Vangelo di Luca, capitolo 7:
Gesù disse:
[31] A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili?
[32] Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri:
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato;
vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!
[33] È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio.
[34] È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori.
[35] Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli".
Vangelo di Matteo. capitolo 11:
[16] Ma a chi paragonerò io questa generazione? Essa è simile a quei fanciulli seduti sulle piazze che si rivolgono agli altri compagni e dicono:
[17] Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.
[18] È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e hanno detto: Ha un demonio.
[19] È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere".
Gesù ci chiama ad essere suoi discepoli con la gioia e con il dolore e ci vede come bambini. Gesù suona il flauto della resurrezione per chiamarci e riempirci di gioia, affinché rispondiamo alla sua chiamata mettendoci a ballare al suono di quella musica, cioè partecipando alla sua festa di uomo risorto, perché la chiamata del Signore è una festa di gioia.
Ma Gesù ci chiama anche con un lamento di dolore: il lamento della croce, affinché in quel lamento noi possiamo riconoscere il suo amore nella nostra debolezza umana, andandogli incontro piangendo insieme a Lui che ci inonda della sua tenerezza, quella tenerezza che altro non è che il suo Spirito di vita.
ANGELO
E’ TEMPO DI SPIGOLARE! Il raccolto è iniziato da tempo ma la terra non ha più sale e pertanto questa Luce rimasta non può illuminare tanto di più il mondo.
Ma noi conosciamo il tronco verde che non si consuma mai ed anche il ramo, postosi di traverso per espandersi ancor di più. Ma noi tralci? …produciamo frutto?
Siccome il padrone di questa tavola ha messo il menù per ricordarci che il banchetto doveva essere questo, ma non tutti lo hanno capito, allora è giusto che in questo tempo ci si radunano le forze fino a piegarsi sulla terra, ormai secca, per cercare di prendere le ultime spighe.
In Giovanni (8, 12-30), la VIA ci porta ad aiutarci a comprendere la VERITA’ per assaporare ancor di più la Vera VITA, che nasce e si compie in noi stessi per opera di chi non ci vuole semplici creature ma frutto del Suo stesso albero … l’Albero della Vita.
Gesù luce del mondo! … allora Abramo sale della terra?
Un po’ di catechismo non fa male, catechismo per angeli del Cielo:
Gli dissero allora i farisei: "Tu dai testimonianza di te stesso; la tua testimonianza non è vera". Gesù rispose: "Anche se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza è vera, perché so da dove vengo e dove vado.
(questo, in ognuno di noi, deve essere la radice fino a credere vero anche lo sbaglio finché non frana! Confrontate sempre e cogliete il migliore fino a comprovarlo anche sugli altri. Non cercate di voler provare tutto perché in tempo è al termine e non sciupate quello che hanno provato i vostri padri per rendervi il cammino più sopportabile).
Voi invece non sapete da dove vengo o dove vado. Voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno. E anche se giudico, il mio giudizio è vero, perché non sono solo, ma io e il Padre che mi ha mandato. (qui dovremmo spezzare una lancia verso chi ci sembra superbo o arrogante ma vuole essere un po’ più vero e non peccare di falsità per essere umilmente irriconoscente verso chi ha fatto tutto – non mi dite che anche il peggiore dei peccatori non sia stato messo nel campo da chi fa tutto bene?).
Nella vostra Legge sta scritto che la testimonianza di due persone è vera: orbene, sono io che do testimonianza di me stesso, ma anche il Padre, che mi ha mandato, mi dà testimonianza". Gli dissero allora: "Dov'è tuo padre?". Rispose Gesù: "Voi non conoscete né me né il Padre; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio". Queste parole Gesù le pronunziò nel luogo del tesoro mentre insegnava nel tempio. E nessuno lo arrestò, perché non era ancora giunta la sua ora.
(in poche parole la dialettica di Gesù affascinava fino a sfiorare l’acerbità di quelle spighe che sembravano sempre verdi come gramigne – la propria ora giunge sia in chi ascolta e comprende che in chi è causa di questa verità – quando i farisei e gli scribi si sentirono attaccati nelle loro cose nascoste, ci fu un certo Giuseppe e Simone che capirono la provenienza di quel messaggio, a prescindere da quale bocca uscisse, peccatrice o non – altri invece cercarono di occultare quella bestemmia per loro ma non fecero bene i conti perché i loro stessi colli e macigni … li coprirono).
Di nuovo Gesù disse loro: "Io vado e voi mi cercherete, ma morirete nel vostro peccato. Dove vado io, voi non potete venire". Dicevano allora i Giudei: "Forse si ucciderà, dal momento che dice: Dove vado io, voi non potete venire?". E diceva loro: "Voi siete di quaggiù, io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Vi ho detto che morirete nei vostri peccati; se infatti non credete che io sono, morirete nei vostri peccati". (aahh! Santo colui che mi apre gli occhi e che mi fa camminare mettendomi le ali della Verità!, chiunque sia anche il peggior peccatore che mi disse: “guarda il tuo occhio il tuo ramoscello perché nessuno e senza peccato”, ed io lo ringraziai per la sua umiltà che voleva solo giustificare la fatica di restare in questo campo a cercare … senza trovare – aiutiamo a distinguere la spiga dalla gramigna … assaggiandone un chicco e conservare il resto o sputando il chicco amaro perché è già amaro e cocente il sole che sta per seccare tutto – le scritture molte volte traggono in inganno ma noi dobbiamo capire nell’amarezza qual è medicina e qual’è veleno, anche se quest’ultimo potrebbe essere dolce, ma noi mica siamo fatti solo di carne? Conoscete voi stessi? O dite che siamo fatti anche di Spirito senza sentire l’anima, questo contenitore-lume che serve per accogliere lo Sposo?).
Gli dissero allora: "Tu chi sei?". Gesù disse loro: "Proprio ciò che vi dico. Avrei molte cose da dire e da giudicare sul vostro conto; ma colui che mi ha mandato è veritiero, ed io dico al mondo le cose che ho udito da lui". Non capirono che egli parlava loro del Padre.
Disse allora Gesù: "Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite". A queste sue parole, molti credettero in lui.
(Cosa vuol dire “innalzare il Figlio dell’uomo?” … non siamo anche noi figli di uomini? – Caro Pietro, ricordi chi è il nostro avversario? … se non noi stessi in qualità di figli della falsità? …che per la Misericordia Divina non è altro che il guardarsi intorno e scegliere finalmente la Vera Via della Vita?)
Scrivo troppo? Non volete leggere con me il nocciolo del raccolto … inerente a questo piatto POST, che il padrone di casa ci offre?
ALBINO
Il visibile nasconde in sé l'invisibile, come l'udibile … l'inaudibile, il tangibile … l'intangibile
il pensabile … l'impensabile.
Il miracolo è sempre stato davanti ai miei occhi ed io pensavo di vedere invece ero cieco, di sentire ed invece ero sordo, di pensare … di amare ma fini a quanto la mia mente ed il mio cuore avrebbe potuto condurmi a LUI se poi un semplice atto di misericordia … semplicemente a parole a scomodato l’ANGELO di Dio. In un semplice giuramento che giuramento non era! Era la mia sola verità: quella di aver vissuto solo in quei momenti nei quali ho sentito di essere indispensabile per gli altri. Vedere o sentire Dio non mi importava più nulla ma percepirlo in quella raccolta, in quella custodia, in quella attenzione di essere vicino all’albero della Vita, la mia Vita … la mi afamiglia.
Giri di parole che si sforzano di raccontare quello che viene difficile raccontare.
In questi giorni una mamma con ancora due gemelli in tenera età lotta tra la vita e la morte. C'è chi pensa come fare a tamponare le spese di prenotazione di una vacanza ormai riempita; c’è chi pensa al danno delle derrate nel negozio chiuso; c’è chi dubita dell’impegno dei medici; c'è chi dice che se si risolve tutto bene si potrebbe organizzare un viaggio a S.Giovanni Rotondo per ringraziare Padre Pio (ormai San Pio); c’è chi spera in un miracolo … quale miracolo? … e se il miracolo è proprio quello che non vogliamo pensare?
Piccoli semini in una cesta rotta che perde per strada il raccolto pensando che doveva arrivare necessariamente integro a casa. Questo siamo noi. E la Casa qual è? Che senso tornare a casa da soli?
Vedere, sentire, annusare, toccare, gustare, pensare, respirare, nutrire ed ecc… certi di capire che c’è un appropriato organo per ognuno di questi sensi (ma non erano cinque?).
Sembra di impazzire nel constatare di iniziare a sentire con gli occhi; vedere con i polmoni; annusare con le mani; gustare con la mente; toccare con lo stomaco; pensare con il cuore; respirare con gli occhi, nutrirsi con le orecchie.
Ma anche vedere con le mani; sentire con il naso, annusare con gli occhi; toccare con la mente; gustare con il cuore; pensare con le orecchie; respirare con lo stomaco; nutrire con i polmoni.
E così via! Ma la lingua, il cuore … cosa centrano? … e tutto il resto.
Poi ci si riaccorge che il corpo copre un altro corpo eclissato dal primo. Un corpo Sacro che riesce a percepire più di quello che percepisce il primo corpo fatto di polvere.
Più si va avanti e più questo corpo è difficile raccontarlo. Lo si deve solo vivere … e mi accorgo che è la vera Vita. Tutto attorno è silenzio perchè lo si percepisce ancora con l’unione dei due corpi, non capendo se il silenzio viene percepito dal corpo di polvere o dal corpo in vita.
Mi stanco quando cerco di trasferirmi nel corpo che muore, che soffre e che si indebolisce.
Io vorrei rimanere ma non riesco perché è troppa l’attrazione, il benessere … la Pace, annunciata in quelle parole che non erano parole esterne. Parole interne che sentivo esterne, CHI sei TU che quel giorno ti riposasti nella mia Casa? Ritrovandomela e che molti chiamano come la chiamavo anch’io senza mai esserci entrato: L’ANIMA.
ANGELO
Il nocciolo del raccolto, banchetto o del tempo nel quale finisce il vino:
In Giovanni (8, 30-59) - Gesù e Abramo (LUCE e Sale).
Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi". Gli risposero: "Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?". Gesù rispose: "In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora lo schiavo non resta per sempre nella casa, ma il figlio vi resta sempre;
se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
(La casa dove abita il Figlio, il vero Padrone della Casa del Padre e che deve accogliere la Sposa)
So che siete discendenza di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova posto in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro!". Gli risposero: "Il nostro padre è Abramo". Rispose Gesù: "Se siete figli di Abramo, fate le opere di Abramo! Ora invece cercate di uccidere me, che vi ho detto la verità udita da Dio; questo, Abramo non l'ha fatto.
(Parole ermetiche e chiuse come il seme universale che esplose nel Big Bang – Ma io so che loro stessi non sapevano i veri fatti che vissero Abramo per Isacco, Giacobbe per il Popolo di Dio, fino a Mosè e tutto il libro scritto con amore e stando ben attenti a raccontare cose poco storiche adattandole alla storia – Grazie Pietro! Per quanto aiuto mi dai nel confrontare queste mie Verità che ho paura di divulgare perché sono troppo vere e troppo semplici … in quel “Abramo non l’ha fatto” – quel bestemmiare senza paura perché presente in quel momento – ma perché la Verità sta uscendo fuori dai malvagi e non dai sapienti? Perché questi ultimi tempi porteranno a distruggere tutto fino a disperdere il gregge se poi noi tutti abbiamo, chi più chi meno, vissuto la Verità di tutti i giorni, pensando di vedere, di sentire di “conoscere” – solo semplici creature in formazione e che la falsità in noi ci soffocherà e non basteranno gli Angeli a raccoglierci ma sentiremo la mano di chi sa dove trovarci – questo vi dico come speranza ma io so che gli Angeli non sono certi, è la mia compassione che mi porta a pensare questo ma io so che l’ultimo raccolto, l’ultima entrata nel tempio la esegue da solo … il SOLO. Poi la pianta seccata verrà tagliata … per ardere: Marco 11, 11).
Voi fate le opere del padre vostro". Gli risposero: "Noi non siamo nati da prostituzione (?!? Qui preferisco non divulgare quello che qualche blasfemo potrebbe usare a suo danno e, ahimé, a danno di altri) noi abbiamo un solo Padre, Dio!". Disse loro Gesù: "Se Dio fosse vostro Padre, certo mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato. (Non c’è Verità più semplice che non ha antitesi in chiunque non la riconosca nel profondo del senso, ma sono discorsi tanto semplici come lunghi da spiegare).
Perché non comprendete il mio linguaggio? Perché non potete dare ascolto alle mie parole, voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro (Scusami ma qui si arriva al terzo Cielo e non è giusto denigrare altri angeli che hanno raggiunto questo livello smascherando chi non esiste – ma guai a me dimostrarvelo).
Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità (che misericordia verso chi deve cambiare), perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio".
(da Dio non vuol dire che non sono usciti da Dio ma non siamo degni di ritornare a LUI, riconoscendolo per essere … ).
Gli risposero i Giudei: "Non diciamo con ragione noi che sei un Samaritano e hai un demonio?". Rispose Gesù: "Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate. Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca e giudica.
In verità, in verità vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte". Gli dissero i Giudei: "Ora sappiamo che hai un demonio. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: "Chi osserva la mia parola non conoscerà mai la morte". Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?".
(Bravi i Giudei! Ma qui la spiegazione non sono degno io di spiegarla perché lo fa Nostro Signore).
Rispose Gesù: "Se io glorificassi me stesso, la mia gloria non sarebbe nulla; chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: "E' nostro Dio!", e non lo conoscete. Io invece lo conosco. E se dicessi che non lo conosco, sarei come voi, un mentitore; ma lo conosco e osservo la sua parola.
Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegrò".
(Pietro! Stammi accanto perché solo tu mi conforti in questa tua ospitalità ed io sono pronto a spiegarti tutto, perché in Verità nasce da te che mi stimoli e mi consoli come nessun altro in questa terra).
Gli dissero allora i Giudei: "Non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abramo?". Rispose loro Gesù: "In verità, in verità vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono". Allora raccolsero pietre per scagliarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.
(Gesù si nascose! Guai a voi se sentite nascondersi la Verità che sta per uscire dal vostro tempio.
Tutto è chiaro ed eppure cosa di blasfemo ha detto il nostro Maestro? Perché è Maestro solo per chi riesce a comprenderlo, se non altro che Maestro possa essere se non siamo in grado di capirlo – sembra colpa di Gesù ma è solo nostra, ecco: - Noi tutti da dove deriviamo? Se una donna muore prima di partorire un nostro avo, potremmo noi nascere? Perciò noi siamo presenti già in quella vita ma qui viene il bello. Carnalmente non vediamo perché è giusto che il seme non sappia perché cade, ma lo Spirito che è prima di tutte le cose, non vede e non sente ma, E’.
Forse non sono stato chiaro: Lo Spirito quando si riconosce Spirito, non per volontà Sua ma per buona volontà lo diventa per opera del Padre che è in LUI, diventa vivente Prima e Sempre.
Non so perché ma temo che non abbiate ancora capito e forse bisogna sentirlo per capirlo).
Comunque, saluti e baci (e si c’erano i baci quando salutavamo il Signore … prima e sempre – sicuramente state pensando che io sia Giuda? … ma Giuda non è morto per sempre? – vi assicuro che tutti bacevamo il Signore – non vorreste anche voi baciarlo anche a costo di tradirlo … subito dopo? – siete certi che ci sarà un altro … subito dopo?)