Nei vangeli, ad esempio in Matteo 14:17, Marco 6:38, Luca 9:13, Giovanni 6:9, i discepoli di Gesù rispondono di avere soltanto cinque pani e due pesci a disposizione per sfamare cinquemila uomini oltre a donne e bambini affamati. Gesù organizza questi cinquemila uomini con al seguito donne e bambini in 100 gruppi di cinquanta persone oppure in 50 gruppi di 100 persone, infatti 100 x 50 = 5000 e li sfama tutti avanzando alla fine 12 ceste di pani.
Come ho già spiegato in post precedenti, mi chiedo quale può essere il significato dei pani e dei pesci. Potrebbero ricordare i cinque pani consegnati dal sacerdote Achimelech a Davide in 1Samuele 21:4. Tuttavia da come si evince da altri passi dei vangeli, i pani rappresentano dei libri, cioè un insegnamento ed il Pentateuco potrebbe esserne un degno rappresentante. Infatti il Pentateuco sono cinque libri: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio che per gli ebrei sono la Torah, cioè la legge. Il principale autore e protagonista del Pentateuco è Mosè. Tuttavia i cinque pani potrebbero fare riferimento anche ai cinque libri sapienziali accettati dal canone ebraico.
I due pesci invece, secondo me, fanno riferimento a due uomini (Gesù insegna a Pietro a diventare pescatore di uomini): uno è Mosè il principale autore e protagonista del Pentateuco, l'altro uomo è il profeta Elia, il principale protagonista del libro dei Re che poi è stato diviso in due libri. Ricordo che anche Elia fece il miracolo della moltiplicazione della farina e dell'olio. Rileggiamo quel passo in 1 Re 17:13-16 "Elia le disse: «Non temere; su, fa' come hai detto, ma prepara prima una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché dice il Signore: La farina della giara non si esaurirà e l'orcio dell'olio non si svuoterà finché il Signore non farà piovere sulla terra». Quella andò e fece come aveva detto Elia. Mangiarono essa, lui e il figlio di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l'orcio dell'olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunziata per mezzo di Elia." Mosè ed Elia sono quindi due uomini che si sono fatti carne e con i loro insegnamenti e vicissitudini hanno nutrito il popolo dando loro tanto insegnamento da mangiare. Tanto più che gli evangelisti narrano che alla fine della scorpacciata avanzano 12 ceste di pezzi di pane.
I due pesci (Mosè ed Elia ?) li ritroviamo nell'episodio della trasfigurazione raccontato dai Vangeli: Matteo 17:3, Marco 9:4, Luca 9,30. In quell'episodio Gesù si trasfigura e compaiono guarda caso Mosè ed Elia che rappresentano la legge e la tradizione rispetto a Gesù, i quali parlano con Gesù. Si narra poi che si sente una voce autorevole che dice: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo", come per dire che è Gesù che dobbiamo ascoltare e non tanto Mosè ed Elia che rappresentano il passato e l'obsolescenza, due figure che poi scompaiono nella trasfigurazione, rimanendo solo Gesù. Quindi gli evangelisti vedono in Gesù colui che sa come distribuire l'insegnamento di Mosè ed Elia e l'insegnamento dei libri del Pentateuco o dei cinque libri sapienziali per sfamare o meglio, istruire migliaia di persone con insegnamenti di buon senso.
Infatti nella seconda moltiplicazione dei pani e dei pesci narrata da Matteo nel capitolo 15 ai passi 32 e seguenti e in Marco al capitolo 8, gli evangelisti, nel loro racconto, mettono a disposizione di Gesù sette pani (che potrebbero essere un riferimento ai sette libri sapienziali, cinque canonici + due non canonici ) ed alcuni pesciolini. Gli evangelisti vogliono fare capire che Gesù si serve quindi degli insegnamenti della tradizione ebraica per sfamare questa volta quattromila uomini, mille in meno rispetto a prima, senza contare donne e bambini (che evidentemente a quei tempi contavano poco o niente). Il significato dei cinquemila uomini divenuti poi quattromila, secondo me, va ricercato nella Bibbia e nelle vicende del popolo di Israele e delle sue tribù. Alla fine della scorpacciata di pani e pesci avanzano questa volta sette sporte piene di pezzi avanzati. Notare che si tratta di sette ceste non di pani interi ma di pezzi di pane.
Abbiamo prima 12 ceste di pezzi di pane e ora sette ceste. Dal mio punto di vista sono numeri che fanno riferimento a come veniva suddivisa la Bibbia ebraica ai tempi di Gesù. Il numero di 12 ceste di pezzi di pane può fare riferimento ai 12 libri dei profeti minori (Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Nahum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria e Malachia), mentre il numero di sette ceste di pezzi di pane può fare riferimento ai sette libri dei profeti: i 4 profeti anteriori (Giosuè, Giudici, Samuele, Re) più i 3 profeti maggiori (Isaia, Geremia, Ezechiele).