Dio, nella sua onnipotenza, nella sua grandezza, nel suo eterno amore è estremamente solo. Dio ci ama di un amore infinito, ma purtroppo è estremamente solo. Dio è amore, ma lui è solo e la sua solitudine lo rende triste . Dio ha creato l'uomo perchè ha bisogno dell'uomo, così come l'uomo ha bisogno dell'amore di Dio. Dio è innamorato dell'uomo e come ogni innamorato ha fatto il primo passo verso di noi donandoci ciò che di più prezioso aveva: suo figlio Gesù. Dio ha dimostrato il suo amore verso tutti gli uomini attraverso l'insegnamento di Gesù e il suo sacrificio. Ora, da buon innamorato, aspetta che l'uomo gli dica: sì, ti amo, o mio Dio! Dio aspetta che noi lo amiamo come ci ha insegnato Gesù: amandoci l'uno con l'altro e facendoci uno tra di noi. Dio vuole che noi diventiamo una sola cosa. Soltanto così, Dio può sentirsi meno solo e manifestarsi a noi in tutta la sua potenza e splendore.
gabriele
Prisma, il Papa all'Angelus ha detto che Dio è amore e non solitudine:
www.agenews.it/speciali/benedetto-XVI/notizie-benedetto-XVI.php?c=60&in=8586
prisma
Ciao, gabriele, hai ragione. Dio è amore, non è solitudine. Forse mi sono espresso male. Intendevo dire che là dove non c'è amore, dove ci sono guerre e terrorismo, la c'è la solitudine di Dio. Dio vuole l'amicizia, l'amore e la compagnia del'uomo, di tutti gli uomini. Se gli uomini non si amano tra di loro, non amano nemeno Dio e Dio in quel caso si sente solo. Del resto anche tu ti senti solo quando ami una persona e non sei ricambiato dal suo amore. Puoi amare una persona quanto vuoi, essere l'uomo più potente del mondo, ma se lei non ti ama e non ricambia il tuo amore, a che ti serve tutta la tua potenza e tutto il tuo amore? Dio ama l'uomo, in particolare ama un popolo e vuole essere amato per manifestarsi. Ti faccio un esempio: quando ti innamori di una ragazza, che fai? Gli fai la corte, no? la segui, la guardi, magari sei un po' timido, cerchi di non farti vedere, ti nascondi. Però poi ti fai coraggio e alla prima occasione, gli chiedi di uscire con te, gli fai capire che a te lei interessa. Dio fa più o meno la stessa cosa con l'uomo. Lui si è fato uomo per chiederci di uscire con lui tramite Gesù. Già, proprio così, Quando vai a fare la comunione, esci con Dio. Ma se tu non vai a fare la comunione, cioè non esci con lui, Dio rimane solo. Ecco quello che intendo per solitudine di Dio.
ANGELO
Cerca di rimanere con i piedi per terrà e parla di Dio per quanto ti ha riferito Lui stesso incarnandosi in un uomo. Bisogna parlare di cose che si sanno e non farfugliando qualcosa che cercano di portare Dio al nostro livello. Noi crediamo nella Trinità e pertanto Dio lascialo dov’è. Parla di Gesù e dello Spirito Santo se lo senti
Prisma
Angelo, che cosa ha spinto Dio a incarnarsi in un uomo secondo te?
ANGELO
Chiedimelo per via email, perchè come ti ho già detto in altre maniere, è la soluzione a tutti i misteri escatologici di questa nostra esistenza.
Il Cristo è l'Adamo di Spirito (detto anche da Paolo) e noi siamo la Sua Sposa (lo sostiene anche la Chiesa). Se unisci tutti i miei suggerimenti, la soluzione è completa. Ma non è una mia intuizione. Me l'ha detto LUI. Ora non ti resta che stracciarti le vesti, o se vuoi considerarmi come Giovanni (nel modo di parlare), ti avverto che non sono simile all'apostolo che Lui Amava di più. Potrei essere più simile ad un altro Giovanni, quello che gridava nel deserto!!!
La mia gioia è immensa come lo è la mia tristezza per chi non comprende ancora. Forse LUI sta per arrivare. Ma non pensare che io mi elevi a profeta, perché noi commettiamo uno sbaglio enorme nell’interpretare le scritture che non sono altro che una vera e propria letteratura biologica della creazione dei figli di Dio (sicuramente non comprenderai se non consideri, come più volte da me detto, i primi due capitoli della Genesi sono il succo di tutto il resto).
Come tutti siamo formati di cellule pensanti (che seguono le leggi genetiche e sanno quello che devono fare), così noi stessi siamo parti di un corpo che formano la Sposa di Cristo. Il discorso è lungo e notando di non avere nessun riferimento scritto su quello che dico, ho avuto il dubbio che fosse stata una mia allucinazione ad opera del maligno (sul maligno poi c’è tanto da dire).
Invece man mano che comincio a conoscere le Scritture, anche quelle apocrife, noto che rispecchia tutto quello che sono venuto a conoscenza.
P.S. un bel assaggio te l’ho lasciato anche qui. Poi fai tu, perché non è indispensabile sapere queste cose, ma è indispensabile sapere di far parte o no a questo grande disegno descritto fin dagli inizi dei tempi.
Pietro aiutami a capire chi siamo, ed in che corpo siamo destinati!
Prisma
Ciao Angelo, allora te lo chiedo via email.
Non sono io o Pietro che ti deve aiutare a capire chi siamo e in che corpo siamo destinati, ma è Gesù e il suo insegnamento scritto nel Vangelo. Lui è l'unico intermediario tra noi e Dio. Dici che Lui ti ha detto qualcosa, allora fai tesoro di quello che ti ha detto.
Mi parli di un corpo e mi fai venire in mente gli alveari e i formicai. Sono dei corpi anche loro. Ogni formica e ogni singola ape, se separata dal formicaio o dall'alveare non sopravvive, ma muore dopo alcuni giorni. Solo se rimane unita al corpo e alla sua regina sopravvive e porta frutto (nel caso delle api, il miele).
Penso che una simile analogia valga anche per il corpo di Cristo. Poi mi posso anche sbagliare.
Per quanto riguarda il nostro sbaglio nell'interpretazione delle scritture, ti consiglio di leggere la prima e la seconda lettera di Paolo a Timoteo e trarne le conclusioni.
ANGELO
LUI non mi ha detto il SUO nome, mi ha solo indicato, dopo un po’ di tempo, che quello dettomi veniva da LUI. Il SUO modo ti comunicare non è facile a spiegarlo.
Gesù è di sicuro l’unico intermediario tra noi e Dio (Figlio – il Padre nessuno l’ha visto e nessuno la sentito dopo Gesù), perciò non mi permetto di riprendere Paolo nella lettera a Timoteo, ma Gesù stesso ci ha detto che lasciava in suo sostituto fino alla sua venuta: lo Spirito Santo!
Così dicendo, ti invito ad una più accurata riflessione su quanto ho detto, che non è discorde con quello che ha detto Paolo e nemmeno chi mi ha parlato. Così ti ho anche detto in che forma ho ricevuto la locuzione trascendentale.
Io ne faccio tesoro di tutto quello che ho ricevuto, ma la mia ricchezza non posso tenermela tutta per me. La tua analogia con le api e le formiche può anche andare bene, perché il tutto, in questo tempo, lo si può spiegare solo con similitudini di questo mondo. Lo faceva anche Gesù.
Il consiglio che voglio darti è che bisogna riconoscere i nostri simili, che sembrano appartenenti al nostro “corpo” ma, sono ancora in fase di metamorfosi. Noi dobbiamo aiutarli a rinascere in un’anticamera del Regno dei Cieli.
Grazie per avermi fatto leggere le due lettere di Paolo a Timoteo, ma leggendole mi sono accorto di conoscerle, soprattutto nel “senso delle sofferenze cristiane” e te le raccomando anche alle donne e ai Vescovi (c’è qualcosa indirizzato a loro), dove vedo delle incongruenze.
Per quello che io dico, sembrerebbe interpretarle in modo diverso ma non vedo nulla che disti da quanto sostenuto da Paolo: “tendi alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza”. (Timoteo 1 - capitolo 6; 11).
Ma quello che sostengo e ne faccio un grido nel deserto è riferito a (Timoteo 2 - Capitolo 3;1-9) Fare attenzione ai pericoli degli ultimi tempi
Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, traditori, sfrontati, accecati dall'orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore. Guardati bene da costoro! Al loro numero appartengono certi tali che entrano nelle case e accalappiano donnicciole cariche di peccati, mosse da passioni di ogni genere, che stanno sempre lì ad imparare, senza riuscire mai a giungere alla conoscenza della verità. Sull'esempio di Iannes e di Iambres che si opposero a Mosè, anche costoro si oppongono alla verità: uomini dalla mente corrotta e riprovati in materia di fede. Costoro però non progrediranno oltre, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne per quelli.
Prisma
Angelo, tu dici: "Per quello che io dico, sembrerebbe interpretarle in modo diverso ma non vedo nulla che disti da quanto sostenuto da Paolo:".
Non capisco chi è il soggetto e chi è il complemento oggetto di quella frase.
Se ti è possibile, cerca di scrivere in modo più chiaro, perché faccio fatica a capire quello che vuoi dire.
ANGELO
Quello che scrivo non ha importanza saperlo, perché Dio non lascia i Suoi figli da soli con quanto scritto in scritture oscure di un Dio ancora più oscuro.
Quando sarà il momento capirai. Tu però cerca di evitare di dire, “secondo me” – “così penso”, perché chi ha dubbi deve solo ascoltare. Perciò le tue creature web possono disorientare qualcuno che pensa che il tuo post sulla fidanzata o sulle adozioni sono da assimilare a Parola di Vita Eterna.
Se poi uno vuole prendere quello che gli viene comodo, faccia pure. Perché Dio non giudica su cose che non comprendiamo, ma giudica sulle nostre certezze che ce li ripropone per renderci giudici di noi stessi, così non potremmo avere nessuna scusante.
Prisma
Ciao Angelo, che mi vuoi dire? "taci e ascolta"?
Gesù disse:"Vi assicuro che se tacciono loro si metteranno a gridare le pietre" Lc. 19, 40.
Se ti riferisci a me, posso dirti che ho tanti dubbi e la mia fede non è certezza, anzi sono debole nella fede. Tuttavia chiedo a Gesù e a quella forza d'amore che sento dentro me di illuminarmi il cammino. Quello che riesco a comprendere dal mio punto di vista, voglio condividerlo anche con te, andare a fondo, non tenermelo soltanto per me. Ti dà fastidio se dico "secondo me"?
Ti ricordo che Dio non giudica, perché ha affidato al Figlio il potere di giudicare, appunto come dici tu, per renderci giudici di noi stessi, e a condannarci semmai, sarà la Parola che Lui ci ha annunciato. Ma se tu credi in Gesù, non sei più condannato, perché la fede in Lui ti salva.
Angelo, Gesù è morto per salvarci, affinché chi crede in Lui non sia più condannato, ma abbia vita eterna. Io ho il compito di annunciare la salvezza che Dio offre a tutti gli uomini, compresi te e me, perché Dio è amore.
ANGELO
Uno prima deve ascoltare, capirlo, esserne certi, diventare testimone, e poi deve divulgarlo.
Molte volte ci soffermiamo su cose meno importanti (riferite alla carne) e lasciamo da parte quelle più importanti (che salvano lo Spirito).
(Luca 12, 10-12) Chiunque parlerà contro il Figlio dell'uomo gli sarà perdonato, ma chi bestemmierà lo Spirito Santo non gli sarà perdonato. Quando vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi come discolparvi o che cosa dire; perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire".
Prisma
Angelo, cosa significa per te bestemmiare lo Spirito Santo?
ANGELO
Rifiutarsi di fare la Sua Volontà! Castigandoci da soli! Però non eliminare i post dove devo risponderti!
Prisma
Angelo, dici bene. La volontà di Dio è che Gesù non perda nessuno tra quelli che gli sono stati dati, ma vengano risuscitati nell'ultimo giorno. Dio vuole che chi riconosce il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna, e venga risuscitato da Gesù nell'ultimo giorno. Gv. 6,37-40. Ma credere in Gesù vuol dire ubbidire e mettere in pratica i suoi comandamenti tra i quali c'è quello dell'amore reciproco.