Dov'è Dio?

La fatidica domanda: Dov'è Dio? Mi capita di sentire persone, in maggioranza atee e agnostiche, chiedersi e chiedermi dove è Dio quando muore di fame il bambino africano, dov'è Dio quando un pedofilo violenta un bambino? Dov'è Dio quando muore di AIDS quello sconosciuto del Sudan. Dov'era Dio quando lo tsunami ha spazzato via le coste dell'Asia? Se lo chiede e me lo chiede chi non crede in Dio. Quasi come una sfida. Se Dio esistesse, non permetterebbe quelle cose, mi sento dire.

Invece Dio è proprio in quel bambino che muore di fame, è in quel bambino violentato dal pedofilo, è in quell'uomo che muore di AIDS. Dio è in mezzo a tutte quelle persone che vengono colpite dallo Tsunami. Come dice Gesù in Matteo 25,40: "il re risponderà: In verità, vi dico che tutte le volte che avete fatto ciò ad uno dei più piccoli di questi miei fratelli, lo avete fatto a me!". Ecco dov'è Dio. E' nel fratello, nel più piccolo dei fratelli...

Perchè Dio permette quelle cose? Non lo so perché. Cerco soltanto di intuirlo. Del resto un Dio amore che permette quelle tragedie, appare agli occhi degli uomini più un dio crudele che un Dio amore. A un Dio onnipotente basterebbe un niente per fermare la furia delle acque ed evitare quelle tragedie. Perché non interviene a nostro vantaggio evitandoci lutti e dolori a noi e agli altri? Secondo me la risposta va cercata nella morte di Gesù in croce.

Penso che se tutte quelle cose non accadessero, noi non avremmo occasione di salvarci. Ricordati che Dio vuole la salvezza di tutti gli uomini. Dio vuole la salvezza dell'anima. Se Dio ha lasciato che Gesù, suo figlio, morisse in croce e non è intervenuto a salvarlo dalla morte, allora l'uomo non ha diritto di ribellarsi a Dio dicendo: perché lo permetti? Per Dio è facile salvare un corpo. Molto più difficile salvare un'anima.

Evidentemente, per Dio, la nostra salvezza spirituale è più importante della nostra salvezza fisica e corporale. Infatti, Gesù ci dice di non temere gli uomini che possono solo uccidere il corpo, ma non possono fare nulla contro l'anima. Gesù ci dice di temere Dio che oltre al corpo può distruggere anche l'anima. Per Dio, la salvezza dell'anima è ciò che conta e conta molto di più della salvezza del corpo, a differenza dell'uomo che pensa a salvare il proprio corpo e trascura la propria anima.

Un'altra conferma su quanto sia importante per Dio la salvezza dell'anima rispetto a quella del corpo ci viene da Gesù, in Matteo 5, 29: Se il tuo occhio destro ti fa compiere il male, strappalo e gettalo via: ti conviene perdere soltanto una parte del tuo corpo, piuttosto che essere gettato tutto intero all'inferno." E' evidente che per Dio il dolore e i lutti sono mezzi di cui lui si serve per salvare le nostre anime, o almeno provarci. Evidentemente per Dio salvare un corpo e resuscitarlo è cosa semplice. Salvare e resuscitare un' anima è cosa forse molto più difficile.