Ho già accennato alla figura dell'indemoniato di Gerasa in un commento ad un mio post precedente per spiegare a Odifreddi il significato dei demoni mandati in un branco di porci, identificandolo con la figura di Paolo di Tarso, detto anche Saulo.
Rileggiamo quei passi del Vangelo:
Matteo Capitolo 8, 28-34:
Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. Cominciarono a gridare: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?».
A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare; e i demòni presero a scongiurarlo dicendo: «Se ci scacci, mandaci in quella mandria». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti. I mandriani allora fuggirono ed entrati in città raccontarono ogni cosa e il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù e, vistolo, lo pregarono che si allontanasse dal loro territorio.
Marco, Capitolo 5, 1-14:
Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni. Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo. Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene, perché più volte era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo. Continuamente, notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con pietre. Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi, e urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». Gli diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest'uomo!». E gli domandò: «Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti». E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da quella regione.
Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci al pascolo. E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci, perché entriamo in essi». Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare. I mandriani allora fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse a vedere che cosa fosse accaduto.
Giunti che furono da Gesù, videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Quelli che avevano visto tutto, spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci. Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio.
Luca, Capitolo 8, 26-39:
Approdarono nella regione dei Gerasèni, che sta di fronte alla Galilea. Era appena sceso a terra, quando gli venne incontro un uomo della città posseduto dai demòni. Da molto tempo non portava vestiti, né abitava in casa, ma nei sepolcri. Alla vista di Gesù gli si gettò ai piedi urlando e disse a gran voce: «Che vuoi da me, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!». Gesù infatti stava ordinando allo spirito immondo di uscire da quell'uomo. Molte volte infatti s'era impossessato di lui; allora lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, ma egli spezzava i legami e veniva spinto dal demonio in luoghi deserti. Gesù gli domandò: «Qual è il tuo nome?». Rispose: «Legione», perché molti demòni erano entrati in lui. E lo supplicavano che non ordinasse loro di andarsene nell'abisso.
Vi era là un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte. Lo pregarono che concedesse loro di entrare nei porci; ed egli lo permise. I demòni uscirono dall'uomo ed entrarono nei porci e quel branco corse a gettarsi a precipizio dalla rupe nel lago e annegò. Quando videro ciò che era accaduto, i mandriani fuggirono e portarono la notizia nella città e nei villaggi. La gente uscì per vedere l'accaduto, arrivarono da Gesù e trovarono l'uomo dal quale erano usciti i demòni vestito e sano di mente, che sedeva ai piedi di Gesù; e furono presi da spavento. Quelli che erano stati spettatori riferirono come l'indemoniato era stato guarito. Allora tutta la popolazione del territorio dei Gerasèni gli chiese che si allontanasse da loro, perché avevano molta paura. Gesù, salito su una barca, tornò indietro. L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: «Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto». L'uomo se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto
Ci troviamo di fronte ad un indemoniato epilettico (Paolo di Tarso, secondo me, il quale pare soffrisse di epilessia. L'epilessia a quei tempi era considerata demoniaca. "Ancora nei secoli del tardo Medio evo e inizi primo Risorgimento, si credeva che l'epilettico fosse posseduto da un dio, o da un'entità superiore che attraverso lui parlava, faceva gli oracoli, manifestando le proprie volontà. Infatti, nella storia si verificò che molti Profeti vissero uno stato di male epilettico; si affermava che lo fossero stati : Maometto, Paolo di Tarso, Martin Lutero" ), due invece secondo Matteo erano gli indemoniati (infatti Paolo aveva due nomi: Paolo e Saulo che poi sono la stessa persona), sono talmente furiosi che nessuno riusciva più a passare per quella strada. Infatti Paolo, ebreo e cittadino romano, osservatore ligio della legge, amico del console, perseguitava i cristiani.
Gli indemoniati, una legione (romana aggiungo io), chiedono a Gesù: «Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?» Quel demonio di Paolo (prima della conversione) perseguitava i cristiani e doveva proprio essere una furia per i primi cristiani, tanto da impedire loro il cammino spirituale per quella strada che porta a Dio. "Saulo intanto infieriva contro la Chiesa: entrava nelle case, trascinava fuori uomini e donne e li faceva mettere in prigione" Atti 7,3.
Marco ci dice qualcosa di più. Lo spirito maligno si chiama legione e sono in molti. Ora le legioni facevano parte dell'esercito romano e Saulo era amico del console e probabilmente poteva contare sull'appoggio del console che gli metteva a disposizione la legione al servizio delle sue persecuzioni contro i cristiani.
Ma Gesù scaccia i demoni dall'indemoniato Saulo e su loro richiesta li manda in un branco di porci. I porci, secondo me, rappresentano i pagani romani, appunto l'esercito di occupazione romano e con questo episodio dove i porci precipitano in un dirupo, Gesù profetizza anche la caduta dell ' Impero Romano che precipita nella dissolutezza, oltre ad anticiparci la conversione di Paolo.
Luca è quello che più di tutti ci chiarisce le idee quando racconta: "L'uomo dal quale erano usciti i demòni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò dicendo: «Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto». L'uomo se ne andò, proclamando per tutta la città quello che Gesù gli aveva fatto". Infatti Paolo nelle sue lettere ci racconta della sua conversione e di come ha incontrato Gesù. Vedi ad esempio la lettera di Paolo ai Galati 1,13-24.
Ecco quindi che i Vangeli in questa figura criptica dell'indemoniato di Gerasa ci anticipano, a mio avviso, la conversione di Paolo e la sua opera di evangelizzazione nel mondo.
Gina
Interessante questa tua riflessione. Con una logica matematica ci conduce anche a capire che Saulo (non ancora Paolo) NON CONTINUO' A SEGUIRE GESU', MA RITORNO' nella sua casa, mentre GESU', con i suoi apostoli PROSEGUI'nel suo cammino = "L'uomo dal quale erano usciti i demoni gli chiese di restare con lui, ma egli lo congedò.."
Poi, succede che sulla via di Damasco, Saulo, PERSEGUITANDO i seguaci di GESU'- VERO AMORE (aggiungo io), ebbe la visione del Figlio di Dio (ovvero, come dovrebbe essere IL VERO AMORE), e smise di perseguitarlo in senso negativo CARCERANDO E UCCIDENDO i seguaci del VERO AMORE, diventando anche lui il seguace di Gesù, "sposando" LA SPOSA DI GESU'DIO INCARNATO. (E da qui comincia la storia dei Padri della Chiesa Cattolica che non si sposano, mentre i preti ortodossi si sposano come era sposato apostolo Pietro)
Torno nel mio MICROcosmo che meglio ;-)
Anch'io conosco un "Saulo" (ex indemoniato dalla MOLTITUDINE dei demoni), che poi diventò "lo sposo" di una MOLTITUDINE di persone. Mi sono sempre chiesta, e l'ho chiesto anche a lui, perché MI PERSEGUITAVA per anni nei sogni cercando di baciarmi mentre io lo rifiutavo. (Attenzione! Parlo del mio MICROCOSMO!)
LUCIFERO
E perché non anche Gesù? Forse è un’invenzione di altrettanti epilettici? Dopotutto Paolo in che modo Lo ha incontrato? Lo era anche Francesco di Assisi e Francesco Forgione?
Non è forse vero che avvengono anche eruzioni cutanee per opera di elucubrazioni mentali … per non dire masturbazioni? Dopotutto il farsi da solo non è simile a dio?
Io sono venuto a conoscenza di questo ancor prima di diventarlo.
La mia isteria epilettica è UNICA e per molti è innocua fino a quando non agisco.
Se parlo è basta fa anche comodo al Padrone di questo Mondo ma se comincio a scacciare i mercanti dal tempio allora qualcosa non va in me e bisogna che mi curano con amore, vantandosi di aver scacciato demoni da chi potrebbe riuscire veramente a scacciare loro. Ma il tempo è al termine e non bisogna scacciare alcuno perché è tempo che tutti vedono arrivare Colui che forse arriva per la Prima volta per mantenere la promessa fatta ad Israele.
Ma chi è Vecchio rimanendo bambino? Chi non riesce a notare il Vangelo nel Vecchi testamento? E chi inquina con il Vecchio il Nuovo?
In Verità vi dico che se non vi accusano di essere malati allora non è per voi chi sta per venire.
Vedo già la moltitudine di storpi e malati e poveri in Spirito. Non so se ridere o piangere ma io so dove è scritto la mia consolazione.
Per molti, la mia malattia è inesistente ma tutto quello che non appartiene a questa isteria o meglio epilessia ... e solo polvere.
Per vivere veramente l'amore bisogna essere pazzi. Altrimenti è semplicemente noioso e perdita di tempo. Io sono felice in amore e non solo nella carne.
Mi dispiacerebbe veramente se non faceste parte di questa "orgia" che stiamo organizzando.
Tutti sono invitata perchè sta per "Venire" lo Sposo.
Buon “Pass” ... aggio o buon “P”... assaggio. Siete principianti o sapete già condurre le ALI?
In poche parole ... Buona Pasqua.
Ma una cosa voglio ancora dirvi, prima che mi ricoverano, perchè i tipi come me non finiscono più in croce o al rogo ma solo in ospedale per essere interdetti, imbottiti di farmaci che fanno solo dormire. Dormire come morire, eppur io sono desto anche quando dormo e ho combattuto anche nei sogni.
Quanti misteri ancora da svelare per chi deve ancora combattere con il serpente a suon di frutti della conoscenza del bene e del male.
Quando un isterico epilettico viene spazzato via dal suo mondo cerca sollievo in questo di mondo ma non ne trova perché è proprio questo mondo che bisogna vincere.
Allora dice: “ma prima mi sentivo meglio, perciò come faccio a ritornare da dove sono venuto?”
Ritornando in se stesso … si trova vuoto, spazzato e limitato. Allora cerca conforto in altri ma questi vi prendono dimora in lui e la sua nuova condizione diventa peggiore della prima. Così avverrà anche per chi cerca con presunzione, come questa generazione perversa.
Ma quando parlo così alla gente sento dirmi che mia madre e miei fratelli mi cercano e vogliono parlarmi. Sento anche chi mi prende in giro dicendomi: "Ecco di fuori tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlarti e portarti via, perché non li ascolti?. Cosa devo ascoltare? Chi? Chi sono mia madre e chi sono i miei fratelli? Ma anche voi state per tradirmi nonostante vi considero Madre, Fratelli, Sorelle e Sposa. Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre".
(Matteo 12, 43- 50)
Non sono mica il primo? … e nemmeno l’ultimo! Mica sono l’Alfa e l’Omega? Prima di me e dopo di me verranno altri che cercheranno di imitarmi ma cercheranno anche di imitare Napoleone.
Mi viene da scoppiare a ridere con una risata DEMONIACA, ma scoppio in lacrime nel sentirmi solo, … solo con LUI che resta in silenzio … solo per VOI.
Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.
(Marco 16, 9)
Eppure ero muto! Non spiccicavo due parole anche se mi accorgo che ero più comprensibile allora che adesso. Ma sanno solo dire che sono opera di Beelzebùl, capo dei demòni, perché solo Lui può scacciare i demòni. Quanta miseria in quello che vedo e soprattutto per chi vuole prove e segni come se non bastasse il segno della morte.
"Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi scambiate i sani con i malati e i malati con i sani. Ma se poi gli indemoniati o gli eretici li ereggete a Santi, perché non vi fate da parte?
Se erano opera di Beelzebùl in Vita allora cosa sono ora? E con che nome scaccerete voi i vostri demòni? Perciò essi stessi saranno i vostri giudici. Se invece da solo si riesce a scacciare il demone che mi trattiene nella carne è dunque giunto in me il regno di mio e non dico di Dio perché come potrei dire di Chi voi pensate ma non conoscete?
Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, tutti i suoi beni stanno al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via l'armatura nella quale confidava e ne distribuisce il bottino. Chi non è con me, è contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde.
(Luca 11, 14-23)
La vera beatitudine è ascoltare e osservare la parola di Dio.
La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui. Quelli di Nìnive sorgeranno nel giudizio insieme con questa generazione e la condanneranno; perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, ben più di Giona c'è qui.
Ora occhio per rocchio e dente per dente perché l’amare il prossimo e come amare se stesso e non so quanto rimprovero darei a me stesso se non ci fosse già chi lo fa senza saperlo.
La luce ormai è nel mio occhio e se lo è sano o malato lo sa solo d’IO perché non forse tutti cercano la pace? … il Regno? … il Paradiso? E chi più l’ha trovato se chi non teme la morte?
Tremare si ma non indietreggiando.
Io so che offendo e giudico ma io stesso mi condanno.
Una cosa è la propria consapevolezza e l’altra caricare i fratelli di pesi insopportabili.
Smettiamola di costruire sepolcri per chi ci precede per poi utilizzarli anche noi.
Guai a chi togliete la chiave della conoscenza per sentirvi in compagnia, voi che sapete di essere fragili e non sicuri di entrare e impedite anche ad altri di entrare.
Smettetela di mettere in ostinata difficoltà chiunque su molti argomenti invece di trova re da voi stessi il senso, scrutandosi dentro. Chi cercate? Vi siete persi? … e volete sentirvi in compagnia?
Non sapete che i mondi sono infiniti? Ed ognuno di voi ha il suo? … intersecato negli altri, ma sempre unico e solo per ognuno di noi.
Non pensate sia possibile all’Iddio Creatore del Tempo e dello Spazio? … creare uno mondo intero per ognuno di voi? … o pensate di essere veramente meno dei passeri che hanno avuto dal Signore la possibilità di entrare ed uscire da questo vostro mondo?
Parlare apertamente e senza timore
"Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia. Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all'orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti.
A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui.
Inoltre vi dico: Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato.
Qui sta la differenza tra chi parla per sentito dire e chi ha udito con la propria anima, che sia Satana o l’Angelo di Dio, poco importa se sapete distinguere, giudicare il male dal bene e che vi sentiate veramente beati e misericordiosi, nonostante rimproverate ma solo perché sapete veramente amare.
Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire".
Dite sempre che Dio si incarna per portare l’Amore ma dimenticate che Gesù è causa di dissenso.
Lui è venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D'ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre;
padre contro figlio e figlio contro padre,
madre contro figlia e figlia contro madre,
suocera contro nuora e nuora contro suocera".
Ipocriti! Sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo, le malattia dalla sana e robusta costituzione e vi perdete l’anima, e come mai questo tempo non sapete giudicarlo? E perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada procura di accordarti con lui, perché non ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all'esecutore e questi ti getti in prigione. Ti assicuro, non ne uscirai finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo".
Luca – Cap.12
Prisma
Caro Lucifero, il tuo è sempre un bombardamento di luce abbagliante che alla fine acceca. Mi rovesci addosso cascate di luce che non so più dove guardare. Da quanto ne so, i flash di luce eccessivi possono essere causa di crisi epilettiche e l'epilettico va protetto, perché nelle sue crisi rischia di farsi male. Buona Pasqua anche a te.
LUCIFERO
Non confondere la luce artificiale con la LUCE VERA. E poi di che male ti preoccupi? … quello nella carne o quello nello Spirito?
Prima della rovinosa caduta, Saulo sostiene che bisogna intervenire perché ci sono situazioni che ci sfuggono di mano e ci sono dei rischi a cui bisogna immediatamente opporre delle alternative chiarificatrici. Io vedo più un in te il Saulo che in altri da proteggere. Bisogna vivere in Spirito e Verità sosteneva il Signore e perciò ad ognuno il proprio. Io ho solo allargato le mia ali. Se poi tu perdi l’orientamento allora vuol dire che sei prossimo a cadere.
Non basta accecarsi! E’ la caduta … l’inizio se sentirai chi ti alza.
Saulo in viaggio sulla strada verso Damasco è informato, ha studiato. E’ un teologo serio, onesto. Sa che cosa dicono quei tali. Non ha antipatia per loro perché sono tra l'altro tutti giudei. E’ perfettamente informato sul loro linguaggio, sui contenuti della loro testimonianza. Sulla strada che lo conduce a Damasco Saulo stramazza a terra. E' una caduta rovinosa. E’ una caduta non solo nel senso di un incidente, ma caduta nel senso teologico. Saulo porta dentro di sé un castello teologico che ad un certo momento crolla. E’ un crollo da cui non si riprenderà facilmente. La cosiddetta conversione di Saulo sulla strada di Damasco non è un'improvvisa illuminazione, semmai è un improvviso accecamento. Saulo si converte nel momento in cui non ci vede più, nel momento in cui si accorge che la sua costruzione teologica frana. E Saulo non ha ancora un linguaggio adatto per spiegare quello che sta succedendo.
Saulo sulla strada stava per avvicinarsi a Damasco quando «all'improvviso lo avvolse una luce dal cielo e cadendo a terra udì una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?». Uno scandalo, un inciampo, un crollo. Saulo lungo quel percorso sta rimeditando le sue cose, sta ripensando ai suoi principi teologici, sta rielaborando con intensità emotiva, con passione culturale, con generosità morale la sua concezione teologica delle cose. La salvezza, la salvezza universale, dipende dalla risposta di Israele alla sua vocazione. Il problema di fondo per Saulo non è la salvezza mia, o la salvezza nostra, o la salvezza di quelli di casa, ma la salvezza dell'umanità. Un crollo. Paolo urta contro la presenza del perseguitato: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti. «Rispose: Chi sei, o Signore?». Tu sei il Kyrios, chi sei? Kyrios, per Saulo, è il titolo con cui ci si rivolge al Signore onnipotente, il vivente, il Santo. Saulo si trova dinanzi a questa luce che lo abbaglia, si trova dinanzi a questo evento che lo disorienta, lo spiazza, lo confonde rispetto a quelle che erano le sue sicurezze. Sicurezze motivate, studiate e sempre in discussione. «Io sono Gesù, che tu perseguiti!». Questo gli dice la voce. Saulo si trova dinanzi a Gesù perseguitato. Lui lo sa bene, lui sa con chi ha a che fare. Ebbene Gesù, il perseguitato, Gesù l'infame, Gesù il maledetto, che pende dal legno, Gesù lo svergognato è il Kyrios, il vivente, che rivela a me, a noi, agli uomini, la santità dell'amore di Dio. E’ una folgorazione che non si traduce immediatamente in una chiara visione delle cose, ci vorranno anni perché Paolo rimetta in piedi una teologia adeguata per interpretare quello che gli è avvenuto. Paolo scopre che la salvezza universale non si è compiuta in Israele e in forza delle osservanza a cui Israele è chiamato e per le quali Israele si impegnerà; la salvezza universale avviene in forza di quel personaggio miserabile che è stato inchiodato su una croce e che si chiama Gesù. In lui è il mistero santissimo del Dio vivente, in lui è la gloria. Qui si sfogano per Saulo tante angosce represse che metterà a fuoco successivamente. La fatica di insistere con tanta passione, con tanta generosità nell'impegno delle osservanze e non farcela mai!
Non è tanto questione di non farcela io, o noi, io per me, noi per noi, ma di non farcela in modo tale da non poter offrire quel segno corrispondente alle intenzioni di Dio per la salvezza del mondo. Su questo Paolo rifletterà nella lettera ai Galati, ai Romani. Ma qui è tutto in qualche modo già compiuto in un evento unico che nella sua esplosiva potenza luminosa diventa accecante. Saulo non ci capisce più niente, non sa più dove sta andando, ha perso la strada, l'ha persa dentro. Qualche volta si pensa alla conversione di Saulo sulla strada di Damasco in modo oleografico: Saulo incontra, capisce e parte. Saulo era missionario prima, adesso resta inchiodato a terra. La storia di un uomo che si converte è la storia di un uomo che non sa più che pesci pigliare. Saulo si converte nel momento stesso in cui stramazza al suolo e resta inchiodato, non ha più una strada. Gesù che tu perseguiti, sono io, il Kyrios. «Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare.» «Gli uomini che facevano il cammino con lui si erano fermati ammutoliti, sentendo la voce ma non vedendo nessuno».
Ora, se chi sente voci, parla da solo, sembra diventato matto, non sta agli altri giudicarlo se fa parte in qualcosa che non è ancora accaduto a chi pensa che si nasce sani e pertanto tutto il resto è fuori di noi. In Verità tutti proveranno quella malattia e tutti saranno presi per matti o cretini.
LA PIÙ AMBIGUA “VERITÀ” È PENSARE DI ARRIVARE CON LA RAGIONE DELLA CARNE A COMPRENDERE LO SPIRITO.
Io però ho aperto le mie ali come un impermeabile nero è ho anche messo gli occhiali da sole per non rivelarmi in tutto perché devi ancora cadere per capire le questioni della lotta di Giacobbe con Dio, le ragioni fondate di Gesù nelle stesse scritture sul senso del Sabato e di che lavoro bisogna portare a compimento ed altro ed altro ancora.
Non dimenticare che le tentazioni nel deserto sono prove, come riporta la vera traduzione dal greco e il controbeccarsi tra due Angeli a suon di scritture è il vero combatimento spirituale per poi acquisire il compiacimento di Dio. Perché il verbo di Dio doveva acquisire il compiacimento dal Cielo sottoforma di ali? Sai cosa sono le ali?
Ma io è meglio che vengo preso per un mitomane, uno stupratore da giardinetti, … che rivelarti quello che bisogna scoprire da soli fino a schiaffeggiarsi e forse picchiarsi per aver visto e sentito e nonostante tutto non aver compreso in un tempo che sembrava di ricchezza e salute ed invece ci accorgiamo che eravamo solo polvere o statue di sale, belle fuori e false dentro.
Ormai ai gli occhi di chi sa seguire la preda nonostante la preda non sa di essere seguita.
(Matteo 24, 28)
Saulo è un uomo per il quale non ci sono prospettive favorevoli: «guidandolo per mano, lo condussero a Damasco, dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda».
… e solo in questo è simile a Pietro e anche al Cristo che sta rivelandosi dal di dentro: luogo di prostituzione ma che può anche accogliere, in una mangiatoia, chi è venuto a salvare anche chi pensava di essere sano.
Ora chi è il prossimo che devi amare più di te stesso? … o pensi di sostituirti a DIO?