English: Maria Moline, instructor, coaches her Zumba class through the dance choreography in the Patch Fitness Center in U.S. Army Garrison Stuttgart. (Photo credit: Wikipedia)
Ma cosa significa la parola "patria"?
Il vocabolario Zingarelli riporta: "vc. dotta, lat. (t?rram) p?tria(m) ‘terra dei padri’, f. di p?trius"Patria"".
Il dizionario Garzanti riporta come etimologia di "patria": " Etimologia: ? dal lat. patr?a(m) (t?rram) ‘(terra) dei padri’, f. sost. dell’agg. patr?us ‘paterno’. ".
Il vocabolario Treccani riporta: "pàtria s. f. [dal lat. patria, propr. femm. sostantivato (sottint. terra) dell’agg. patrius «paterno»: v. patrio]. – 1. a. Il territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita, lingua, cultura, storia e tradizioni".
Quindi "patria" deriva dal latino sia dal sostantivo pater = padre, dove patris è il genitivo di pater: patris, pl. patrum = "del padre, dei padri", significa terra di origine, terra degli avi, sia dall'aggettivo patrius = paterno.
Osserviamo. Se da un punto di vista cristiano, il padre è uno solo, come lo è anche la Terra, ne consegue che anche la patria, intesa come terra del padre, terra paterna, oppure pianeta Terra, è una sola. Non avrebbe quindi alcun senso parlare di emigrati, immigrati, irregolari o meno, clandestini o meno. La patria è una sola.
Ma questi sono concetti che derivano dal latino, concetti troppo difficili da far capire all'uomo della strada che il latino non lo conosce, tanto meno conosce i Vangeli e non sa vedere oltre il proprio naso.
E allora mettiamolo bene in evidenza:
Matteo 23,9:
"E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo."
Secondo Gesù, poiché il Padre è uno solo e ha come sede il cielo e noi siamo tutti suoi figli, la nostra patria non sarebbe tanto la terra, ma sarebbe il cielo, chiamato anche patria celeste.
Eppure sulla terra c'è chi ha l'arroganza e la sfacciataggine di discriminare i migranti tra irregolari e regolari, chiamando clandestini gli irregolari, invocando la loro espulsione, dimenticando di essere pure lui un clandestino che sulla terra si nasconde agli occhi del Padre e che presto, volente o nolente, anche lui come tutti migrerà da clandestino, per espulsione, dalla terra al cielo al ritmo dello zumba e del rumba.