Se voi amate soltanto quelli che vi amano, come potrà Dio essere contento di voi? Anche quelli che non pensano a Dio fanno così. E se voi fate del bene soltanto a quelli che vi fanno del bene, Dio come potrà essere contento di voi? Anche quelli che non pensano a Dio fanno così. E se voi prestate denaro soltanto a quelli dai quali sperate di riaverne, Dio come potrà essere contento di voi? Anche quelli che non pensano a Dio concedono prestiti ai loro amici per riaverne altrettanto!
Voi invece amate anche i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperare di ricevere in cambio: allora la vostra ricompensa sarà grande: sarete veramente figli di Dio che è buono anche verso gli ingrati e i cattivi. Siate anche voi pieni di bontà, così come Dio, vostro Padre, è pieno di bontà. (Luca 6, 32-36)
Con queste parole Gesù ci invita ad amare senza sperare di essere ricambiati. Gesù vuole che noi ci amiamo come Dio ci ama, gratuitamente, senza sperare di ottenere un contraccambio o una ricompensa da coloro che amiamo e ai quali facciamo del bene.
E' dura pensarla così, perchè molto spesso le azioni umane sono finalizzate allo scambio di qualcosa: scambio di beni dove io do una cosa a te e tu, o me la paghi o mi dai qualcosa d'altro in cambio. Si tratta di scambi o contratti commerciali tra uomini come se ne fanno tanti. Io ti do la casa in affitto e tu mi paghi la pigione. Io do una cosa a te e tu dai una cosa a me. Io ti do il mio amore e tu mi dai il tuo amore. Ma la logica di Gesù è diversa. Gesù vuole che noi diventiamo come Dio. Gesù vuole che noi impariamo ad amarci gratuitamente senza sperare di ricevere qualcosa in cambio, perché Dio vuole essere lui a ricambiarci con il suo regno, facendoci diventare suoi figli.