chiese posso dirti che sono sette e si riferiscono a quelle dopo la venuta di Cristo (significato di Asia: del tempo che deve venire ed hanno un significato anche in ognuno di noi durante il nostro cammino). Le chiese raffigurano il cammino dell’umanità e di ognuno di noi fino a fondersi in quelle vesti che diverranno come tunica se provenienti dall’alto.
Come vedi non è facile parlare nel primo livello e pur nel secondo se si parla della fine dei tempi.
Io posso dirti che la prima chiesa è molto vicina al Vecchio Testamento e che i testimoni di Geova hanno molte similitudini e non si può parlare del Nuovo prendendo riferimenti dal Vecchio.
E siccome ci riferiamo alle vesti non dimenticare che:
“Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio; altrimenti egli strappa il nuovo, e la toppa presa dal nuovo non si adatta al vecchio. (Luca 5, 36);
Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore (Marco 2, 21; Matteo 9, 16)
Perciò non confondere le vesti della sposa che sono l’incarnazione della Parola di Vita Eterna che è quasi pronta per lo Sposo che è il Verbo di Dio incarnato, con le Chiese che sono la vera incomprensione di una unità che non è di questo mondo.
Prisma
Le vesti, la tunica, il corpo e lo Spirito.
I soldati si sono divisi le vesti e hanno tirato a sorte la tunica di Gesù dopo averlo crocefisso. Le vesti e la tunica che hanno avvolto Gesù cosa sono rispetto al corpo che è risorto e allo Spirito che è rimasto?
I soldati si sono divisi le vesti e la tunica, la parte più insignificante del corpo di Gesù, quella esteriore, quella che si vede e ricopre il corpo.
Giuseppe di Arimatea, discepolo segreto di Gesù e Nicodemo presero il corpo di Gesù per seppellirlo, presero perciò la parte morta del corpo: un corpo nudo avvolto nelle bende con aromi per metterlo in un sepolcro, un corpo destinato a risorgere, a sparire per lasciare il sepolcro vuoto.
Ai suoi discepoli invece, Gesù, dopo risorto, si fa vedere vivo, in carne e ossa e gli lascia la Pace e lo Spirito Santo insieme al potere di rimettere i peccati, lascia quindi la cosa più importante: la sua vita spirituale.
ANGELO
Correttamente: Le vesti sono la Parola e la tunica è il Verbo.
I “soldati” si sono divisi le vesti (i soldati sono le milizie terrene e lo dovresti capire perchè ormai sei nel secondo livello) hanno tirato a sorte la tunica di Gesù dopo averlo crocefisso.
“Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: "Davvero costui era Figlio di Dio!"”.
(Matteo 27, 51-54)
Hai letto bene? E’ accaduto questo?
Probabilmente la terra si scosse e le rocce si spezzarono ma i sepolcri si aprirono? … molti corpi di santi morti risuscitarono? … e uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. DOPO LA RESURREZIONE? Non ci capisco nulla! Ma questo sono io al primo livello ed anche al secondo o sei in grado di aiutarmi a passare al terzo?
Come ben sai tutti hanno voglia di interpretare le scritture e si può anche arrivarci da soli ma se qualcuno ti aiuta è meglio e potresti far prima (detto da Padre PIO ora San Pio nel suo libro “ Alle Soglie del Paradiso”).
Ma sappiamo che ci sono i falsi dottori che servono tanto e che invece di consolarti e darti speranza (vedi Alice e Giulia) ti dicono che devi farlo per fede. Che la fede ci salverà è pur giusto che ci crediamo almeno per quel poco che riusciamo a comprendere, ma dobbiamo star ben attenti di non essere agnelli che si lasciano sacrificare senza saper il motivo. Siamo Figli di Dio o animali?
Io non ho voglia di continuare se no! mi tocca non prendere nuovamente la comunione, ma ti lascio i compiti per casa:
“ Il velo del tempio si squarciò in due, dall'alto in basso”. Cos’è il velo al secondo livello? (un aiutino = lo sanno anche i bambine, soprattutto le bambine).
“Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio (tre ore di buio). Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito". Detto questo spirò.
Qui c’è molto del secondo livello ma come al solito i dottori si fermano e non capiscono come l’Iddio incarnato consegni lo Spirito (Dio stesso) al Padre ( a se stesso).
Tu mi parlerai della Trinità ma dimentichi che il corpo non è stato lasciato per sempre.
Tre ore? Tre giorni? Tre anni? Tre secoli? Tre millenni? Quando si unirà il TUTTO?
Invece tu mi dici che le vesti di Gesù sono insignificanti e dimentichi che solo al toccarle ci si salvava. Solo a toccargli la frangia, un filo!
Forse mi hai dato spunto per spiegarlo meglio. Il corpo cioè il Verbo, la Tunica è andata via, mentre l’altra carne della stessa carne è rimasta nelle vesti e nelle Parole di Vita Eterna e perché no! ... nelle chiese di Cristo che non sono quattro.
Stai attento però a dire che il corpo di Gesù era morto perché quel corpo non l’abbiamo trovato ancora (anche se al Telegiornale hanno detto proprio nel giorno che hai scritto che hanno trovato i resti di uno figlio di Giuseppe e Maria e fratello a Giacomo, Giuda e a tutti noi perché non potranno leggere fino infondo con il rischio di trovare il proprio nome.
Io la mia casa l’ho costruita con le certezze, andando contro corrente e tutto il resto mi è stato spiegato. Siamo solo ipocriti e stupidi come animali che pensano ai miracoli fuori delle leggi del mondo solo perché non sappiamo vedere con tutte le leggi visibili ed invisibili.
Noi vogliamo credere più ad uno cieco che vede o ad uno storpio che cammina che al miracolo di perdonargli i peccati solo perché abbiamo vissuto prima di lui le sue imperfezioni che sono solo piccolezze di un Dio che si forma e che chiama figli chi è sempre stato nel Tutto che è Dio.
Ma tutto è scritto e Sant’Agostino l’ha ricevuta la spiegazione già tanto tempo fa, ma noi prendiamo solo quello che ci serve alla carne che rimane ancora in questa terra fatta di melma per non dire merda, perché merda siamo se ci riteniamo della stesso corpo di Cristo che viene espulso continuamente per essere concime ai Santi.
Ricordati anche che il corpo non venne neppure lavato e che gli aromi dovevano ungere il corpo in quell’aurora che comprenderemo solo nel terzo livello.
Come poi tu dici bene: “Ai suoi discepoli invece, Gesù, dopo risorto, si fa vedere vivo, in carne e ossa e gli lascia la Pace e lo Spirito Santo insieme al potere di rimettere i peccati, lascia quindi la cosa più importante: la sua vita spirituale”, temo però che sia apparso nudo? O no?.
Dai scherzo! Il tuo ardore e fame di giustizia sarà premiato perché tu sei puro di cuore e hai buon Volontà.
Dai rallegrati perché è già passata una settimana di Quaresima.
Non rileggo per non vedere le cose che ho scritto e chissà che qualche pietra in faccia me la meriti veramente.
Prisma
A questo punto Gesù, sapendo che tutto era compiuto, disse: "Ho sete". Giovanni 19,28.
Ma i presenti (i soldati?) cosa gli diedero da bere? l'aceto. L'aceto è vino inacidito.
Ma guarda un po', proprio Gesù che ha di quell'acqua miracolosa che toglie la sete da non avere più sete quando la bevi, proprio Lui ha sete. I soldati (?), quei soldati che si sono divisi le sue vesti in quattro parti, una per ognuno, gli danno da bere l'aceto, sono sempre loro?
Le quattro parti delle vesti raffigurerebbero i 4 vangeli? E la tunica il Verbo? Non so, sto elaborando. Spero che Lui mi squarci quel velo che ho davanti agli occhi. Ma allora perché gli danno l'aceto invece dell'acqua che toglie la sete?
Il velo del tempio squarciato ? Ci vedi un significato sessuale? Io ci vedo quella cortina fumogena che non ti fa vedere bene il significato dell'insegnamento di Gesù e che con la sua morte viene rimosso. Infatti Mosè vedeva come attraverso una velo. Con la distruzione del velo, ci possiamo vedere chiaro. Anche dalle mie parti il velo del tempio si è squarciato.
"noi sentivamo come un fuoco nel cuore, quando egli lungo la via ci parlava e ci spiegava la Bibbia" Luca 24,32
ANGELO
In Luca non si capisce chi si dividono le vesti, peraltro, tirandole a sorte.
Parla del popolo che rimaneva a vedere mentre i loro capi invece lo schernivano dicendo: "Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto".
Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell'aceto, e dicevano: "Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso". C'era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei.
Fin qui non ci sono dubbi ma sembrerebbe più una narrazione di qualcuno che abbia solo sentito i fatti come andarono, non per niente è Luca.
Continuando con Luca, egli dice che il velo del tempio si squarciò nel mezzo. (Luca 23, 33-45)
Come una perforazione? Mi fai ricordare come commentai ad un post di un altro Pietro e che qui lascio i riferimenti (http://aquilasenzanido.splinder.com/?from=6 nel commento al n. 2, ore 11:36 del 18 gennaio 2007 - un giovedì -, nel post “Il Velo” di mercoledì, 17 gennaio 2007, di quel blog amico a Ioannes).
Senti caro Prisma, non puoi prendere un passo del Vangelo senza confrontarlo con altri che cercano di spiegare lo stesso evento e se non c’è chi sa dividere il pane e distribuirtelo LUI stesso per quanto possiamo comprendere, mi vien difficile farti capire cose che io ora leggo con te. Dovrei chiederti grazie per l’aiuto che mi dai a comprendere cose che io mi sono solo limitato a conoscere per quello che mi ha detto direttamente.
Tu stesso giustamente hai dubbi se sono stati i soldati e se c’erano anche soldati del Tempio ma io vedo cose contrastanti tra i Vangeli e solo facendo ordine si riesce a capire cosa ci vogliono dire nel rispetto dei livelli. Il primo è nello sfuggire come tutti, il secondo e di rimanere a vedere con il pericolo di essere riconosciuti e il terzo di accompagnare Gesù nello stesso cammino.
Non ti sembra che hai dimenticato, a proposito delle vesti, anche il mantello scarlatto e la corona di spine (Matteo 27, 28)? Sono cose indegne? Di altri? Dei soldati? Potessi averli io addosso, chissà sporchi di chi mi ha preceduto nella stessa morte che ha come colpa il sol fatto di aver difeso la verità. E non mi riferisco al Signore ma all’ultimo che mi lascia il posto e le sue vesti sporche e non mi riferisco alla Verità su questo mondo ma alla semplice verità in ognuno di noi.
Ma come vedi sembrerebbe Matteo (27, 31)? a farci capire nei suoi minuziosi particolare come accaddero i fatti:
“ Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.
Matteo (27, 33-38) Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio, gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. E sedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: "Questi è Gesù, il re dei Giudei".
Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
Come vedi, sembrerebbe che Matteo conosca bene certi momenti e non altri che qualcun altro ha raccontato. Sembrerebbe che i suoi discepoli si siano messi lungo il cammino stando ben attenti a non seguirlo per …… (qui ci sono le interpretazioni dei tre livelli). Solo chi è in grado di entrare nel terzo livello può seguire Gesù in tutto il suo calvario, provando tanto dolore da non vedere la differenza – vedi Padre Pio).
Oltre i soldati c’erano i passanti (sempre in Matteo 27, 39), i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani che lo schernivano (41). E addirittura i ladroni crocifissi con lui lo oltraggiavano allo stesso modo (44). Non so perché mi vien in mente la parabola del seminatore (Matteo 13, Marco 4 e Luca 8), forse come ci sono sette livelli celesti ci sono altrettanti sette livelli terreni.
Ritornando all’aceto non sappiamo che uno dei presenti, al sentir erroneamente chiamare Elia prese una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. Gli altri dicevano: "Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!". E Gesù, emesso un alto grido, spirò.
Mi sembra di vedere anche il nostro battibeccare che continuiamo a darci passi di scritture come vino salvifico, pur acidito, ma che possa farci notare in noi una specie di trasfigurazione. Ma io ti dico che non è il momento. Quell’atto serviva a cercare di aiutare Gesù a parlare per vedere cose grandi. Uno sbaglio di presunzione, di debolezza da voler credere subito e concretamente.
E poi segue Matteo con quello che ho già riportato nel commento precedente a riguardo l’apertura dei sepolcri, lo squarciamento del velo che non è l’imene anche se potrebbe anche intendersi come concepimento della Sposa di Dio. Ma dovremmo rimandare questo svelamento ad un altro tempo.
Poi c’è il centurione che nel primo livello potrebbe aver avuto la sorte dalla sua parte a proposito del Verbo o della tunica, insieme a chi stava con lui e che dissero: "Davvero costui era Figlio di Dio!".
Come vedi ad ognuno quello che ha bisogno ma stando ben attenti a cercare di non sbagliare dando da bere a Gesù per farlo ancora parlare.
Gesù ha sete ma si disseta solo quando vuole sapere qualcosa di noi dette direttamente dalle nostre labbra.
L’amore si disseta delle nostre confessioni delle nostre richieste di aiuto che dicono che non possiamo stare senza di LUI, il nostro sposo.
Come vedi non si riesce a capire se gli altri crocifissi lo oltraggiavano compreso il buon ladrone.
Il tempo è lungo e corto e quei tre giorni o tre ore possono essere anche tre anni, tre secoli, tre millenni.
Poi è significativo leggere Giovanni che dimostra che era sotto la croce perché racconta questo evento sensazionale che porta tutti sotto la croce:
e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo. Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: "Gesù il Nazareno, il re dei Giudei". Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città; era scritta in ebraico, in latino e in greco. I sommi sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: "Non scrivere: il re dei Giudei, ma che egli ha detto: Io sono il re dei Giudei". Rispose Pilato: "Ciò che ho scritto, ho scritto".
(Giovanni 19, 19)
Perciò caro Prisma, quello che è scritto è scritto sta a noi trovare perché è arrivato così e se crediamo che tutto è perfetto e giusto dobbiamo capire in noi cosa ci porta trovare soluzioni fuori di noi e non a togliere l’imperfezione che ci porta a non sentire CHI ci spiega tutto, solo per consolazione e speranza.
Buon Passaggio.
Perchè parli al passato? in ...
"...noi sentivamo come un fuoco nel cuore, quando egli lungo la via ci parlava e ci spiegava la Bibbia - Luca 24,32"
Io lo sento ancora e tu?
Prisma
> "Perchè parli al passato? in ...
"...noi sentivamo come un fuoco nel cuore, quando egli lungo la via ci parlava e ci spiegava la Bibbia - Luca 24,32"
Io lo sento ancora e tu? "
Parlo al passato perché il testo LDC-ABU a cui faccio riferimento traduce al passato. Certamente, certe rivelazioni, fanno sentire il fuoco nel cuore e ti fanno sorridere.
Comunque, come dici, bisogna purificarsi con l'amore per sentire Gesù che ti parla e ti spiega il tutto.
ANGELO
Altro che passato! Pietro il Signore è qui in questo sito e tu devi sentirlo perchè sta svelandoci le scritture. Nel commento precedente ho scritto questo:
Gesù ha sete ma si disseta solo quando vuole sapere qualcosa di noi dette direttamente dalle nostre labbra.
L’amore si disseta delle nostre confessioni delle nostre richieste di aiuto che dicono che non possiamo stare senza di LUI, il nostro sposo.
Io pensavo di avere esagerato perchè sembra qualcosa uscita solo da me, per amore ma di certo ha poca logica, quella logica che Odifreddi vuole sostenere che rientra nella grande logica che luomo non comprende, che lo scienziato non comprende.
Cosa hai capito di quello che ho detto? Di quello che ha detto LUI tramite me? In questo giorno particolare che corrisponde alle CENERI dell’anno scorso, che corrisponde al Santo di nome Albino!
Ricordi il primo raggio dell’aurora? L’annuncio del Regno e di una chiesa povera come voleva Papa Giovanni Paolo I°, il Primo!
Poi tu mi segui a ruota con il post su le cose blasfeme di Odifreddi che gli verranno perdonate, ma non quelle che penserà sul suo Spirito.
Si Gesù ha sete di quello che ho detto, del nostro Spirito che chiede di LUI.
E ti spiegherò quando ha fame come ebbe anche dopo la Sua resurrezione.
Pietro sono felice perché non è passato ma presente e tu sei con me in LUI per Tutti.
Prisma
Non dite che il Signore è su questo sito, altrimenti create una falsa speranza e illudete i lettori-visitatori. Il Signore non è qui, anche se voi sentite che possa essere qui.
Questo sito nasce per testimoniare l'amore di Dio e non per dire che il Signore è qui.
Questo sito nasce come ringraziamento al Signore per le cose che Lui ha fatto e per il suo amore verso di noi.
Gesù è presso il Padre per prepararci un posto insieme a Lui, ma Gesù è anche in mezzo a noi sempre, non soltanto qui, perché: "dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" Matteo 18,20.
ANGELO
"Ciò che ho scritto, ho scritto" (Giovanni 19, 22).
Attento a come si legge tutto nei vari livelli!
Non penso che tu abbia tanto non detto e non contraddetto.
In algebra quello che ho scritto è positivo o negativo? E quello che hai scritto tu?
Se tu sei riunito in web in Suo Nome, basta che uno per sbaglio lo apre e vedrai come LUI si illumina, ma molti sono ancora ciechi.
Spesso ho cercato di scrivere da solo pensando a LUI, ma non mi dettava nulla. Ecco perché ho bisogno di essere stimolato da almeno un altro per fare TRE.
Il senso del mondo è tutto uno stimolo, un primo stimolo di un parto che genera Angeli per il Cielo.
Forse è un buono stimolo per scrivere sul mio blog, ma non so perché voglio rimanere qui, per adesso.
angelo
arrogarsi del diritto di spiegare Dio è follia il vero dio è nelle nostre azioni e non in parole vacue e vanesie Lo spirito divino è il collegamento intuitivo del nostro legame con l'universo intero una danza universale che non esclude nessuno essere eruditi non significa capire Nella magia e meraviglia della vita ci sono tutte le risposte il vero maestro apriva e apre le porte della meraviglia e semplicità La falsità delle religioni ha condannato giganti del pensiero d'amore e trasformato dei "TRAVESTITI"in santi
ANGELO
Anche l'arROGANZA deve conVERTIRSI, come la SUPERbia e l'ORGOglio.
sPIEGARE vuol dire EREGGERLO, non lasciarlo PIEGATO!
... ho chiesto a Gesù perché gli angeli erano stati condannati subito dopo il peccato. Ho udito una voce: «Per la loro profonda conoscenza di Dio. Nessun uomo sulla terra, fosse pure un gran santo, ha una tale conoscenza di Dio, quale la possiede un angelo».
E l'ANGELO mi ha detto: "La TUnica senza cuciture è quella fatta di PELLE, che IND'OSSO adAMO edEVA per aver mangiato il FRUTTO della CONOSCENZA del BENE e del MALE, ma quel FRUTTO deve venir a.s.SIMILAto per diVENIRE FRUTTO della VITA eTERNA".