Poi andarono a Cafarnao. Là, alcuni esattori della tassa del tempio si avvicinarono a Pietro e gli domandarono: "il vostro maestro paga la tassa?"
Pietro rispose: "Sì, la paga"
Quando entrarono in casa, Gesù parlò per primo e disse a Pietro: "Simone, dimmi il tuo parere: chi deve pagare le tasse ai re di questo mondo: gli estranei o i figli del re?"
Pietro rispose: "Gli estranei".
Gesù continuò: " Dunque i figli non sono obbligati a pagare le tasse. Ma non dobbiamo dare scandalo: vai perciò in riva al lago, getta l'amo per pescare, e il primo pesce che abbocca tiralo fuori; aprigli la bocca e ci troverai una grossa moneta d'argento. Prendi allora la moneta e paga la tassa per me e per te." Mt. 17, 24-27.
Non dimentichiamo che Pietro rappresenta il primo Papa, l'autorità ecclesiastica. Gesù ricorda a Pietro che chi è figlio non è tenuto a pagare la tassa del tempio, perché i figli entrano ed escono dalla casa del Padre senza pagare. Chi si sente figlio non è tenuto a pagare. Sono gli estranei, cioè coloro che non si sentono figli che pagano la tassa. Tuttavia Gesù non vuole dare scandalo e invita Pietro a fare il suo dovere e a pagare la tassa.
ANGELO
Molte domande mi hai fatto e ora vorrei farti io delle domande:
1) Cosa intendi tu come tassa del tempio?
2) Chi sono gli estranei e i figli?
3) Dalla situazione si intravede che Gesù, fino a quel momento non pagava le tasse, e per non dare scandalo si appresta in un modo alquanto strano di pagare quella tassa, per non sentirsi figlio a quel re. Cosa ti fa pensare tutto questo?
4) Perché non paga la tassa dalla loro cassa?
5) Perché usa una grossa moneta d’argento dalla bocca del primo pesce?
6) Ti ricordi quando ti ho spiegato chi sono i centocinquantatre grossi pesci che fecero riconoscere il Signore Gesù Cristo Risorto?
7) Il primo chi era?
8) La cosa eccezionale e che con quella moneta d’argento pagano la tassa per Gesù e Pietro. In Verità di dico che è stata pagata anche per te e per me, ma di quanti grossi pesci tu sei costituito, ed io?
9) Non confondere il tributo da dare a Cesare con la tassa del Tempio, perché ti dico che quello di Cesare è anche di Dio, ma quello di Dio dobbiamo guadagnarcelo. Che ne pensi?
10) Il pagare la tassa al Tempio è nostro dovere o volere. Questo libero arbitrio lo abbiamo di già o lo avremo quando ci liberemo di queste catene che ci costringono a stare fuori del Tempio di Dio?
Quando mi risponderai, io risponderò e se vuoi anche in privato.
Tuo ANGELO.
Prisma
Quante domande, andiamo con ordine
1) Cosa intendi tu come tassa del tempio?
Non lo so di preciso. Bisognerebbe chiederlo a quegli esattori, conoscendo la situazione di quel tempo. Io intuisco che si tratti di una somma di denaro che veniva chiesta a chi frequentava il tempio come luogo di preghiera destinata probabilmente alle opere di manutenzione e pulizia.
2) Chi sono gli estranei e i figli?
Gli estranei li vedo come quelle persone che frequentano il tempio come rito e usanza esteriore senza provare un vero senso di appartenenza sentimentale e affettiva a qualcuno che sentono come un padre. Invece i figli sono quelli che amano e si sentono accolti come figli, membri a pieno titolo di una comunità o di un padre che li ama.
3) Dalla situazione si intravede che Gesù, fino a quel momento non pagava le tasse, e per non dare scandalo si appresta in un modo alquanto strano di pagare quella tassa, per non sentirsi figlio a quel re. Cosa ti fa pensare tutto questo?
Secondo me interpreti male quel passo. Gesù si sente figlio di Dio (re) e non sarebbe tenuto a pagare tasse per il fato di essere figlio di Dio, tuttavia paga la tassa per non dare scandalo, e per dare un sempio del senso del dovere, Cioè paga la tassa per amore.
4) Perché non paga la tassa dalla loro cassa?
Bella domanda. Non lo so perché non paga la tassa dalla loro cassa. Forse non ne avevano sul momento.
5) Perché usa una grossa moneta d’argento dalla bocca del primo pesce?
Me lo sono chiesto molte volte pure io, ma non sono riuscito a dargli una spiegazione logica o "teologica". La ma interpretazione è che probabilmente vuole dire di non preocuparsi delle tasse e di affidarsi alla provvidenza, rappresentata da quela moneta nella bocca di quel pesce.
6) Ti ricordi quando ti ho spiegato chi sono i centocinquantatre grossi pesci che fecero riconoscere il Signore
Gesù Cristo Risorto?
7) Il primo chi era?
Intendi dire Adamo o Gesù?
8) La cosa eccezionale e che con quella moneta d’argento pagano la tassa per Gesù e Pietro. In Verità di dico che è stata pagata anche per te e per me, ma di quanti grossi pesci tu sei costituito, ed io?
Questo non lo so, intuisco si tratti dei santi.
9) Non confondere il tributo da dare a Cesare con la tassa del Tempio, perché ti dico che quello di Cesare è anche di Dio, ma quello di Dio dobbiamo guadagnarcelo. Che ne pensi?
Sono due tributi diversi. Gesù ha pagato per tutti. Non ci sono altri tributi da pagare.
10) Il pagare la tassa al Tempio è nostro dovere o volere. Questo libero arbitrio lo abbiamo di già o lo avremo quando ci liberemo di queste catene che ci costringono a stare fuori del Tempio di Dio?
Nè volere, nè dovere. Non ci sono tributi da pagare. Il Battesimo ci rende tutti figli di Dio.
ANGELO
E va bene, cerchiamo di correggere queste tue risposte.
1) La pulizia, bisogna pulirla o no questa Anima per entrare nel Regno?
2) Gli estranei sono quelli non riconosciuti puri. Simili a sepolcri imbiancati, mentre i figli hanno riscattato Adamo ed Eva, diventando nuovi Adamo ed Eva, o se vuoi sapere una chicca, Dio ci ha messo cinquemilioni di anni per crearli. Cosa pretendi che un Dio ci crea a Sua Immagine e Somiglianza in quattro e quattr’otto. Allora non immagino cosa sia l’eternità.
3) Dio ha voluto pagare la tazza prendendola simbolicamente dall’Adamo imperfetto. Lui è l’Adamo finito e pertanto ha voluto estraniarsi da chi dovrebbe pagare la tassa a Lui ed al Padre, invece di richiederla.
4) Ho risposto prima, nella 3).
5) Usa una grossa moneta nel primo pesce, in modo da poter pagare anche per Pietro, per te e per me, sperando che almeno la prima tassa l’abbiamo scontata. O no?
6) Bravo, Egli è il Figlio di Dio il Risorto. E noi figlioli prodighi quando finiremo di sperperare, cominciando a pagare il resto?
7) Mi sa tanto che devo darti per buona anche questa. Sono misericordioso, forse la mia presunzione mi dice che per colpa di qualche spina di pesce sono avanti a te. Non preoccuparti provvederà Lui ad abbassarmi. L’importante è che ci entriamo insieme, fratello.
8) Mi tocca frenare, perché rispondo anticipatamente. Per quanto riguarda i santi, in un certo modo è paragonabile a ciascun pesce, ma su questo nemmeno io so matematicamente spiegartelo. Lui non me l’ha voluto dire. Forse mi ha punito per la mia euforia.
9) Gesù ci ha indicato la Via. Stai attento Lui non ha pagato tutto, se no potremmo già entrare. Intendi!
10) Inizialmente molto dovere per poi avvicinandoci diventa volere, in quanto vero e completo libero arbitrio per poter spostare le montagne quando ci cadranno addosso.
Scusami, ma l’ultima è scaturita da sconforto per quanto continuano a non capire e di cosa evitano che si avveri all’istante.
Per il Battesimo, sportivamente, potrei considerarlo l’accredito per partecipare a questa corsa. Ma attenti che i primi sono arrivati ed il Giudice sta per chiudere la corsa, dopotutto si sta facendo buio e comincia a far freddo.
Non fraintendere e cerca di cogliere l’amore che ho per te, caro Pietro.
Tuo ANGELO.
pietro
Ebbene, se Gesù dice che in quanto figli del Re non dobbiamo pagare le tasse, mi vien da pensare che anche pagare la decima non è un obbligo.
Ma guai a voi, farisei, perché pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erba, e trascurate la giustizia e l'amor di Dio! Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre. (Luca 11.42)
sottolineo bene "senza tralasciare le altre"
E allora cosa si deve fare e cosa non si è obbligati ?
Grossa domanda che proprio non me ne tiro fuori!!!
ciao
Prisma
Pietro, io penso che Gesù intenda dire che le tasse, le tasse materiali, vanno pagate allo Stato, ma non illudiamoci di metterci la coscienza a posto soltanto con il pagare le tasse allo Stato. Se commetti una ingiustizia nei confronti del tuo prossimo oppure ti rifiuti di amarlo, per Gesù è peccato ben più grave che ti allontana da Dio.
Per quanto riguarda la tassa per il tempio, io la interpreto in senso più spirituale, Il tempio è il corpo di Gesù, la Chiesa, e Gesù è Figlio di Dio. Nella vita materiale, metaforicamente parlando, in genere i figli non pagano le tasse al proprio padre genitore, quindi i battezzati, essendo morti e risorti con Cristo, sono anche in un certo senso figli di Dio o "figli della luce", liberi dal peccato e quindi non più tenuti a pagare le tasse alla Chiesa. Infatti la Chiesa in genere non fa pagare tasse a nessuno, semmai fai una offerta volontaria.
Spero di averti chiarito la cosa.
salvo
Ma dove hai letto nella bibbia che Pietro è .stato papa nella bibbia questo termine non esiste .Pietro era un semplice discepolo che rinnego per tre volte il Signore è che Gesù a dovutoriprendere più volte perché non comprendeva le cose di Dio.Geremia, 17:5 - Così parla l’Eterno: Maledetto L’uomo che confida nell’uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si ritrae dall’Eterno!Geremia, 17:6 - Egli è come un tamerice nella pianura sterile; e quando giunge il bene, ei non lo vede; dimora in luoghi aridi, nel deserto, in terra salata, senza abitanti.Geremia, 17:7 - Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno, e la cui fiducia è l’Eterno!Geremia, 17:8 - Egli è come un albero piantato presso all’acque, che distende le sue radici lungo il fiume; non s’accorge quando vien la caldura, e il suo fogliame riman verde; nell’anno della siccità non è in affanno, e non cessa di portar frutto.Spero possiate ravvedervi ed accettate Di seguire Cristo in Spirito e verità perché la menzogna viene dal Diavolo .
Prisma
salvo, in un altro post ho spiegato che, secondo me, "aprire la bocca al pesce", a differenza di "chiudere la bocca" significa far parlare Gesù, dare voce a Gesù, in quanto il pesce rappresenta la figura di Gesù, è un simbolo cristiano. La moneta d'argento, secondo me, rappresenta l'obolo di San Pietro, il sostegno economico per l'annuncio del Vangelo che Pietro trova nel "fare parlare Gesù", avendo ricevuto da Gesù l'incarico di pascere le pecorelle.