Il titolo di questo post l'ho preso dal libro di Vittorio Messori: "Scommessa sulla morte" edizioni SEI dove a pag. 140 il giornalista intitola così un paragrafo del suo libro.
Recentemente Il Papa e i vescovi, visto il degrado etico-politico ed economico dell'Italia, sono intervenuti sollecitando l'impegno dei cattolici italiani in politica, intendendo un impegno politico orientato alla promozione del bene comune. Io ci credo poco all'impegno in politica dei cattolici seppure orientato al bene comune, se prima non si definisce cosa è il "bene comune" e cosa si intende per "politica". La politica, secondo il dizionario Zanichelli, è la "scienza e l'arte di governare lo Stato". Ma cosa è lo Stato? Lo Stato, sempre secondo il dizionario Zanichelli, è una "Persona giuridica territoriale sovrana, costituita dall'organizzazione politica di un gruppo sociale stanziato stabilmente su di un territorio", dove per "persona giuridica" si intende: "organismo unitario costituito da un complesso di persone fisiche e di beni riconosciuto dallo Stato", quindi, lo Stato non è un popolo, ma una persona giuridica, un gruppo unitario di persone fisiche e di beni, organizzati politicamente come gruppo sociale confinato in un territorio. Impegnarsi in politica significa, quindi, impegnarsi soprattutto nello Stato e nel suo governo e non nella Chiesa.
Senti cosa scriveva profeticamente Vittorio Messori nel 1982, a pagina 141 del libro sopracitato, in riferimento alla politica che può dare qualcosa, non tutto: "Non si tratta di demonizzarla, anche se, a dire il vero, dietro tante nobili parole la sua essenza oggettiva e immodificabile è inquietante: il suo obiettivo, infatti, è la conquista e la conservazione del potere sugli uomini attraverso la forza. Per sua stessa natura nessuna politica può certo permettersi il lusso di far posto all'amore, all'umiltà, alla mitezza, alla sincerità, al perdono, all'ideale disinteressato e disarmato. ... Sbaglio? Sbaglia la storia intera quando conferma la cruda ma oggettiva sentenza del Machiavelli: 'Li stati non si governano con li paternostri' ? Vuoi andare alla ricerca di una politica 'diversa' dove non siano più necessari né 'volpe' né 'leone'? Fatti tuoi. ... credo ci sia un motivo se Giovanni Sartori, uno dei maggiori politologi viventi non si stanca di ripetere: 'Più studio i meccanismi sociologici e psicologici che guidano politica e politici e più ho paura'".
"Conquista del potere sugli uomini attraverso la forza" è l'obiettivo della politica secondo Vittorio Messori. In democrazia è la forza della maggioranza sulla minoranza. Il Cardinale Angelo Bagnasco, ministro della Chiesa cattolica parla addirittura di "massa critica" dei cristiani cattolici, dando implicitamente ragione a Vittorio Messori, infatti la massa è una grandezza fisica che fa parte della forza. Ad esempio la forza di gravità F è data da F=mg dove m è la massa di un corpo e g è l'accelerazione di gravità.
Sarebbe da leggere tutto quel paragrafo tratto dal libro "Scommessa sulla morte", anche perché Vittorio Messori riconosce un ruolo importante alla politica come servizio sociale e che non va demonizzata, ma va demitizzata "riconoscendone i limiti oggettivi e invalicabili".
Che cosa è invece la Chiesa? Restando al dizionario Zanichelli, la Chiesa è una "Comunità di cristiani appartenenti alla medesima confessione", dove per "confessione" si intende il credo o la fede.
Cattolico, sempre secondo lo Zanichelli, significa: "Universale, con riferimento alla Chiesa cristiana di Roma, in quanto aperta a ogni uomo.".
Chiediamoci: lo Stato è universale? Lo Stato è aperto ad ogni uomo? NO! Uno Stato è confinato in un ben determinato territorio e non è universale e nemmeno aperto ad ogni uomo, altrimenti non ci sarebbero i clandestini e il reato di clandestinità.
Il cattolico appartiene alla Chiesa cattolica e il suo impegno dovrebbe essere universale, missionario e apostolico, tutto al servizio della Chiesa cattolica e del suo tessuto sociale che non conosce confini e non tanto nello Stato che con la Chiesa di Gesù ha poco o niente a che vedere essendo lo Stato confinato in un territorio limitato e circoscritto.
La missione della Chiesa cattolica è la salvezza dell'uomo, perché fuori della Chiesa non c'è salvezza (punto 171 C.C.C.C.).
Ma possiamo parlare di impegno missionario del cattolico in politica, cioè nello Stato, fuori dalla Chiesa? Sì, possiamo parlare di impegno missionario del cattolico in politica se tale impegno fosse finalizzato alla salvezza dello Stato visto che non c'è salvezza fuori dalla Chiesa, tanto meno nello Stato. Ma non avrebbe senso. Che senso avrebbe salvare una persona giuridica? Sono le persone fisiche non quelle giuridiche che vanno salvate.
Allora che senso ha l'impegno politico del cattolico in un organismo che fa della ragion di Stato una esigenza superiore a cui si sacrifica ogni altra considerazione, anche di natura etica? Secondo me non ha alcun senso, né missionario, né apostolico. L'unico vero senso dell'impegno politico come ci ricorda Vittorio Messori è la conquista del potere per governare lo Stato, un senso che di cristiano ha ben poco. Tuttavia se è vero quanto afferma il Catechismo della Chiesa cattolica che fuori dalla Chiesa non c'è salvezza, allora non c'è speranza nemmeno per lo Stato che prima o poi è destinato a collassare su se stesso per conto suo. Quindi non si pone neanche il problema missionario di doverlo salvare, perché è destinato alla perdizione di per sé.
Per il resto penso che ogni uomo debba essere libero di fare le scelte che ritiene migliori per sé e per gli altri. Il cattolico che ritiene di impegnarsi in politica lo faccia pure a suo rischio e pericolo, ma si assuma le proprie responsabilità dei danni che combina, tenendo presente che è solo nella Chiesa con lo Spirito Santo che la anima il luogo dove poter impegnarsi al servizio della comunità e del bene comune, gerarchia permettendo. Ed è sempre la Chiesa a dover attirare a sé tutti i popoli per essere un corpo solo, una cosa sola, non il contrario: non è lo Stato che deve attirare a sé la Chiesa cattolica. Il cattolico in politica, dal mio punto di vista, è una contraddizione, come afferma Gesù stesso: non si possono servire due padroni, non si può servire lo Stato-mammona e la Chiesa di Dio.
ANGELO
BELLISSIMO POSTo!
Altro che le mie pro-vocazioni.
Questa VERITA' è proprio SBATTUTA nei denti di chi non ha COMPRESO la VIA della Salvezza ... come la nascita diun BIMBO che alla SUA ORA deve far i conti con la SUA PAURA di voler rimanere dove si sente più al sicuro, anche se è tutto BUIO.
Le acque si sono rotte ed io tremo perchè sento il venir attratto da quel risucchio che vuole tirarmi fuori da questo posto che conosco, anche se non so perchè.
Mio fratello è dietro di me!
Sarò io a morire per primo nonostante LUI erà prima di me?
Lo prenderò per mano? ... o mi sacriFICHErò io al suo posto?
In VERITA' SARO' IO A VEDERE per PRIMA oltre quel risucchio e deciderò se prenderlo o lasciarlo.
Lui mi guarda e cerca di trovare la SPERANZA nel mio sguardo. Ma per fortuna è BUIO e posso mimetizzare la mai LUCE che si inumidisce ...nel perdere le ACQUE di chi sento soffrire con NOI.
La VEDRO'?
Come SARA?
... prima di MORIRE?
Giovanni Tartara
Angelo, ora sì che sento un po' chi sei tu.
Congratulazioni.
Giovanni Tartara
"Il cattolico in politica, dal mio punto di vista, è una contraddizione, come afferma Gesù stesso"
Innanzitutto, non puoi prendere a testimonio Gesù Cristo per dire che il cattolico in politica è una contraddizione, perché invece Gesù Cristo disse date a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio. E del centurione che gli raccomandava il suo servo malato disse: non ho mai visto in Israele una fede simile, e non si è nemmeno sognato di rimproverarlo perché era un centurione.
Io riconosco che l'impegno in politica attiva di un cristiano è una cosa molto difficile, in una società come quella attuale, ma è necessario che chi si sente di affrontare il rischio lo faccia, altrimenti lasciamo davvero il governo nelle mani di mammona e degli assetati di potere.
Quello che dice Messori è una posizione di retroguardia, perché in una vera democrazia il Governo non ha come compito principale il mantenimento del potere, ma il servizio al popolo, al bene comune, alla giustizia che è assicurare a tutti un'esistenza decorosa tramite il lavoro. Il primo articolo della Costituzione italiana, che tutti hanno dimenticato, mette al centro della Repubblica italiana il lavoro.
Il compito dei cristiani può essere soprattutto quello di promuovere con l'esempio questa funzione della politica, invertendo la deriva che porta chi governa a comportarsi come dice Messori e come diceva Machiavelli, posizioni, come ripeto, di retroguardia.
Parlo ovviamente dei cristiani laici nel senso che non fanno parte del Clero, il quale ultimo sì deve tenersi fuori dalla politica attiva perché il suo compito è un altro.
Prisma
Giovanni, il discorso di Vittorio Messori sulla politica si inserisce in un contesto più ampio per sottolineare che la politica, a differenza della Chiesa, non ha le risposte alle questioni più impellenti che l'uomo si pone sulla vita e sulla morte.
Prisma
Angelo, Cesare-O.
:-DDD
ANGELO
@Giovanni:
Le tue congratulazioni mi turbano, alla LUCE delle Scritture di OGGI e del VANGELO di SEMPRE.
Non hai seguito le OMELIE dettate dalla MADRE CHIESA nella DOMENICA 16 8bre ultimo venturo?
Se vi imbrattate del salario di Cesare dovete dare conto a Cesare;
se vi sporcate del salario di Satana dovete dare conto a Satana;
se vi insudiciate del salario di Dio dovete dare conto a DIO;
SE VI DETURPATE del salario del PADRE dovete dare conto al PADRE.
Se il Figlio si scandalizzerà di SUO PADRE, ... per AMORE il PADRE si scandalizzerà di LUI e lo lascerà andare.
NON E' facile! Ma vi siete dimenticati come VINCEVANO i primi Cristiani?
A che serve la politica governata da DEMONI se poi i sudditi sono tutti ANGELI?
O preferite il contrario?
Chi ha governato l'EREDE del TUTTO?
La VERITA' che E' ARRIVATO uno più forte di GIOVANNI e di CHI Giovanni dubitò guardano fuori e non DENTRO di se.
Governate l'ANIMA se ci riuscite, soprattutto se è COLMA di SPIRITO.
Il RESTO viene da se.
Secondo Matteo (12,43-54) e Luca (11,24-26).
Giovanni Tartara
"Se vi imbrattate del salario di Cesare dovete dare conto a Cesare;"
Angelo, scendi dal pero: tu come ti guadagni il pane?
Aspetti forse che scenda la manna dal cielo per mangiare?
Dio non manda più la manna dal cielo, perché qui non siamo in un deserto, dobbiamo rimboccarci le maniche e sporcarci le mani, chinare la schiena e piantare i semi nel terreno dopo averlo vangato, e quindi irrigare, se non piove, e poi, darci da fare per vendere il raccolto.
Chi ha orecchi per intendere, intenda.
alice
La passione politica e' bella come tutte le passioni! Beato chi ce l'ha! Ora si fa politica come si farebbe un lavoro. Bisogna tornare alle origini. Un Cristiano pieno di amore di Cristo automaticamente migliora il mondo attorno a lui, e se ha passione politica migliorera' automaticamente qualsiasi partito in cui militi.
Prisma
alice, anche tu implicitamente dai ragione a Vittorio Messori quando dice che il fine della politica è la conquista e il mantenimento del potere sugli uomini con la forza.
Il verbo "militare" significa prestare servizio militare, ma viene spesso anche usato in senso figurativo per significare: "appartenere o aderire attivamente", per cui si dice: "militare in un partito" come anche "militare in un movimento o associazione". Il verbo "militare" richiama alla mente le forze armate, dove l'uso della forza è la caratteristica saliente che le contraddistingue nei conflitti armati.
Esatto, la passione politica è bella come tutte le altre. Essendo la politica una passione, a mio avviso dannosa, sarebbe bene inaugurare un nuovo capitolo di sensibilizzazione sociale dove la castità e la continenza è da intendersi in senso politico e non più in senso sessuale.
Per cui io suggerisco ai cristiani cattolici: fate l'amore e non la politica origine della guerra, siate casti e continenti in senso politico, astenetevi dalla passione politica e convertitevi al Vangelo.
ANGELO
HO GIURATO BEN DUE VOLTE, nelle varie circostanze della MIA VITA.
SEMPRE SUL POPOLO e sullo Stato, nel quale è riunito, in un SOLO SPIRITO costituzionale, ma mai SU un partito.
Sono sempre dalla parte della minoranza perchè la democrazia è una brutta bestia e da' la forza a chi è in numero maggiore.
A quale FINE?
SONO PRONTO A TRADIRE, come tradirei il CIELO se avessi la conferma che è governato da un Dio LALVAGIO.
Cercate sempre la VERITA' e mai la LIBERTA' ... perchè nessuno è LIBERO, nemmeno DIO.
Possiamo SOLO SCEGLIERE con CHI STARE.
Il vero tradimento è verso la VITA che è UNA SOLA nella quale comprende TUTTI i viventi, passati, futuri ... TUTTI PRESENTI.
TRADIRE e il FARE ... c'è di mezzo il MALE.
Giovanni Tartara
Ciao, Prisma.
"Allora che senso ha l'impegno politico del cattolico"
Giacomo 2,20-26:
20 Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza valore?
21 Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull'altare?
22 Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta - 23 e si compì la Scrittura che dice: E Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato a giustizia, e fu chiamato amico di Dio.
24 Vedete che l'uomo viene giustificato in base alle opere e non soltanto in base alla fede.
25 Così anche Raab, la meretrice, non venne forse giustificata in base alle opere per aver dato ospitalità agli esploratori e averli rimandati per altra via?
26 Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.
Raab non ha forse compiuto un atto politico?
Forse pensi anche tu che i cattolici si debbano chiudere in sacrestia o al massimo fare qualche opera di carità che dà alla gente un pesce, mentre non è meglio dare alla gente una canna da pesca?
Generalmente per dare una canna da pesca alla gente è necessario compiere atti politici, intendendo la politica nel vero significato originario della parola, di servizio alla polis; forse sai che ministro significa servitore.
Chi è in politica deve servire il popolo, non come ora che per bene che vada quasi tutti servono il bene di una corporazione e non di tutto il popolo, a partire dai più deboli. E se questo non lo fanno i cristiani,dandosi da fare, dando il buon esempio, chi lo può fare? Rispondi a questa domanda.
Se hai paura di sporcarti le mani, ricorda che sono più sporche le mani di chi non fa nulla, anche se sembrano più pulite. Pensaci bene.
Prisma
Giovanni, fai bene a tirare in ballo le opere. Prova a sostituire la parola "politica" alla parola "opere" nel discorso di Giacomo che hai riportato.
Si possono fare tante opere anche senza bisogno di fare politica e si può servire il popolo anche senza stare in politica, risparmiando sui costi ingenti che la politica comporta. La politica è l'arte e la scienza di governare lo Stato. La politica può arrivare a vietare o permettere certe opere rispetto ad altre a seconda di quelli che sono gli interessi dello Stato o gli interessi del più forte che è maggioranza e che esercita la sua forza o volontà sulla minoranza attraverso la legge esercitando il potere esecutivo.
Quello di Raab è un atto politico? Certamente è un'opera, non credo si possa definire atto politico una opera di misericordia, come sono opere di misericordia anche tanti atti di Gesù, come guarire la gente in giorno di sabato.
Ricordo che Gesù non intende fare politica come la intendi tu. Infatti quando il popolo lo voleva fare re affinché esercitasse un potere politico tipico di un re, cosa fa Gesù? Scappa via ritirandosi sui monti tutto solo, invece di acchiappare l'occasione al volo. Perché non si è fatto eleggere re? Avrebbe potuto servire il popolo e abrogare la legge del sabato per compiere guarigioni senza essere accusato di violare la legge. Ma non l'ha fatto, perché? Perché non è possibile servire un popolo diviso.
Non confondere l'opera con la politica, perché la politica definisce una serie di regole o leggi nei diversi ambiti sociali di uno Stato e da applicare attraverso il potere esecutivo; mentre le opere sono attività con una loro finalità che può esulare dalle regole di uno Stato e dalla sua politica.
Io come cristiano credo in Gesù e nella sua Chiesa, non credo nello Stato e nella politica che lo governa. Ciò non significa che non compia opere, perché questo sito web, ad esempio, è un'opera, certamente personale, ma pur sempre un'opera.
Tu dici che chi è in politica deve servire il popolo. La realtà è che il servo deve servire il suo padrone che dovrebbe essere il popolo, se questo fosse unito in una cosa sola. Tuttavia, tra il popolo di uno Stato, come anche in ogni famiglia e tra più Stati, non tutti la pensano allo stesso modo e c'è chi la vuole bianca e chi la vuole nera, ci sono giustamente delle divisioni. Come fa il politico a servire chi la vuole bianca e chi la vuole nera? Non può, perché non si possono servire due o più padroni. E allora che servo politico fedele sarebbe? Sarebbe solo un politico ipocrita.
Differente il caso della Chiesa cattolica, popolo di Dio, invitato giustamente da Gesù a farsi Uno, una cosa sola. Solo se il popolo di Dio è unito e universale, il suo servo che è Gesù-Dio, lo può servire.
Giovanni Tartara
Ciao, Prisma.
"Ricordo che Gesù non intende fare politica come la intendi tu"
E invece sì, nel senso che dico io.
Quando guariva il sabato contravvenendo alla regola farisaica, cosa faceva se non un atto politico nel senso che dico io?
Quando sottrasse l'adultera dalla lapidazione, cosa fece se non un atto politico nel senso che dico io?
E così via: non dimenticare che nel mondo ebraico di allora, il potere religioso e quello politico era tutt'uno.
Ed ora, che siamo in uno stato laico, i cristiani devono agire nella politica per impedire nei limiti del fattibile che vengano fatte leggi che infrangono la morale cristiana, e perché vengano fatte leggi che difendano i più deboli.
Mentre i sacerdoti devono dedicarsi completamente all'evangelizzazione, spogliandosi di qualsiasi tipo di potere temporale,pur denunciando ciò che nel mondo non va bene.
ANGELO
La Lettera ai Romani di Paolo dice tutt'altro, esaltando la Fede, ma siccome nelle scritture SEMBRA che ci siano contraddizioni, ma solo superficialmente, cerco di far CAPIRE che l'OPERA salvifica è SOLO in NOI.
A che serve salvare il mondo? ...se poi mon salviamo la nostra anima? Come anche le provocazioni di chi si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato. Non è succsso anche all'uomo Gesù, sia in opera umana, venendo uccis, che in quella SPIRITUALE? Ma poi non è la NOSTRA fede che si salva? Non lo diceva anche Gesù a parole mentre OPERAVA il SUO SPIRITO in noi?
I poveri li avrete sempre con voi, come gli scandali, che accadranno sempre, ma GUAI a chi impoverisce il prossimo ed è causa di uno scandalo. Eppure noi ci scandalizziamo di chi non venne a salvare il Mondo come noi pensiamo di fare, ma in OGNUNO di noi.
Ma quando il Figlio dell'UOMO tornerà sulla terra ... troverà la FEDE?
Poveri NOI, che discutiamo ancora, come se tutto è nelle nostre mani. RICONOSCETEVI PECCATORI e vergognatevi di essere SERVI INUTILI.
In poche PAROLE Gesù UOMO h asalvato se stesso e chi lo seguiva in quella VITA che ci ha tracciato.
UMILTA' E' VERITA'. Chi pensa di voler andare nel CAMPO a lavorare ... CI VADA, perchè potrebbe già trovare il fratello che non voleva andare ma poi ando'.
Pace e bene.
ANGELO
POI se l'opera di Abramo è il voler sacrificare ISACCO ... siamo messi veramente male.
L'opera di ABRAMO fu quella di riconfermare la sua ribelione alle credenze del tempo che sentivano gli idoli di pietra. Ma Abramo stava ricadendo per delusione da parte di Isacco, che però premiò la GRAZIA del Padre. Ma senza lo Spirito Santo ... CHI vi svelerà come sono veramente andati i FATTI? ... le OPERE?
Senza di LUI non potete fare nulla.
Giovanni Tartara
"l'OPERA salvifica è SOLO in NOI."
Io preciserei meglio: l'opera salvifica è INNANZITUTTO in noi.
Non possiamo portare Cristo al mondo se Cristo non è in noi.
Le opere sono il frutto della Fede, ma se la Fede nel Cristo non è in noi, come possiamo portare la Fede al mondo?
ANGELO
Tu pensi che "un morto" peccatore non possa salvarsi?
Cosa sai dirmi delle preghiere dei VIVENTI?
E sulla GRAZIA?
Giudichi male chi vive come un eremita?
Chi in una prigione?
Avevo scritto un commento precedente ma è andato perso.
CHISSA' perchè.
Non riesco a scriverlo come l'ho scritto prima ... svelandolo meglio.
PERDONAMI
http://www.youtube.com/watch?v=9oF2yDSg-Sc&feature=related
Giovanni Tartara
Ciao, Angelo.
"Giudichi male chi vive come un eremita?"
Ottima domanda.
Comprendo chi fa una vita da eremita per un certo periodo della vita per riflettere su se stesso.
Chi fa una vita da eremita per tutta la vita non lo comprendo, ma non giudico, perché il giudicare spetta a Dio.
"Chi in una prigione?"
Innanzitutto chi vive in una prigione non lo fa per una propria scelta, ma perché costretto.
Ma chi vive in una prigione non fa una vita da eremita, bene o male ha rapporti quotidiani con altre persone, che siano detenuti come lui, o che siano guardie carcerarie, quindi ha modo di testimoniare anche lì le proprie idee, giuste o sbagliate che siano.
ANGELO
BEL COMMENTO!
Da meditare TUTTO ... fino i fondo.
CONOSCI chi si sente in prigione anche se non lo è per gli altri?
CHI si sente SOLO anche se è circondato da tanta gente?
Ti auguro di fare amicizia con il TUO CARCERIERE.
Tu ti senti in GRAZIA di Dio?
E CHI sorregi?
CREDI nella FORZA della PREGHIERA?
E nella GRAZIA?
Giovanni Tartara
Ciao, Angelo
"Tu ti senti in GRAZIA di Dio?"
E tu?
A volte il nostro orgoglio ci impedisce di perdonare veramente noi stessi, e questo, se non c'è Fede, può portare alla disperazione.
Io mi sforzo di abbandonarmi al giudizio misericordioso di Dio.
Io mi affido a Dio perché vinca le mie resistenze che qualche volta non mi permettono di dire, senza la benché microscopica riserva: sia fatta la tua Volontà: per farlo devo far forza su me stesso, come Gesù fece nell'orto degli ulivi.
Ecco, per me, cosa significa essere in Grazia di Dio.
Ricorda: nessuno di noi è perfetto, ognuno deve fare un percorso graduale verso Dio, mettendo a frutto i suoi talenti, come il popolo di Israele.
Rendendosi conto che non potrà mai raggiungere Dio: Dio è l'asintoto cui dobbiamo tendere, con la coscienza che ci potremo avvicinare a Lui, ma mai raggiungerlo.
ANGELO
E come si può ricevere la GRAZIA?
Allora cos'è la FEDE?
La GRAZIA, poi, non è TUTTA.
La GRAZIA E' INFINITA.
Altro non E' come la MANNA nel deserto.
La GRAZIA, non so come SVELARTELA, è COME il sentirsi RICOLMI ma poi, subito dopo, ancora assetati e affamati, non di LEI ma dello SPIRITO SANTO che LEI ci dona.
RENDIAMO GRAZIE ... SEMPRE!
Perchè GRATUITAMENTE abbiamo ricevuto e anche se abbiamo fatto qualche sacrificio, LEI ce lo RENDE necessario, quasi non più come SACRIFICO, ma GIOIA della conquista.
DIO non ri ragiunge nonostante LUI si abbassa per farsi raffiungere, e subito dopo si allontana ... per farsi seguire.
Lo SPOSO e SOLO della SPOSA e IN SUO FIGLIO.
Io mi sento solo in un cammino di GRAZIA e aspetto la PROVA quotidiana, ma poi mi accorgo che è sempre LUI a portare la CROCE. Io devo solo partecipare nella SUA GIOIA, la mia gioia.
Perchè mi saluti ogni volta che mi parli?
Ti piace scandire il tempo?
Giovanni Tartara
Ciao, Angelo.
"Perchè mi saluti ogni volta che mi parli?"
Perché ogni volta è come se tu ritornassi dopo essertene andato.
E perché sei una persona, vera anche se apparentemente virtuale, e non una cosa.
ANGELO
Caro Giovanni, su FB è tutto un saluto.
Luca 10,4
Io dico PACE a questa CASA e lego "Meditazione o commento".
Io preferisco più un po' di pane che del semplice saluto.
Io quello che ho cerco di condividerlo.
Giovanni Tartara
ok, non ti saluterò più ogni volta: lo facevo perché su internet si usa...
Quale pane intendi? Io non ti posso dare, nei limiti delle mie modeste possibilità, che un pane razionale e/o spirituale, ed eventualmente riceverlo... anche volendo, il pane materiale non viaggia su internet...
ANGELO
LEGGERTI per me è più di un saluto, come un sorriso, uno sguardo ... e anche un rimprovero.
A Dio non siamo in-differenti, ma lo siamo per ogni granello di SAPIENZA che sappiamo donare al nostro prossimo, affinchè anche LUI abbia la certezza dell'esistenza di SUO FIGLIO, vero volto del PADRE.
Esiste la cultura che viaggia anche sul web, come la VERITA'. Tutto poi è diviso in REALE e virtuale, ma TUTTO E' VERO.
Potrei indicarti dove trovare un pezzo di pane MATERIALE, ma io preferisco indicarti quello SPIRITUALE e cercare di porgertelo direttamente con le mie mani, digitando e impastandolo ... solo per te e chi vuole assaggiare e condividerlo.
ANGELO
Amate la giustizia, voi giudici della terra,
pensate al Signore con bontà d’animo
e cercatelo con cuore semplice.
Egli infatti si fa trovare da quelli che non lo mettono alla prova,
e si manifesta a quelli che non diffidano di lui.
I ragionamenti distorti separano da Dio;
ma la potenza, messa alla prova, spiazza gli stolti.
La sapienza non entra in un’anima che compie il male
né abita in un corpo oppresso dal peccato.
Il santo spirito, che ammaestra, fugge ogni inganno,
si tiene lontano dai discorsi insensati
e viene scacciato al sopraggiungere dell’ingiustizia.
La sapienza è uno spirito che ama l’uomo,
e tuttavia non lascia impunito il bestemmiatore per i suoi discorsi,
perché Dio è testimone dei suoi sentimenti,
conosce bene i suoi pensieri
e ascolta ogni sua parola.
Lo spirito del Signore riempie la terra
e, tenendo insieme ogni cosa, ne conosce la voce.