Voglio aprire una riflessione su alcuni passi del Vangelo nei quali Gesù invita a vendere i propri beni per darli ai poveri. Vediamoli.
Italiano: Falce e Martello: simbolo del Comunismo che rappresenta l'unione dei lavoratori delle campagne (Falce) e delle città (Martello). (Photo credit: Wikipedia)
Matteo 19,21
Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi».
Marco 10,21
Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi».
Luca 18,22
Udito ciò, Gesù gli disse: «Una cosa ancora ti manca: vendi tutto quello che hai, distribuiscilo ai poveri e avrai un tesoro nei cieli; poi vieni e seguimi».
Ho già spiegato in un precedente articolo che, dal mio punto di vista, il vendere tutto per distribuire il ricavato ai poveri, in questo mondo, in una economia di mercato basata sulla legittimazione della Proprietà Privata, non ha alcun senso ed è una politica fallimentare, come lo è stata l'ideologia comunista che espropriava senza delegittimare la Proprietà che restava saldamente nelle mani dello Stato.Italiano: Falce e Martello: simbolo del Comunismo che rappresenta l'unione dei lavoratori delle campagne (Falce) e delle città (Martello). (Photo credit: Wikipedia)
Mauro Biglino, famoso studioso e traduttore di testi biblici, ha fatto interessanti commenti e osservazioni reperibili online su YouTube su questi passi evangelici, dicendo che se i preti, nelle loro omelie in chiesa, invitassero i fedeli a fare come dice Gesù in quei versetti, perderebbero tutti i fedeli in pochi minuti. Mauro Biglino ha ragione, perché lui legge quello che c'è scritto nei testi biblici senza tante interpretazioni di comodo, per dare la possibilità ai veri cercatori di Dio di trovare il vero Dio liberandosi dall'idea di un dio falsamente costruito su testi che di Dio hanno poco a che vedere.
Il fatto è che quelle parole, messe in bocca a Gesù dagli evangelisti, sono coerenti con la logica liquida (di acqua) del mondo pagano e non con la logica di Gesù, perché Gesù nella sua logica liquida invita a seguire Giovanni Battista il quale invitava a condividere i beni (Lc.3,11) e non invitava a espropriarsi del necessario. Il "vendere", nella logica liquida del mondo pagano, presume la legittimazione della Proprietà Privata. Quando si legittima la Proprietà Privata, si legittima un padrone e si legittima un servo, perché non c'è un padrone senza un servo e non c'è un servo senza un padrone. Di conseguenza, con la legittimazione della Proprietà Privata si legittima la legge del più forte, la legge del padrone, si legittima la schiavitù e lo "sfruttamento" del servo da parte del padrone.
"Vendere" e "condividere" sono verbi dal significato profondamente diverso ed uno esclude l'altro, perché ciò che viene condiviso tra tutti non è possibile venderlo senza il consenso di tutti. Di conseguenza, se non è possibile vendere ciò che si condivide, vuol dire che non c'è più un proprietario, non c'è più un padrone e quindi non c'è più un servo, ma ci sono solo tanti amici (Gv.15,15) che tengono tutto in comune.
Quindi cosa ha probabilmente realmente detto Gesù al giovane ? Secondo me ha detto: "Udito ciò, Gesù gli disse: «Una cosa ancora ti manca: